Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] del prototipo, anche quando fa ricorso ai generi e alla serialità di un personaggio, di un attore, di supposta derivazione della t. da teatro e radiofonia, si misurarono e si alle riprese, una definizione in scala delle compatibilità espressive e di ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] (1943; Duello a Berlino), A matter of life and death (1946; Scala al Paradiso) e soprattutto The red shoes (1948; Scarpette rosse), che funzione antiaccademica. Dal teatro viene anche Mike Leigh che, dopo una lunga carriera di regista alla BBC, si è ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] il piano fisso in campo totale, analogamente alla scena di un teatro filmato, disponeva di un montaggio tutto interno in Oktjabr′ (1927; Ottobre), la cui enfatica ascesa per le scale del palazzo è intervallata dalle i. di un pavone meccanico e di ...
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] 'era da giocatori di biliardo di professione. Scendendo la scala si accedeva a una saletta ben illuminata, da cui erano dal 30 maggio alla sala Sivori di Genova, dal 9 luglio al teatro Minerva di Venezia, dal 27 agosto al Teatro Brunetti di Bologna" ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] del lungometraggio a soggetto, la prima organizzazione su larga scala delle case di produzione, i perfezionamenti tecnici, il progressivamente alla ricerca di un linguaggio filmico-musicale specifico, finalmente emancipato dai modi del teatro filmato ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] circa 17 m, impiegano a occupare lo schermo alla frequenza di 16 fotogrammi al secondo. E fu del resto, dal 1897 in quel suo teatro di posa di Montreuil, il primo per filmare l'interno di modellini in scala si è arrivati a dotare di marcia continua ...
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TOGNAZZI, Ugo
Michele Sancisi
(Ottavio Ugo). – Nacque a Cremona il 23 marzo 1922, primogenito di una famiglia piccolo borghese, seguito da Ines due anni dopo.
Il padre Ermenegildo, detto Gildo, un assicuratore [...] 1960, di Giorgio Bianchi), accanto a giovani dive come Delia Scala e Silvana Pampanini.
Arrivò a girare anche dieci film all’ Ottanta – e Tognazzi tornò al teatro, chiamato da Giorgio Strehler a Parigi, alla Comédie française, per interpretare, in ...
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GENINA, Augusto
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 28 genn. 1892, in una famiglia altoborghese, da Luigi e da Anna Tombini.
Il G. avrebbe desiderato frequentare l'Accademia navale di Livorno, ma un [...] alcun interesse; amava molto invece il teatro e attraverso lo zio D. sviluppi ben poco articolati; comunque il G., alla fine, lo seguì e il copione venne accettato modo assolutamente casuale nel crollo di una scala in un palazzo popolare) e Maddalena ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] confezionare i costumi nella sola scala dei grigi, definendo uno materiale è utile sia in interno (ogni teatro ha una sua centralina per la produzione anche per ospitare la trascrizione di battute offerte alla lettura di un attore (da essi derivano i ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] su vari fronti; anche nel dopoguerra non trascurò il teatro di rivista (tra i tanti titoli: Attenti al '8 maggio 1956), protagonisti N. Taranto e Delia Scala (Odette Bedogni), imbastito intorno alla lotta tra i due sessi, in cui venivano previste ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...