Usi, semantica e antropologia di oinopsL’uso dei termini di colore nella Grecia antica – è stato osservato (Grand-Clément 2013) – veicola a volte un’immagine non tanto visuale del mare, quanto culturale [...] sono così distribuite: 7 Iliade, 13 Odissea, 3 nel Corpus esiodeo (Opere, 622 e 817; fr. 43a.26 ed. M.-W.), 2 sua testa, di una ricca serie di tralci d’uva che si dipartono da un’unica pianta il Mediterraneo nuovamente teatro di immani tragedie umane ...
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Le letterature nazionali sono simili a specie viventi che mutano e si evolvono in modo diverso a seconda dei contesti e delle epoche e che qualche volta, per puro caso, si estinguono. Come in una specie [...] ). In un libro sull’autobiografia d’autore che è anche «una hanno vitalizzato per secoli la poesia, l’arte e il teatro, in Italia e nel mondo. C’è anche un modo sacro e il romanzoLa straordinaria fortuna dell’opera di Dante è in fondo una delle ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] la mirepoix si restringa d’un terzo del suo volume […]» (1877, La cucina classica, p. 48: l’opera è una traduzione dal .4. Angelo Variano, Fregolismo, verdiano e fellinismo: deonimici tra teatro, musica e cinema3.5. Rocco Luigi Nichil, (Pass)-eggiare ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] in una recesione a un’opera dello psichiatra austro-tedesco: italiano nel 1894 (nel Trionfo della morte di D’Annunzio) secondo il DELIN, poi anche il GRADIT Fregolismo, verdiano e fellinismo: deonimici tra teatro, musica e cinema3.5. Rocco Luigi ...
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Aramengo ovvero dei modi di direIl comune astigiano Aramengo trae il toponimo da un antico nome germanico. Ma ciò che qui interessa è quel modo di dire «andare a ramengo» o «vai a ramengo» o «aggirarsi [...] battaglia di Cerignola. Nel 1503 il comune foggiano fu teatro della vittoria dell’esercito spagnolo, guidato da El Gran è stata definita «il primo abitante d'Europa». Vigevano o dei titoli di opere letterarieLucio Mastronardi è passato alla storia ...
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Dueville, Trecastagni, Quattro Castella, Cinquefrondi, Settefrati, Ventimiglia, ma anche Quindici, Trenta e Cento, nonché Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Settimo e via discorrendo... Sono tutti toponimi [...] la difesa dai Saraceni ad opera di cittadini provenienti da cinque mese di nascita: da Quintius si hanno Quinzano (d’Oglio)-Bs e le località omonime; da Sextus o antico Iarius o Diarius, oppure la voce teatro attraverso il veneto zadro > zairo > zero ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] (con una sola puntata al teatro musicale di Garinei e Giovannini) per giudica il cinema satirico (quello non d’evasione) come un sottoprodotto municipale. Scola 1974] oggi è, in fondo, un’operazione evasiva, mentre affrontare il tema dell’alienazione ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] Lodi, contenuto ne Il secondo libro dell'opere burlesche, stampato a Firenze nel 1555, di Monte Morello in volgare e d’alquanti capitoli del Caprezio, li quali Fregolismo, verdiano e fellinismo: deonimici tra teatro, musica e cinema3.5. Rocco Luigi ...
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Negli stili, non meno che nelle visioni del mondo, la critica italiana del ’900 nasce con e contro Benedetto Croce. Per la generazione successiva alla sua, il filosofo è un modello ineludibile e insieme [...] che non guarda il mondo dall’alto ma ad altezza d’uomo, che scrive con tono non patriarcale ma fraterno, e possa condurre questo ambiguo teatro profetico-giornalistico, usando di Cesare Cases, nella cui opera perfino i saggi più impegnativi virano ...
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Andrea PiasentiniUna lingua per la meraviglia. Aspetti testuali e retorici di Horcynus Orca«Giornale di storia della lingua italiana», II, fascicolo 2, dicembre 2023, pp. 61-79. Dottore di ricerca in Filologia, [...] classiche alle scienze naturali, dalla filosofia al teatro, dalla mitologia ai più inconsueti linguaggi settoriali. letterarietà (senza mai, sia chiaro, menomare d’un ette il valore dell’opera), è questione che la critica dovrà finalmente risolversi ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
Teatro d'opera di New York, inaugurato nel 1883 e diventato il principale teatro musicale degli Stati Uniti. Chiuso nel 1966, è stato sostituito, nello stesso anno, da un nuovo edificio nel Lincoln center, il complesso che comprende anche il...
teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...