D'ERASMO, Alberto
Salvatore De Salvo
Nacque ad Udine, in una famiglia originaria delle Puglie, il 14 apr. 1874 da Luigi e da Erminia Martini. Fu avviato ben presto allo studio della musica e, approdato [...] partecipando a numerose serate musicali; celebre quella al teatro Donizetti del 1911. Riconosciuto come uno fra i maggiori 1941.
Il D. fu autore fecondo di musica per pianoforte, per canto e pianoforte, e per banda; oltre alle opere già menzionate, ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] direttoriale in concerti.
Un dott. A. Piazza gli propose un libretto d'opera Oberto conte di S. Bonifacio, che V. accettò e cominciò solo compositore, ma ancor prima e contemporaneamente uomo di teatro. Fu insomma un drammaturgo in musica. Se infatti ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] dall'esperienza del teatro, anche nella regia, con frequenti spostamenti all'estero; diresse il Teatrod'Arte di 1937). Presso questa casa editrice vide la luce l'ed. post. di tutte le Opere di L. P. a cura di M. Lo Vecchio-Musti (6 voll., 1957-60 ...
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Compositore e direttore d'orchestra austriaco (Kaliště, Boemia, 1860 - Vienna 1911). Sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo alla dissoluzione, M. portò il linguaggio romantico a uno sviluppo [...] . Artista dalla personalità problematica, come direttore d'orchestra raggiunse in vita una fama straordinaria, Bruno Walter. Nel 1897, nominato direttore artistico del teatro dell'Opera Imperiale di Vienna, destò unanimi ed entusiastici consensi per ...
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Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] . Sue opere principali sono: Teatro: Pelléas et Mélisande (opera), 1902; Le martyre de saint Sébastien ("Mistero"), 1911. Orchestra: Prélude à l'après midi d'un faune, 1894; Trois Nocturnes (Nuages, Fêtes, Sirènes), 1897-99; La mer, 1903-05; Images ...
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Designer, architetto e artista israeliano (n. Tel Aviv 1951). Impostosi negli anni Ottanta con prodotti provocatori, buona parte delle sue creazioni è contraddistinta dall'uso espressionistico del metallo, [...] campo dell'architettura si ricordano: il foyer del nuovo Teatro dell'opera di Tel Aviv (1989-94); l'insediamento residenziale di absence rifunzionalizza gli spazi vuoti in cui sorgevano le Twin Towers in un gioco di distese e cascate d'acqua. ...
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Architetto (Roma 1881 - ivi 1960), figlio di Pio; prof. di urbanistica (dal 1929) nell'univ. di Roma; accademico d'Italia (1929-44). Dopo una giovanile adesione ai modi della secessione viennese (cinema [...] e particolarmente a Roma: cinematografi (oltre al Corso, già ricordato, il Sistina, 1955-60), teatri (adattamento del teatro dell'Opera, del Quirino), pubblici edifici, chiese, università (sistemazione generale della Città Universitaria, 1932-35 ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] che rappresenti una originale intuizione storiografica" essa è opera nuovissima in quanto "segna la prima concreta applicazione politica dei municipî italiani (1851) e l'incompiuta Storia del teatrod'Italia (1860). È anche autore di un romanzo ...
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Poeta (Gorla, Milano, 1839 - Milano 1875). Fu tra i principali esponenti della scapigliatura milanese, della quale incarnò anche nella vita gli aspetti più ribelli e sregolati; morì alcolizzato. Già attivo [...] cui seguirono Penombre (1864), Fiabe e leggende (1867) e Trasparenze (post., 1878). Autore di diversi libretti d'opera, tentò anche la via del teatro di prosa (Le madri galanti, con A. Boito, 1863; Altri tempi, 1875), ma con scarso successo. Lasciò ...
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Pittore italiano (Perugia 1843 - ivi 1915). Allievo a Napoli di D. Morelli, esordì con quadri storici di soggetto romantico, ma si dedicò poi a decorazioni ad affresco: della volta del teatro Costanzi [...] (oggi teatro dell'Opera) a Roma (1880), di quella del Lirico a Milano (distrutta nel 1939), del duomo dell'Aquila, di molti palazzi a Roma, Perugia, ecc. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...