Feyder, Jacques
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jacques Frédérix, regista, sceneggiatore e attore cinematografico belga, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1885 e morto a Prangins (Svizzera) il [...] la carriera di attore, sia in teatro sia nel cinema, lavorando anche come in modo sistematico la sua attività con La faute d'ortographe (1919). A partire dal 1920 egli P. Mérimée, né la sferzante raffinatezza dell'opera di G. Bizet, il secondo film è ...
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Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] iscrisse al Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi, per poi abbandonare il teatro in favore del cinema. più complessi, nel film d'esordio di Godard, À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro). In quest'opera B. si presenta ...
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Regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Chicago il 29 agosto 1935. Le sue opere si rivelano caratterizzate da una notevole forza narrativa, espressa attraverso una messinscena [...] F. volle invece confrontarsi con il mondo del teatro: nel primo caso in quanto luogo, set morire a Los Angeles). Si tratta di opere che testimoniano la capacità del regista di raccontare male), tratto da un romanzo di D. Greenburg, in cui è riu-scito ...
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Chabrol, Claude
Aldo Tassone
Regista, critico e produttore cinematografico francese, nato a Parigi il 24 giugno 1930. Con molta accortezza, e sempre con un'indubbia padronanza del mezzo e delle strategie [...] ma anche della letteratura e del teatro). Alle origini della Nouvelle vague cousins (I cugini) aveva vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino. Nato da regista realizzò a ritmo convulso una decina di opere memorabili, tra cui La femme infidèle (1969; ...
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Egoyan, Atom
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico armeno, naturalizzato canadese, nato a Il Cairo il 19 luglio 1960. Con David Cronenberg è considerato l'autore più rappresentativo [...] 'età di tre anni. Inizialmente attratto dal teatro (soprattutto dall'opera di Harold Pinter e Samuel Beckett) si moglie e la guida locale sta nascendo una storia d'amore. In quest'opera E. estende il suo personale discorso sulle immagini video ...
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Zurlini, Valerio
Francesco Zippel
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Bologna il 19 marzo 1926 e morto a Verona il 26 ottobre 1982. Autore di un cinema 'silenzioso', attento alla psicologia [...] cimentò inizialmente nel teatro, allestendo alcune rappresentazioni che vennero portate in scena al Teatro universitario. Dopo letterario d'origine. Il tocco di quello che poi sarebbe diventato lo stile del regista affiora anche in un'opera da ...
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Frears, Stephen
Federico Chiacchiari
Regista cinematografico inglese, nato a Leicester il 20 giugno del 1946. Una delle figure più significative della new wave inglese degli anni Ottanta, F. ha contribuito [...] teatro, allora sotto l'influenza dominante dei cosiddetti Angry Young Men, i giovani arrabbiati del teatro realizzato My beautiful laundrette, l'opera che lo ha lanciato a ruotano attorno alle società del gioco d'azzardo. Ironica e amara commedia ...
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Epstein, Jean
Valentina Pasquali
Regista e teorico cinematografico francese, nato a Varsavia il 25 marzo 1897, da padre francese e madre polacca, e morto a Parigi il 3 aprile 1953. Esponente di spicco [...] forme artistiche (letteratura, teatro) per riconoscergli un'autonomia poi realizzare progetti più personali. La prima opera di questo tipo che riuscì a produrre fu suoi testi teorici più importanti, L'intelligence d'une machine (1946) e Le cinéma du ...
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Fabrizi, Aldo
Redazione
Attore e autore teatrale, e attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 1° novembre 1905 e morto ivi il 2 aprile 1990. Fu uno dei personaggi più rappresentativi [...] c'è posto… (1942), suo film d'esordio, il pescivendolo di Campo de' fiori si ispirò ampiamente alla sue esperienze nel teatro dialettale e nel varietà. Ritornò poi sua opera migliore.
Nella fase conclusiva della sua carriera, F. interpretò due opere ...
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Brooks, Mel
Francesco Zippel
Nome d'arte di Melvin Kaminsky, regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense di famiglia ebrea d'origine polacca, nato a New York il 28 giugno 1926. Innovatore [...] , di un Oscar per il cortometraggio d'animazione The critic (1963), realizzato insieme quartiere ebraico di Brooklyn, teatro delle sue prime esibizioni con cui avrebbe prodotto tra gli altri l'opera seconda di David Lynch, The elephant man (1980 ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...