Poeta austriaco (Vienna 1874 - Rodaun, Vienna, 1929). Esordì giovanissimo con poesie e brevi drammi lirici di squisita fattura, soffusi di una malinconia tipicamente decadente. Tra le sue opere teatrali: [...] Bergwerk zu Falun (1899). Una prima cesura nell'opera di H. è rappresentata dal Brief des Lord l'intenzione di fare anzitutto del teatro secondo regole teatrali. Ed è su di saggi e discorsi su varî temi d'attualità, fra cui il discorso agli studenti ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] la poesia popolare improvvisata, tradizionale in alcune campagne d’Italia.
Musica
L’i. si riscontra già negli accompagnavano il canto in chiesa o in concerto o in teatro, spesso fornendo anche preludi, postludi improvvisati. Grandi improvvisatori ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di Decimo Laberio e di Publilio Siro; durante l’Impero Nel teatro, spettacolo nel quale si rinuncia all’espressione verbale e si affida al gesto e alla mimica la rappresentazione di stati d’ ...
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Scrittore russo (Soročincy, Poltava, 1809 - Mosca 1852). È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Večera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) [...] denso di qualità pittoriche.
Vita e opere
Il padre Vasilij Afanas´evič era autore povero impiegato Akakij Akakievič, prima figura d'una galleria che vedrà fra i che è uno dei più grandi del teatro russo, non distolse G. dalla redazione tormentosa ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] improvvisamente dai legami, ne uccise mille con una mascella d'asino. Dopo essere sfuggito a un agguato tesogli in Gaza , e l'opera Samson et Dalila di C. Saint-Saëns, su libretto di F. Lemaire, rappresentata la prima volta al teatro di corte di ...
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Romanziere e drammaturgo spagnolo (Las Palmas, Canarie, 1843 - Madrid 1920). Tutti i migliori libri di P. lasciano l'amarezza delle lotte che si combattono invano e più d'una volta si conchiudono con lo [...] ); di forma epistolare La incógnita (1889), più dialogo che descrizione Realidad (1889). Nel teatro adattò spesse volte al dramma la materia dei suoi romanzi, ma scrisse pure opere originali, come La loca de la casa (1893), Electra (1901), El abuelo ...
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Scrittore francese (Parigi 1900 - ivi 1998). Autore estremamente prolifico, la sua produzione spazia dal romanzo al diario al teatro, portando ad alti livelli stilistici ed espressivi l'indagine introspettiva [...] paralizzante complesso di colpa. L'opera che lo rese famoso fu 1987), Les étoiles du Sud (1989). Del suo teatro, di chiara ispirazione cristiana, si ricordano: Sud ( e un'autobiografia religiosa, Ce qu'il faut d'amour à l'homme (1978). Nel 1994 diede ...
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letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] Di Giacomo, M. Serao, R. Fucini, il primo D’Annunzio, G. Deledda e tanti altri. Tutti individuarono nel indica in musica un filone dell’opera lirica italiana affermatosi nell’ultimo decennio nella letteratura e nel teatro. Segni distintivi di tale ...
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Travestimento burlesco di un’operad’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] per suscitare ilarità, molto frequente nel teatro comico e negli spettacoli di varietà. Berni «Chiome d’argento fine…» che contraffà il sonetto di P. Bembo «Crin d’oro crespo…») sono sostituiti a uomini in varie operazioni, fino al moderno fumetto. In ...
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Letterato ed erudito inglese (Lichfield 1709 - Londra 1784). Eclettico animatore della vita intellettuale londinese di fine Settecento, è ricordato soprattutto per la capillare ricerca lessicografica [...] composta secondo le regole del teatro francese, si recò a cerchia di cui fecero parte E. Gibbon, O. Goldsmith, D. Garrick, il pittore J. Reynolds, E. Burke, G. in lui "l'eroe come uomo di lettere".
Opere
Delle opere di J., il Dictionary (11a ed. 1816) ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...