SPERLONGA
Bernard Andreae
(App. III, II, p. 791)
Nuovi studi e indagini hanno consentito di chiarire i caratteri dell'impianto costruttivo e dell'apparato decorativo della villa marittima di età tardorepubblicana [...] teatro naturale nel quale furono rappresentate, in quattro grandi gruppi marmorei (copie di famose opere B. Andreae, in Gnomon, 45 [1973], pp. 84 ss.); B. Conticello, in Boll. d'Arte, 58 (1973), pp. 171 ss.; F. Coarelli, in Dialoghi di Archeol., 1973, ...
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PIANO, Renzo
Giampiero Donin
Architetto, nato a Genova il 14 settembre 1937. Laureatosi presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (1964), successivamente opera sotto la guida di F. [...] (detto anche il Beaubourg), opera discussa ma considerata tuttavia uno un'unità elementare con la massima flessibilità d'uso: in pianta e in altezza. officine Renault a Ile Séguin, Parigi, restauro del Teatro Margherita a Bari. Vedi tav. f.t.
Bibl ...
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Nome della scuola di architettura e arte applicata fondata dall'architetto Walter Gropius nel 1919, é risultante dalla fusione dell'Accademia di belle arti e della Scuola di arti applicate di Weimar. In [...] fine ultimo, per quanto lontano, del Bauhaus è l'operad'arte unitaria, in cui non esistano confini tra l'arte questo proposito, le ricerche ed i saggi del Bauhaus nel campo del teatro e del cinematografo). Questo è il compito del disegno come pura ...
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VANVITELLI, Luigi
Gino Chierici
Architetto. Nacque a Napoli il 26 maggio 1700, morì il 10 marzo 1773 a Caserta. Indirizzato alla pittura dal padre Gaspare (v.), egli sentì ben presto una forte inclinazione [...] della Rotonda; preparò il progetto per il palazzo d'Angri. Fu chiamato a Milano per la trasformazione dei lavori paterni a Caserta e a Napoli.
L'opera maggiore di L. V. è la reggia concepita quattro cortili, un teatro ed una cappella. Stilisticamente ...
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ROSSI, Aldo
Mario Pisani
Architetto e teorico dell'architettura, nato a Milano il 3 maggio 1931. Negli anni Cinquanta ha frequentato il Politecnico e si è formato, come altri importanti architetti italiani [...] ), che è sicuramente, insieme al Teatro del Mondo (Venezia, 1979), una delle opere più significative degli ultimi decenni e Galleria Albertina di Torino, 1986; mostra personale alla Casa d'architettura a Mosca, 1987; mostra antologica al Museo della ...
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PORTOGHESI, Paolo
Mario Pisani
Architetto, storico e teorico dell'architettura, nato a Roma il 2 novembre 1931. Laureatosi nel 1957, ha insegnato Storia della critica (1962-66) all'università di Roma, [...] moderna, 1980; Postmodern, 1982).
Le maggiori opered'architettura sono: casa Baldi (Roma, 1959); casa Teatro Catanzaro, 1988); Centro di cultura ed arte (Montegiordano, 1988); edifici termali (Nocera Umbra, 1989). Esposizioni sulle sue opere ...
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FOSTER, Norman
Fabio Di Carlo
Architetto inglese, nato a Manchester il 1° giugno 1935. È membro di numerose istituzioni nazionali e internazionali, tra cui: Royal College of Art, Royal Academy, Royal [...] sino alla scomparsa del maestro nel 1983 (progetto del teatro Samuel Beckett, progetto di uffici Climatroffice e altri). Tecno. Numerose le opere in realizzazione e i concorsi vinti negli ultimi anni. Vedi tav. f.t.
Bibl.: D. Sudjic, New architecture ...
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JACOBSEN, Arne
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Copenaghen l'11 febbraio 1902, allievo dell'architetto Kay Fisker, nel 1927 ottenne il diploma dell'Accademia Reale; nel 1930-35 realizzò la sua prima [...] opera importante in campo internazionale: il complesso Bellavista da lui costruito presso Copenaghen (stabilimento bagni, teatro ha continuato a sviluppare le sue ricerche d'anteguerra, producendo opere notevoli nei limiti del loro assunto (abitazioni ...
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GARDELLA, Ignazio
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Milano nel 1905, professore della facoltà di architettura di Venezia dal 1949. Laureatosi presso la facoltà di ingegneria del politecnico di Milano, [...] impiegati Borsalino (1951), la Galleria d'arte moderna a Milano (1953, senz'altro l'opera migliore di G. di questo periodo , Progetto di una torre, in Casabella, n. 90, 1935; id., Un teatro, ibidem; G. Mazzariol, Umanesimo di G., in Zodiac, n. 2 (1958 ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] pubbliche (per es. Viterbo, Perugia, Siena), opered'arte destinate a impreziosirne il significato collettivo e e spettacolo, canonici nella c. antica (l'ippodromo, il teatro o lo stadio), ormai condannati dalla corrente morale cristiana.
Dal ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...