Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] 2008, pp. 17-32, in partic. p. 23.
72 «Rassegna del teatro e del cinematografo», 1, gennaio 1927, pp. 11-12.
73 S. Luce-Parola. Bollettino trimestrale dell’Opera delle Proiezioni Luminose», 1, gennaio 1924.
76 D. Toschi, Pedagogie intermediali: “Arte ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] primi 'siti fissi' (i nickelodeons intorno al 1905, e i 'teatri in muratura', per es. in Italia intorno al 1907). L'orizzonte i meccanismi di base, e nel far questo ne evidenzia i modi d'operare più consoni; ne ricalca i percorsi, e nel far questo ne ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] manifesta (il teatro, principalmente; ma si tratta di un genere che teatralizza ogni possibile spazio). Esso opera la rimozione italiana, a partire dagli anni Sessanta, con rassegne del cinema d'animazione di tutte le parti del mondo. A distanza di un ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] tanto per il fatto in sé della ripetizione (oggi in genere gli attori di teatro non tornano costantemente agli stessi personaggi, come invece avviene nell'Opera; e d'altra parte l'attore di cinema dev'essere in grado di provare, quindi di ripetere ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] specifiche gli immaginari esistenti, prodotti dalla letteratura e dal teatro, dagli spettacoli popolari e dagli altri media, e/ forma popolare e ampiamente diffusa dell'esperienza dell'abitare nell'operad'arte, evocata da M. Heidegger.I registi e i ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] Nel 1877 Émile Reynaud proietta disegni animati nel suo teatro ottico a Parigi. Thomas Edison inventa nel 1890 il da altri, lo modifica e ne fa una vera e propria operad'arte. In modo perentorio e umoristico Duchamp stabilisce che l'oggetto ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] sviluppo ulteriore del naturalismo che lo aveva reso famoso a teatro. Nei brani critici che scrisse su "Film", settimanale di
Con la riproducibilità tecnica entra in crisi il "valore unico dell'operad'arte autentica" (trad. it. 1966, p. 26), fondato ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] di rilievo ‒ che risale al 1923 ed è ancora riferito al teatro ‒, Ejzenštejn parlava di un Montaž attrakcionov (trad. it. Il montaggio l'idea del Gesamtkunstwerk, vale a dire dell'operad'arte totale capace di assicurare un pieno coinvolgimento ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] parte stabilmente del film inteso come opera o come testo. In primo luogo rumoristi presi a prestito dal teatro, le presentazioni e i 1966 (trad. it. Parma 1985).
R. Clair, Cinéma d'hier, cinéma d'aujourd'hui, Paris 1970.
F. Truffaut, Les films de ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] primo piano, è precluso al teatro. Fra le tante differenze che ecc. Ogni volta che ciò accade il piano d'insieme si interrompe per dar vita a un , dove un uomo si avvicina minaccioso a un operatore fuori campo ‒ passando da una figura intera a ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...