Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] p. 54) cui si è soggetti al cinema come a teatro, ossia con il fatto che ci si cala nella rappresentazione già adottato dai maestri statunitensi e italiani. A parte le opered'esordio, per le quali prevalgono ancora le ragioni di economicità ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] dunque incentrato sul rapporto che corre tra realtà e finzione e tra teatro e vita, però un carrello all'indietro va a scoprire la e Nitrato d'argento (1996) di Marco Ferreri. I film registrano un viavai di personaggi che passano da un'opera all'altra ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] si ritorna al lavoro e al pericolo", "All'ospedale") e l'opera storico-avventurosa a serie Il Ponte dei sospiri (1921) di Domenico di taluni film sia ricalcando i dialoghi del teatro regionale, che erano d'impronta più o meno dialettale ‒ per es., ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] era normalmente occupato o dall'operatore o da un direttore di scena proveniente dal teatro.L'espansione del cinema, l in un film ‒ Beatrice Cenci di Mario Caserini, prodotto dalla Film d'arte italiana ‒ il nome di chi lo aveva diretto, con la ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] servizi dal fronte, vi furono cronache sui bombardamenti alle opered'arte e ai monumenti e chiese di Roma e del che racconta le giornate milanesi di Mussolini, con il discorso al Teatro Lirico, la manifestazione a piazza San Sepolcro, la visita alla ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] collaborazione delle maggiori personalità nel campo della letteratura e del teatro di lingua tedesca (da A. Schnitzler a H. poeta e le più ampie masse (e l'utopia di un'operad'arte totale può essere collocata in questo stesso quadro), al cinema ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] libertà narrativa che si troverà poi in Le journal d'un curé de campagne (1951; Il diario di un da due attori di teatro (Philippe Noiret, a quei periodo infatti venne distribuita una serie di opere prime, alcune delle quali già realizzate da ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] e ossa, sia perché è composto da tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del film, sia perché le opered'arte trascendono la coscienza del singolo autore ed esprimono una coscienza collettiva. Il soggetto dell'enunciazione è il filtro ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] Münsterberg: "da tutti i punti di vista il cinema è più lontano del teatro dalla realtà fisica" (1916; trad. it. 1980, p. 96). Il di destinatari), bensì di qualità (diverso rapporto con l'operad'arte, che ha perso la sua distanza). Il mutamento è ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] e goldoniano (don Marzio ne La bottega del caffè nel 1966), il D. concluse la sua attività di autore, se si esclude una successiva Il 25 ott. 1974, presso il teatro Mediterraneo di Napoli, curò la regia dell'opera buffa Lo frate 'nnammurato di G. B ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...