Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] (la strada invece del teatro di posa), il dialetto sulla impegnati, non facilitava la circolazione delle loro opere. La c. all'i. nacque a di poterci ridere sopra, i primi anni Sessanta furono l'età d'oro della c. all'i., con un apice collocabile nel ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] compagnia stabile del teatro Argentina, vi rimase il problema della paternità dell'opera filmica affermando da subito cinéma, 1931, n. 25, pp. 51-54; L. D'Ambra, Sette anni di cinema, ricordi di L. D'Ambra, in Cinema, 10 febbraio 1937, pp. 105 s.; ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] complessità. La sua personalità e la sua opera, che hanno segnato più di cinquant'anni la scuola, senza lasciare tuttavia il teatro fino a quando riuscì a entrare con poeta, un solitario in cerca d'affetto d'amore e di avventure, capace ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] stampo orfico, di quella che sarà una delle configurazioni del teatro dei nostri giorni.
Sull'argomento il C. torna in suo reggimento impegnato sul fronte balcanico. Sulle opere scritte in questo periodo (Combats d'Orient, Paris 1917; Mon âme pourpre ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] La Marsigliese); Henry V (1944; Enrico V) di Laurence Olivier, opera basilare della cinematografia inglese, modello del kolossal d'autore e triplice meditazione sulla Storia ‒ del teatro elisabettiano, della guerra dei Cent'anni e della contemporanea ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] , la prossemica, la danza, il rito, il teatro, costituiscono altrettanti veicoli visuali dell'espressione culturale. Analogamente, d'indagine fondato sull'utilizzo sistematico della fotografia, di cui l'esempio più compiuto è costituito dall'opera ...
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cartoni animati
Gianni Rondolino
Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, [...] di pupazzi animati, non di un'opera bidimensionale, ma tridimensionale: ma è pur sempre cinema d'animazione.
Ciò vale anche quando si sarà proprio Reynaud a creare nel 1892, col suo Teatro ottico, che era una variazione e un miglioramento del ...
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Hitchcock, Sir Alfred (propr. Alfred Joseph)
Edoardo Bruno
Regista cinematografico e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense nel 1955, nato a Leytonstone (Londra) il 13 agosto 1899 e morto [...] prima moglie), tratto da un romanzo di D. Du Maurier (da un'altra opera della stessa scrittrice aveva anche tratto l'ultimo tutta racchiusa nel 'luogo deputato' di un appartamento, teatro del 'delitto gratuito' perpetrato da due giovani omosessuali e ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] deve e realizzato nel migliore dei modi, dà origine a un'operad'arte che entra di diritto, a tutti gli effetti, nel finale e quindi il successo o l'insuccesso del film. Come a teatro, sul palcoscenico, ma con la possibilità di ripetere più volte la ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] invece riuscito a materializzarsi, con risultati straordinari, soprattutto per opera di colui che è stato probabilmente il più grande uomo di teatro dell'intero Novecento, il regista Vsevolod E. Mejerchol´d. Il grottesco, così come lo definisce e lo ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...