Becker, Jacques
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1906 e morto ivi il 21 febbraio 1960. Attivo solo per un ventennio, divenne tuttavia [...] da lui sceneggiato come tutte le altre sue opere, è uno straordinario e bizzarro ritratto di vita dei rapporti generazionali, tra gli ambienti del teatro, del cinema e della musica jazz; costume' di Casque d'or (1952; Casco d'oro), dramma dell'amore ...
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Fantômas
Monica Dall'Asta
(Francia 1913, colorato, 54m a 16 fps); regia: Louis Feuillade; produzione: Société des Établissements Gaumont; soggetto: dall'omonimo romanzo di Pierre Souvestre e Marcel [...] idea di imitare la fisionomia di Gurn per interpretare a teatro la parte di un condannato a morte. La donna it. Pisa 1995).
D. Païni, Apparition et disparition, in "Antigone", n. 13, 1989.
F. Lacassin, Fantômas ou l'opéra de treize sous, in ...
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Delerue, Georges
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra francese, nato a Roubaix (Nord) il 12 marzo 1925 e morto a Burbank (Los Angeles) il 20 marzo 1992. Formatosi nel vivo della [...] Quaranta iniziò la carriera come direttore d'orchestra e come compositore per la radio e per il teatro, collaborando tra gli altri con il ‒ il balletto Les trois mousquetaires (1954) e le due opere Ariane (1954) e Le chevalier de la neige (1956).
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Saikaku ichidai onna
Dario Tomasi
(Giappone 1952, Vita di O-Haru, donna galante, bianco e nero, 148m); regia: Mizoguchi Kenji; produzione: Kōi Hideo per Shin-Tōhō; soggetto: dal romanzo Koshoku ichidai [...] che avevano caratterizzato le sue opere: immagini distanziate, angolazioni dall e movimento, ripresa probabilmente dal teatro tradizionale nipponico. Tra i cura di A. Noletti Jr., D. Desser, Bloomington 1992.
D. Tomasi, Kenji Mizoguchi, Milano 1998 ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] nel 1941, e iniziò a lavorare per il Nemzeti Szinház (Teatro nazionale) come attore, regista e scenografo (in seguito avrebbe firmato ) e professore all'Accademia d'arte drammatica di Budapest. La sua opera più complessa per risvolti estetici ...
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Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] . In tale contesto, la sua maschera d'elezione non può che essere l'insinuante della realtà, che pure sembra specchiarsi nel teatro assumendone le movenze, come esplicita l'efficace Miklós Jancsó. Con questa opera di sontuosa confezione, alla quale ...
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Cinema d'essai
Callisto Cosulich
In Italia si definiscono cinema d'essai le sale cinematografiche che informano la programmazione a criteri di qualità artistica e d'interesse culturale. La prima che [...] da Jacques Copeau per trasformarlo da teatro a cinematografo e riservarlo ai film sperimentali dei registi d'avanguardia. Dopo il Vieux Colombier esplicito era quello di dare spazio a ogni opera che rappresentasse un'originalità, un valore, un ...
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Kezich, Tullio
Bruno Roberti
Critico cinematografico e sceneggiatore, scrittore e drammaturgo, nato a Trieste il 17 settembre 1928. Intellettuale poliedrico, il cui talento si è esplicato in diversi [...] opera di I. Svevo: dal grande successo della riduzione teatrale di La coscienza di Zeno, prodotto nel 1964 dal Teatro Per la sua occasionale attività di sceneggiatore ha vinto due Nastri d'argento, entrambi per film ricavati da testi letterari: Venga ...
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Heckroth, Hein
Alessandro Cappabianca
Pittore e scenografo tedesco, nato a Giessen il 14 aprile 1901 e morto ad Alkmaar (Paesi Bassi) il 6 luglio 1970. All'inizio la sua attività fu fortemente influenzata [...] scene volutamente 'false', al di fuori d'ogni naturalismo, perseguendo una valorizzazione del teatro nel cuore stesso del cinema. H. ancora diretto da Powell nel 1964 (Herzog Blaubarts Burg, dall'opera di B. Bartók). Nel 1966, assieme a Frank Arrigo, ...
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Sherwood, Robert E. (propr. Robert Emmett)
Patrick McGilligan
Critico teatrale e cinematografico, scrittore, commediografo, sceneggiatore televisivo e cinematografico statunitense, nato a New Rochelle [...] ricoperto in teatro. Nel 1940 uscì anche Waterloo bridge (Il ponte di Waterloo) di Mervyn LeRoy, adattamento dell'opera teatrale di la Seconda guerra mondiale fu consulente del presidente F.D. Roosevelt, per il quale scrisse anche vari discorsi. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...