Narratore, saggista e autore drammatico francese, nato a Costantina in Algeria il 7 novembre 1913. Laureato in filosofia ad Algeri, viaggiò a lungo in Francia, Italia e Germania. Esordì con alcuni saggi [...] 'opera di C. è la coerenza dei suoi temi. I saggi filosofici costituiscono un commento ideale al teatro éternel, in L'Arche, VI, ottobre-novembre 1944; G. Debenedetti, L'avventura dell'uomo d'occidente, in Comunità, 1 e 2, Roma 1946; A. J. Ayer, A. ...
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Poeta, romanziere, drammaturgo e saggista inglese, nato a Londra il 10 febbraio 1902. Ha fatto studî di fisiologia e biochimica. Pacifista convinto, durante la seconda guerra mondiale rifiutò di prestare [...] (1947, poesie), Gengulphus (1948, teatro), On this side nothing (1948, romanzo (1952, romanzo). La parte migliore della sua opera di scrittore non è la poesia, che è antropologia sociale e della psichiatria.
Bibl.: D. Stanford, The freedom of poetry, ...
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Scrittore, nato a Rodi Garganico (Foggia) il 23 gennaio 1926. Laureato in lettere a Firenze, collabora a quotidiani (Il Messaggero, La Stampa) e ai programmi culturali della RAI. I suoi primi romanzi, [...] ), nella sua arroganza (Notturno d'albergo, 1961, ora in ). Stesso carattere satirico si ritrova nell'opera teatrale (quella precedente il 1975 raccolta nel Un asino al patibolo, premio Flaiano per il teatro, 1980) e negli articoli e saggi, riuniti ...
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(App. III, I, p. 352)
Poeta e drammaturgo martinicano. Anche dopo l'indipendenza, raggiunta dalla maggioranza dei popoli africani intorno agli anni Sessanta, C. continua a costituire il punto di riferimento [...] laminaire, 1982), C. ha rivolto il suo interesse al teatro, individuando in quel mezzo di espressione non soltanto la possibilità di storia dell'opera di Césaire, Palermo 1976; J. Leiner, Etude comparative des structures de l'imaginaire d'A. Césaire ...
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Pseudonimo della scrittrice inglese Winifred Ashton. Dopo aver frequentato varie scuole inglesi e aver trascorso un anno a Dresda, la D. è stata, a sedici anni, insegnante di francese a Ginevra. Per qualche [...] I suoi lavori presentano notevoli differenze tecniche e l'opera della D. si può considerare, sotto questo aspetto, una traccia lo svolgimento del teatro dal 1715 fino al cinematografo; ma nell'insieme il teatro della D. rimane sostanzialmente nell' ...
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SUPERVIELLE, Jules
Vittorio STELLA
Poeta, narratore, scrittore di teatro nato a Montevideo, da genitori francesi, nel 1884. La sua infanzia, vissuta tra l'Uruguay e i Paesi baschi è descritta con nostalgia [...] romanzi, o piuttosto racconti magici, L'homme de la Pampa, 1923; Le voleur d'enfants, 1926; Le survivant, 1928; le novelle di L'enfant de la haute versi, À la nuit, è del 1946. In tutta l'opera del S. il sentimento delle cose, serio e penoso è ...
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Scrittore francese, nato ad Antibes il 25 marzo 1899; trascorse l'infanzia nel Sud. Nel 1926 divenne redattore del Petit Parisien; collaborò alle maggiori riviste letterarie, fra cui La Nouvelle Revue [...] e dai toni più diversi. Monorail (1947) è un libro di ricordi d'infanzia; Le maître de Milan (1950; trad. it., Milano 1959) un romanzo satirico. Tra le sue opere per teatro emergono Quoat-Quoat (1945), dramma simbolico-farsesco, e Le mal court (1946 ...
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Poeta greco, nato ad Agrínion (Etolia) nel 1868, morto in navigazione verso l'Italia nel luglio 1920. Studiò a Missolungi, poi ad Atene e pubblicò, con lo pseudonimo di Pietro Basilikós, due raccolte poetiche: [...] improntate al romanticismo e all'espressione degl'indefiniti stati d'animo in toni contenuti. Nel 1898 fondò la Berlino. Intanto tradusse, dal teatro tedesco, la prima parte del Faust e l'Ifigenia di Goethe e altre opere nordiche. Seguì il movimento ...
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VIVANTI, Annie
Scrittrice, nata a Londra nel 1868, dal patriota Anselmo e da madre tedesca. Studiò canto in Italia ed esordì nel teatro a New York. Nel 1902 sposò John Chartres, patriota irlandese; abbandonato [...] il teatro, viaggiò in Europa, Africa e America, propugnando la creazione dello Stato Libero d'Irlanda e continuando la e di passionalità. Oltre alle opere citate, si ricordano due volumi di prose e d'impressioni: Zingaresca (Milano 1918); Terra ...
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WRIGHT, Richard
Salvatore Rosati
Scrittore americano, negro, nato il 4 settembre 1908 presso Natchez (Mississippi).
La sua opera è nettamente dominata dal problema razziale e sociale dei Negri d'America. [...] cui l'autore stesso ha fatto (1941) la riduzione per il teatro. Il W. ha pubblicato anche Million black voices e Black boy de la litérature américaine, Parigi 1926, pp. 102-3; D. Canfield Fisher, introduzione a Native son riprodotta nella cit. trad ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...