DE SANCTIS, Giuseppe
Rossella Leone
Figlio di Cesare, appassionato di arte e di teatro, e di Caterina, nacque a Napoli il 21 giugno 1858. Giuseppe Verdi, con il quale il padre era in rapporti di amicizia, [...] . 219), dove è tuttora conservato. Alla Promotrice del 1886, l'opera, insieme agli altri due dipinti esposti dal D., Fatima e venivano presentati all'Esposizione nazionale di Brera dello stesso anno (De Luca, 1910); a Venezia nel 1912 il D. esponeva ...
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DE SANCTIS, Alfredo
Roberta Ascarelli
Nacque a Brindisi il 7 ott. 1866 da una famiglia di comici girovaghi. Il padre Pio, un mediocre attore che sosteneva ruoli da caratterista ed era particolarmente [...] ) sia da quello classico (De Walter in Amore e raggiro giorni festivi, convinto che l'opera contenesse insegnamenti di grande .D., in Temps (Parigi), 28 nov. 1921; A.D., in Annuario del teatro ital., II, Milano 1923, pp. 301-304; C. Levi, D., in ...
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DE CURTIS, Ernesto
Rosario Lombardo
Nato a Napoli il 4 ott. 1875 da Giuseppe, pittore decoratore, e da Elisabetta Minnon, nipote di Saverio Mercadante, all'età di circa otto anni apprese i primi elementi [...] l'opera del D. si innesta nella tradizione, la promuove e l s.; A. Costagnola, Napoli che se ne va. Il teatro. La canzone, ibid. 1919, pp. 387 s.; 101, 105, 111 ss., 114, 126, 142; E. De Mura, Enciclopedia della canzone napoletana, Napoli 1969, I, pp. ...
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DE MURO, Bernardo (Bernardino)
Maurizio Tiberi
Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 3 nov. 1881, da Antonio Maria (modesto proprietario terriero) e da Giovanna Maria Demuro. Frequentò soltanto le scuole [...] per una tournée in Sudamerica: cantò a Buenos Aires, Rio de Janeiro e Rosario con un repertorio iniziale limitato ai titoli di della purezza del timbro.
Carmen fu l'opera del suo debutto in Spagna, al teatro Liceo di Barcellona nel 1913, oltreché ...
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DE ROSSI, Bastiano
Maria Daniela Zampino
Nacque a Firenze, presumibilmente intorno al 1550-60, e vi trascorse gran parte della vita. Membro della Accademia Fiorentina, se ne distaccò ben presto costituendo [...] seguenti la morte dell'autore. L'opera del D., Trattato dell'agricoltura di Piero de' Crescenzi compilato da lui C. Molinari, Delle nozze medicee e dei loro cronisti, in Quaderni di teatro. Il teatro dei Medici, n. 7, Firenze 1980, pp. 25 s., 28 ss ...
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DE ANGELIS, Nazzareno
Bianca Maria Antolini
Nato a Roma il 17 nov. 1881, da Giovanni e da Clorinda Ovidi, fu fanciullo cantore dapprima presso la scuola di S. Salvatore in Lauro, e successivamente alla [...] teatrode la vita e la vita der teatro (Roma).
Bibl.: C. Alcari, Il teatro Regio di Parma nella sua storia dal 1883 al 1929, Parma 1929, pp. 61, 83, 143, 150; Opera . Storia del teatro Comunale di Bologna, Bologna 1966, I, a cura di L. Trezzmi, pp ...
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DE GOTTI (De Gotti, Degoty, Degotty, Desgotis, Desgotti)
Vittorio Natale
Artisti operosi nell'ultimo quarto del sec. XVIII e i primi decenni del seguente in Piemonte e a Parigi, i due fratelli Ignazio [...] che lascia immaginare una notevole grandiosità. L'anno successivo venne rappresentata al teatro Feydeau Médée di F. B. Hoffman e L. Cherubini, per la cui scenografia è conservato uno schizzo presso la Bibliothèque del'Opéra di Parigi (Esq. Anc., V ...
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Direttore d'orchestra italiano (Roma 1902 - ivi 1982). Studiò al conservatorio di Roma, tra gli altri con L. Refice, e debuttò nel 1920; dal 1932 al 1943 fu segretario artistico del Teatro Reale dell'Opera [...] di Roma. Fu particolarmente legato a B. Gigli, che diresse in memorabili rappresentazioni in tutti i teatri del mondo e in alcune registrazioni rimaste famose (Andrea Chénier, Tosca, Madame Butterfly). Come compositore, ha lasciato varî brani di ...
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De Robertis, Francesco
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a San Marco in Lamis (Foggia) il 16 ottobre 1902 e morto a Roma il 3 febbraio 1959. Ufficiale della Regia marina, si [...] lo spinsero inizialmente verso il teatro, dove negli anni Trenta fu l'intento di produrre opere didattiche per risollevare il morale dell'Arma dopo l . 27-49; V. Jarrat, The Italians II: Francesco De Robertis, in "Sight and sound", 1948, 65, p. ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] sovrano e l'opera, Roma - Bari 1994; D. Potts, Mesopotamian Civilization. The Material Foundations, London 1997; M. Van De Mieroop, The tipologie all'interno del tessuto urbano: il teatro, l'agorà o ginnasio sono elementi inequivocabili dell' ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...