VESTIBOLO (lat. vestibulum, d'incerta etimologia)
Vincenzo Fasolo
Vitruvio (VI-VII, 1), trattando degli ambienti che costituiscono la casa, li distingue tra quelli riservati "patribus familiarum" e quelli [...] palazzo Doria-Pamphili; nel palazzo Altieri, arch. A. De Rossi, 1675; a Firenze nel palazzo Ximenes, architetto Silvani sala e l'esterno, esso costituisce anche la transizione di temperatura tra l'interno e l'esterno.
Nel Teatro dell'Opera di Parigi ...
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VALADIER, Giuseppe
Bruno Maria Apollonj
Architetto, nato a Roma il 14 aprile 1762 da genitori romani (i suoi avi erano emigrati dalla Francia in Roma nel 1714), morto il 1° febbraio 1839. Fu maestro [...] nome del de Tournon, o della Commission pour les embellissements de la Ville de Rome, è di fatto opera sua.
L'attività edilizia della Questura centrale, in piazza del Collegio Romano; il Teatro Valle sulla via omonima; il palazzetto per la calcografia ...
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SMITHSON, Alison Margaret e Peter Denham
Amedeo Schiattarella
Architetti britannici, la prima nata a Sheffield il 22 giugno 1928 e morta a Londra il 16 agosto 1993; il secondo nato a Stockton-on-Tees [...] cinema di R. Leister e nel teatro di J. Osborne le espressioni più circolazione), ritenendo si dovesse operare sulle logiche strutturanti della crescita G. Candilis, S. Woods e G. De Carlo, che raccolse l'eredità dei CIAM e le cui esperienze furono ...
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TSCHUMI, Bernard
Alessandro Carbone
Architetto franco-svizzero, nato a Losanna il 25 gennaio 1944. Vive e lavora tra New York e Parigi. Dopo gli studi svolti a Parigi e al Politecnico federale di Zurigo [...] . Il punto di partenza è il concorso per il Parc de la Villette a Parigi (1983), nel quadro dei Grands Projets Francia) 1991; Metropont, Losanna 1992; Villa a L'Aia 1992-94. E tra i concorsi: Teatro dell'Opera di Tokyo, secondo premio, 1986; Valée du ...
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VESPIGNANI, Virginio
Bruno Maria Apollonj
Architetto, nato in Roma il 12 febbraio 1808, morto ivi il 4 dicembre 1882. È in Roma, con Luca Carimini, uno degli architetti più in vista di quel critico [...] casino della villa Bruschi; in Orvieto il teatro. Le sue opere più notevoli sono però in Roma, In questo campo rammenteremo: l'altare maggiore col baldacchino mura, eseguito in collaborazione con G. B. de Rossi; il tabernacolo e il presbiterio di S. ...
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VELDE, van de, Henri
Sophie A. Deschamps
Architetto, nato ad Anversa il 3 aprile 1863; seguì i corsi di pittura all'Accademia di Anversa e presso Ch. Verlat; frequentò poi lo studio di Carolus Duran [...] belga sono in gran parte opera sua.
Bibl.: L'Art Décoratif (num. speciale), ottobre 1918; M. Casteels, H. v. d. V., in Les Cahiers de Belgique (1932); La Cité, II (1933), pp. 5 e 6; Mad. Oct. Maus, Trente ans de lutte pour l'art, Bruxelles 1936. ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] stata considerata sede privilegiata e teatro del potere, istituzione politica, terzo fascio di immagini riguarda i manufatti e le opere, i grandi lavori di difesa dalle calamità naturali abbraccia l'intero cosmo e le sue origini (v. de Santillana e ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] il gruppo Snøhetta in Norvegia, cui si deve il nuovo teatro dell’Opera (2008) di Oslo. O allo studio irlandese Grafton architects, e Pierre de Meuron (entrambi del 1950), Pritzker prize nel 2001, Praemium imperiale nel 2007, autori, fra l’altro, dell ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] epoche hanno mostrato nelle loro opere le follie delle guerre. Tra loro l'italiano Paolo Uccello e nel 1432 ed è stato voluto da Cosimo de' Medici, il signore di Firenze, città dove proietta disegni animati nel suo teatro ottico a Parigi. Thomas ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] -1233 ca.), fu messo in opera contemporaneamente in forme più robuste. e teatro delle diete battifredi liberi e al centro del-l'impianto un palazzo esteso, il cui Weimar 1972.
H. Reinhardt, La cathédrale de Strasbourg, Paris 1972.
V. Osteneck, Die ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...