Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Giovanni, nella dimensione minima della Medaglia di Filippo de’ Medici.
Michelangelo finì l’opera nel 1541, dopo cinque anni d’intenso lavoro – finestra aperta su uno spazio immaginario, teatro di eventi trascendenti – ha sempre costituito una ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] de la Barca nell'auto El divino Orfeo (1663). Nel sec. 20° il mito di Orfeo è stato più volte rielaborato da J. Cocteau, nel teatro Haydn; il poema sinfonico Orpheus (1854) di F. Liszt; l'opera comica Orphée aux Enfers (1858) di J. Offenbach; il ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] teatro di posa e la scelta prevalente degli ambienti e di un parlato naturale, a volte dialettale, mai da doppiaggio. L’opera dei Malavoglia di G. Verga; Ladri di biciclette di De Sica, sceneggiatura di Zavattini, dove la cinepresa segue la disperata ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] di L. Moholy-Nagy per un teatro totale di prima mostra internazionale di arte cinetica. Nel campo operano: Y. Agam, J. R. Soto, Gruppo T (fondato a Milano da D. Boriani, G. Colombo, G. De Vecchi, G. Varisco); il Gruppo N (fondato a Padova nel 1959 da ...
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Arte e architettura
Movimento d’avanguardia che si sviluppò in Russia nel complesso clima d’impegno ideologico e culturale degli anni successivi alla Rivoluzione del 1917. Sulla base di stimoli e suggestioni [...] rappresentazione l’arte come costruzione. L’opera costruttivista operò, fino al 1932, nel campo della grafica, del design, della fotografia, del cinema, del teatro suprematismo di Malevič, al neoplasticismo di De Stijl e al funzionalismo del Bauhaus ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] de la poesía española e hispanoamericana. 1882-1932, a cura di F. de del postmodernismo sono state individuate nelle opere di T. Gordon Smith, di La condition postmoderne. L’età contemporanea vi è nuove forme di teatro-danza e alla post ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] di Suez in particolare: M. e S. Bromberg, Les secrets del'expédition d'Egypte, Paris 1957; P. Johnson, The Suez war, opera sullo stesso piano di quella di Osborne e Wesker in campo di teatro. Non dissimile, anche se formalmente più corretto, è l ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] mondiale. Invece l'Alto Adige era, prima della guerra, teatro d'immigrazione,
Intensa è stata quasi dovunque l'opera di trasformazione compiuta dall'uomo varia regione tendono a determinarsi. I "capitei de campagna" di Vicenza, la grande libera aria ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] piano dialoga costruendo un frammento di teatro quotidiano che invita l'osservatore ad approfondire con la sua sé l'opera anche di fotografi italiani come F. Patellani (1911-1977), E. Sellerio (n. 1924), M. De Biasi (n. 1923) − cade nell'opera di ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] casa del mago: le arti applicate nell'opera di Fortunato Depero 1920-1942, Catalogo della mostra, Rovereto 1992-93, Milano-Firenze 1992; Byrrh. L'affiche imaginaire: les concours d'affiches vers 1900, Catalogue del'exposition, Paris, Musée des Arts ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...