HALL, Peter Reginald Frederick, Sir
Biancamaria Mazzoleni
Regista teatrale inglese, nato a Bury St. Edmunds (Suffolk) il 22 novembre 1930. Ha compiuto gli studi alla Perse School e al St. Catharine's [...] teatro Aldwych e a Stratford-on-Avon non solo Shakespeare e altri classici, ma anche opere moderne.
Chiamato a succedere a L 1965), pp. 121-24; ''Le retour'' de Pinter (Mise en scène de P. Hall), in Les voies de la création théâtrale, iv (1975), pp. ...
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ZEFFIRELLI, Franco
Gian Luigi Rondi
Regista italiano, nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Nel cinema dal 1948, come scenografo e assistente regista di L. Visconti per La terra trema. Dopo una prima [...] Opéra di Parigi), nel Don Giovanni (1972), nella Carmen (1978, Staatsoper di Vienna), e ne La Traviata (1979, Teatro Municipal di Rio de . 1971 (intervista a cura di S. Breiygant); G. L. Rondi, Sette domande a quarantanove registi, Torino 1975; id ...
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Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] 1929 collaborò attivamente con il Teatro degli Indipendenti di Anton tragica (1947) di Giuseppe De Santis. Come regista diresse il film L'ultima nemica (1938) teorici di Pudovkin, e nella sua opera Il cinema e l'uomo moderno, 1950). In una breve ...
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Luciani, Sebastiano Arturo
Marco Pistoia
Musicologo e teorico del cinema, nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 9 giugno 1884 e morto ivi il 7 dicembre 1950. Con Ricciotto Canudo fu uno dei più avveduti [...] Napoli, dove studiò composizione con C. De Nardis, L. sviluppò quella letteraria a Firenze, opera wagneriana, in modo da creare un dramma scenico musicale, ovvero una rappresentazione in cui l di andare oltre il teatro, L. rivendicò per il cinema ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] di teatro non tornano costantemente agli stessi personaggi, come invece avviene nell'Opera; e d'altra parte l'attore ora di andare ‒ vedrai un perfetto esempio di questo mistero: Eduardo De Filippo. Sulla scena, non c'è nessuno in Europa che gli si ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] epoche hanno mostrato nelle loro opere le follie delle guerre. Tra loro l'italiano Paolo Uccello e nel 1432 ed è stato voluto da Cosimo de' Medici, il signore di Firenze, città dove proietta disegni animati nel suo teatro ottico a Parigi. Thomas ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] cui si è soggetti al cinema come a teatro, ossia con il fatto che ci si cala grigi; e Otello Martelli, che fu l'operatore di Roberto Rossellini in Paisà (1946), i prati e il fiume di Une partie de campagne (1936; La scampagnata) di Jean Renoir ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] occupato o dall'operatore o da un direttore di scena proveniente dal teatro.L'espansione del cinema, l'aumento della lunghezza sul cosiddetto cinema della 'qualità francese' o cinéma de papa, rappresentato in particolare da Claude Autant-Lara, ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] gli attori stessi del mondo del teatro, che appartenessero a complessi di et Faust (1922; Don Giovanni e Faust) di L'Herbier e di Nana (1926; Nanà) di Renoir. carattere 'arcaico' di certe sue opere. Vittorio De Sica poté avvalersi del contributo di ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] botole e le polveri incendiarie ‒ utilizzati in teatro da tempi ancora più remoti. Qualche anno prima .), e fu, con Segundo de Chomón, l'iniziatore del cosiddetto cinema dei e. s. mutano la ricezione dell'opera da un punto di vista antropologico, nel ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...