Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] di quella da concerto e da teatro. Furono attivi nel primo periodo (v.), il rock movie (v.), l'opera-rock, le biografie filmate di musicisti ecc G. Biamonte, Roma 1959.
H. Colpi, Défense et illustration de la musique dans le film, Lion 1963.
Z. Lissa, ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] al Nuovo mondo) è il breve divertissement dal titolo Sur un air de charleston, noto anche come Charleston (1927), cui seguì un film oggi motivi che ricorrono nell'opera renoiriana, come il rapporto cinema/teatro, l'esplicitazione del dionisiaco, il ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] i suoi cinque film, ha l'arco narrativo più compiuto, nono- de la piété filiale, precedente spettacolo teatrale tratto dalle opere di Shakespeare e J. Laforgue, è un film dedicato al teatro nel teatro con Amleto attore e drammaturgo. Con questa opera ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] rinnovamento 'realistico'. Oltre che per l'opera di Staudte, la DEFA si che lo obbligò a lavorare prima in teatro poi in televisione; sarebbe passato quasi un 1987.
C. Delage, La vision nazie del'histoire: le cinéma documentaire du Troisième Reich, ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] particolare dalla tecnica narrativa elaborata dalla letteratura e dal teatro: il cinema deve liberarsi dal suo peso, saggio forse più famoso, Ontologie del'image photographique, e al sottotitolo del primo volume della sua opera Qu'est-ce que le ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] il libro, a dar corpo a una ricchissima tipologia di testi per l'infanzia, a riflettere in modo costante e sottile su 'il bambino e Cinzia de Carolis e Daniela Goggi; in teatro, Marcovaldo è arrivato negli anni Settanta a opera del Teatro Popolare La ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] lo usa e lo abbandona, e poi un'attrice di teatro sperimentale, che lo ama, ma lo lascia perché deve ritornare 1985, Progetto Antonioni (1988-1993). L'opera di M. A., ed. francese a cura di C. di Carlo, 5° vol., Rome 1992; G. De Vincenti, M. A. e ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] .B. Piranesi o di El Greco), l'opera d'arte viene detta appunto "organica", , 1986, pp. 219-23) dedicato al teatro ‒ tale pathos contiene e sollecita anche un sulla rivista era intitolato alla 'impression de réalité' baziniana, 1965, 166-167), ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] di V. Van Gogh: "Je m'en suis foutu de la vérité!"); e di arrivare così a una vera e punto di vista. "Lo stile è l'opera d'arte", dice, e "lo libero e acceso gioco cromatico nella casa da gioco-teatro-bordello, in uno sfavillio che sembra ricreare a ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] l'importanza del luogo come dispositivo scenico, spazio cerimoniale e simbolico, teatro claustrofobico di frustrazione e di morte. Mentre significativi risultano i paralleli effettuati tra le opere segregato dalle maree in Cul de sac (1966) alla villa ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...