PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] la primavera e l’estate del 1945 le opere di Moravia vennero riproposte da Bompiani (a eccezione de Gli indifferenti, uscito e arte, 2013, 11, pp. 159-211. Per gli scritti sul teatro: A. Moravia, Teatro, a cura di A. Nari - F. Vazzoler, Milano 1998. ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] greco. A ridosso di essa si pone l'opera più importante del G., il De ordine docendi ac studendi, un manuale di resa letterale per una traduzione che colga il senso del teatro plautino e cerchi di rendere, anche con ardite modernizzazioni lessicali ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] Febvre (Firenze 1674), pseudonimo del cappuccino Justinien de Tours (ma l'opera è stata pure attribuita al cappuccino Jean Baptiste de Saint Agnan: vedi P. Clemente da Terzorio, Ilvero autore del "Teatro della Turchia" e "Stato presente della Turchia ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] , tra le quinte di un teatro immaginoso che può affacciarsi sul mondo una concezione così sostanzialmente astratta, l'opera rivela un'architettura grandiosa e patetica grands courants d'idées, ces grands flux de sentiments qui, après savoir porté les ...
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DOTTORI, Carlo de'
Antonio Daniele
Nacque a Padova, secondogenito di cinque fratelli, il 9 ott. 1618 da Antonio Maria, di antica e nobile famiglia, e da Nicolosa Mussato, in contrada S. Bartolomeo, [...] Gennari). L'opera apparve anche postuma nel vol. II delle Opere. Inserita da S. Maffei nel Teatro italiano pp. 12-17; M. Magliani, Ritratto di C. de' D., ibid., pp. 12-15; L'Aristodemo è l'opera più studiata del D.; sull'argomento si vedano: B. ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] Teatro belgico (Amsterdam), una vivace, ma imprecisa, descrizione storica, sociale e geografica dei Paesi Bassi, e nel 1699 l'ultima delle sue opere di stampa; D. Solfaroli Camillocci, L'engagement éditorial de G. L. à Genève, entre libertinisme et ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] l’inganno in cui cadde due anni dopo a opera di Charles de Bresche. Egli manteneva del resto rapporti molto buoni con l glorie de gli Incogniti, Venezia 1647, pp. 136-139; G. Ghilini, Teatro d’huomini letterati, Venezia 1647, II, pp. 77 s.; P. de S. ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] apr. 1478 (GKW n. 7803). L'opera conobbe un certo successo, come fanno fede teatro ital., II, Torino 1891, pp. 372 s.; F. Patetta, Una lettera ined. di N. L. C., in Giornale stor. della letteratura ital., XXIII (1894), pp. 461-463; L. G. Giraldi, De ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] nella sua purezza originaria. L'interesse del C. per il teatro plautino risulta pure dall' entrambi. È da rimpiangere che l'opera desiderata non sia mai stata 46, 49, 58-61; A. A. Renouard, Annales del'imprimerie des Aldes, Paris 1834, pp. 386, 500 s ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] M., Verticordia, nata il 30 luglio 1584). L'opera fu accolta freddamente, ma il M. continuò . et Dorothée de Lorraine, in Journal de la Société d'archéologie de Lorraine, XXXVIII (1889), pp. 29-35; A. D'Ancona, Origini del teatro italiano, Torino 1891 ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...