Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] , per poi abbandonare il teatro in favore del cinema. di Godard, À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro). In quest'opera B. si presenta sin con Cartouche (1962) e L'homme de Rio (1963; L'uomo di Rio), entrambi di de Broca. Ma fu soprattutto ...
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Pinter, Harold
Daniele Dottorini
Commediografo e sceneggiatore, nato a Londra il 10 ottobre 1930. Parallelamente all'attività di commediografo, che lo ha reso una figura di spicco nel panorama del teatro [...] come poi farà in altre opere, offrendo a Losey la L'impronta del commediografo-sceneggiatore si nota soprattutto nel malinconico finale (che manca nel romanzo) in cui il produttore Stahr (Robert De Niro) si ritrova solo all'interno di un teatro ...
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Fabrizi, Aldo
Redazione
Attore e autore teatrale, e attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 1° novembre 1905 e morto ivi il 2 aprile 1990. Fu uno dei personaggi più rappresentativi [...] di Campo de' fiori (1943), entrambi di Mario Bonnard, o il vetturino di L'ultima carrozzella ampiamente alla sue esperienze nel teatro dialettale e nel varietà. Ritornò opera migliore.
Nella fase conclusiva della sua carriera, F. interpretò due opere ...
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Arrabal, Fernando
Bruno Roberti
Scrittore, drammaturgo e regista cinematografico spagnolo, naturalizzato francese, nato a Melilla (Marocco spagnolo) l'11 agosto 1932. Ha riversato sulla scena e sullo [...] , iniziò a scrivere per il teatro (Pic-nic, 1952, e Los nel 1972 con il titolo Il paese incantato), opera prima di Alejandro Jodorowsky su adattamento dello stesso A come un cavallo pazzo) e L'arbre de Guernica (1975; L'albero di Guernica). Il primo ...
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O'Toole, Peter (propr. Peter Seamus)
Francesco Zippel
Attore cinematografico e teatrale irlandese, nato a Connemara (contea di Galway) il 2 agosto 1932. Formatosi sulle scene dei migliori teatri britannici, [...] II per The lion in winter, opera che lo portò ad attingere al suo un non convincente Miguel de Cervantes nel mediocre Man of La Mancha (1972; L'uomo della Mancha) è dedicato per lo più al teatro, ricevendo numerosi consensi soprattutto per Jeffrey ...
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Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] e Watt (1944), della trilogia Molloy (1951), Malone meurt (1951), L'innommable (1953) e soprattutto del suo grande teatro: fra le opere più significative si ricordano En attendant Godot (1952), Fin de partie (1957), Acte sans paroles I (1957) e Acte ...
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Irons, Jeremy (propr. Jeremy John)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre 1948. Fin dai primi film interpretati I. si è imposto soprattutto [...] teatro con la Old Vic Company recitando nei ruoli più diversi, spaziando dalle opere I. dà vita a due personaggi: l'attore Mike che a sua volta interpreta il Jones; quindi è stato Swann nel film Un amour de Swann (1983; Un amore di Swann) di Volker ...
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ALABARDI, Giuseppe, detto lo Schioppi
Elena Povoledo
Nacque a Venezia nella seconda metà del sec. XVI. Pittore, è ricordato nel Libro della Fraglia dei pittori di Venezia nel 1590 e nel 1637.
Le sue [...] Ferrari e F. Manelli, secondo spettacolo lirico del teatro Tron a San Cassian (1638). È quasi da Zanetti, Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, Venezia 177 I, III, p. 258; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] e retorico di Seneca sono le sue nove t., cui si aggiunge l’Ottavia, assai probabilmente di anonimo autore di poco posteriore. Sono queste opere le uniche conservate del teatro tragico latino, destinate non alla recitazione bensì alla lettura.
Età ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] Fu Molière nel Seicento a operare la fusione tra r. F.A.V. Riccoboni, P. Rémond de Sainte-Albine, G.E. Lessing, che non ha a che fare con l’arte del poeta e ci deve pensare dell’Ottocento, generalmente annesse a teatri d’arte o sovvenzionate. In ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...