L'Italia preromana. I siti laziali: Gabi
Stefania Quilici Gigli
Gabi
Città (gr. Γάβιοι; lat. Gabii) del Latium vetus, situata sul bordo del lago vulcanico di Castiglione, a XII miglia da Roma, lungo [...] tempio, si apriva con la cavea di un teatro.
Il tempio, in opera quadrata di lapis Gabinus, era periptero sine postico II Suppl. 1971-1994, II, 1994, pp. 707-10.
A. De Santis, Contatti fra l’Etruria e il Lazio antico alla fine dell’VIII secolo a.C. La ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Teano
Mario Pagano
Teano
Città antica (lat. Teanum Sidicinum) sita sulle fertili propaggini del Roccamonfina, vulcano non più attivo.
Le prime [...] con la testa di Minerva e il gallo. Solo l’ultima presenta un’iscrizione latina, le altre hanno spettacolari avanzi del teatro, eretto ai imponenti sostruzioni in opera incerta, di età Martino, Napoli).
Bibliografia
A. De Monaco, Teano osco e romano, ...
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L'Italia preromana. I siti campani: Cales
Nicoletta Scala
Cales
Il sito dell’antica C. è collocato nella località che conserva il toponimo di Calvi Vecchia, nell’attuale comune di Calvi Risorta (Caserta), [...] impianto del teatro, in opera quasi reticolata , collocabili nel II sec. d.C.
Bibliografia
A. De Franciscis, s.v. Cales, in EAA, II, 1959 in EAA, II Suppl. 1971-1994, I, 1994, pp. 817-19.
L. Cerchiai, I Campani, Milano 1995, pp. 102, 146, 174-76, ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Kock; Galleria Sciarra (1883) e grandi magazzini Bocconi (1886) di G. De Angelis; policlinico Umberto I (1886-1903) di G. Podesti. Nel 1908 teatri pubblici: il primo fu il Tordinona, aperto nel 1670 per opera del conte G. d’Alibert soprattutto per l’ ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] imprese degli Infanti di Lara e di Bernardo del Carpio, su una linea che sarà quella di L. de Vega e del teatro secentesco.
Agli inizi del nuovo secolo apparve una delle opere più importanti della letteratura europea, il Quijote (1605-15) di M ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] quanto nella prosa e nel teatro.
Contemporanea all’attività di Junimea fu l’opera di A. Macedonsky, il (Muntenia, Oltenia) il monumento più antico è la chiesa principesca di Curtea de Argeș (14° sec., di tipo bizantino, a croce greca, con navata ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Krylov, ispirate a J. de La Fontaine ma profondamente radicate nella opere teatrali si avverte un senso di estraneità; l’incomunicabilità tra i personaggi rivela l’insoddisfazione di sé, l’opacità della vita. La collaborazione di Čechov con il Teatro ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] Johan de Brune e Jan de Brune, vanno ricordati i diari di viaggio, fra i più noti quello di W.Y. Bontekoe, e l’opera biografica il clima letterario, in particolar modo per il teatro, i cui canoni estetici si conformarono alla precisa normativa ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] . Di stampo più tradizionale è l’opera delle narratrici Z. Nałkowska, M. Dąbrowska e M. Kuncewiczowa, mentre un fenomeno di cassetta non privo di qualità letterarie è rappresentato dai romanzi di S. Piasecki. Nel teatro la figura principale è ancora ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] N del tempio, parzialmente conservati il teatro e l’odeion, incorporati in edifici moderni. affiancò l’opera comica in dialetto napoletano e, in seguito, l’intermezzo, Angiò (entrambi provenienti dal collettivo di De Simone), che troverà un inatteso ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...