CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] Brenta.
Nelle tappe successive, a Padova, a Vicenza (acclamato in teatro), a Verona (prelevato dall'albergo), a Mantova, a Parma ( de Quincy aveva pubblicato (agosto 1804) una prima Notice illustrante tutta l'opera del C., che fu così consolato tra l ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] .
Come sempre accade quando l'opera di un grande Maestro ha tre grandi tragici dedicati da Licurgo nel teatro di Diòniso nel 340, oltre 65 anni Stoccarda 1889; G. Perrot-H. Chipiez, Histoire del'art dans l'Antiquité, voll. VI-IX, Parigi 1894-1914; F ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] fu teatro del de Francovich, 1935). All'arte orafa del Duecento limosino è da riferirsi, invece, un raffinato gruppo statuario in rame dorato rappresentante, entro un'edicoletta sormontata da croce, una Vergine con il Bambino in trono, forse l'opera ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] ottenuti con l'impiego di marmi intarsiati. Benché coeva alla prima scultura gotica dell'Ile-de-France, quest'opera raffinata dai primi anni del sec. 12°, la B. divenne teatro anche di un'altra splendida e vivacissima fioritura di manoscritti ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] éprouve d'une façon complete tous les agréments del'amour". Tra le opere più caratteristiche di questo periodo va ricordato il romanzo il libertinaggio in liberty. Sotto l'influsso delle angolose marionette del teatro giavanese delle ombre, J. Th ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] le due cattedrali affiancate di S. Pietro de Dom e di S. Maria Maggiore e Sole e la Luna, Adamo; sul verso l'Agnus Dei, opera lombarda della fine del 12° o degli di V. Frati, Brescia 1985; Il Teatro Grande di Brescia. Spazio urbano forme istituzioni ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] portata a quelli che ebbero a teatro la città provenzale al tempo di opera di Matteo Giovannetti, ivi, pp. 63-66; M. Roques, Les peintures de la chambre de Clément VI au Palais d'Avignon, Robin de Romans, BMon 118, 1960, pp. 273-296; M. Laclotte, L ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] teatro classico (per la Gerusalemme celeste di Ap. 21). Ancor più difficile da stabilire è l sono da ricercare certamente nell'opera di Cimabue e Giotto. Gli ; Y. Christe, Quelques remarques sur l'icône del'Apocalypse du maître du Kremlin à Moscou ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] l'isolamento della regione con l'apporto dei B., in particolare con l'opera dell'abate Oliba. Anche se gli edifici, per es. Saint-Michel de la nascita del dramma sacro, che prelude al teatro medievale. Alcuni tropi dialogici e drammatici presenti nel ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] rapporti diretti o mediati con l'ambiente ferrarese (Ercole De' Roberti) e quasi certamente studiò le opere dell'Alberti (Rimini, Mantova) spesso dalla critica messe in relazione con il teatro, possano essere riferibili più o meno direttamente alla ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...