Fabre, Jan
Giovanna Mencarelli
Artista, regista e scenografo belga, nato ad Anversa il 14 dicembre 1958, dove si è formato all'Accademia reale di belle arti. Nipote dell'entomologo J.-H. Fabre (1823-1915), [...] . Hoet, H. de Greef, Le guerrier de la beauté, Lonrai 1994.
A. Wesemann, Jan Fabre, Frankfurt am Main 1994.
Jan Fabre: arti & insetti & teatri, a cura di G. Celant, Genova 1994.
E. Hrvatin, Ripetizione, follia, disciplina: l'opera teatrale di ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] Fu Molière nel Seicento a operare la fusione tra r. F.A.V. Riccoboni, P. Rémond de Sainte-Albine, G.E. Lessing, che non ha a che fare con l’arte del poeta e ci deve pensare dell’Ottocento, generalmente annesse a teatri d’arte o sovvenzionate. In ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] 42nd street (Quarantaduesima strada, 1933) di L. Bacon e Gold diggers of 1933 (La De Palma di sbizzarrirsi in una frastornante e barocca versione de Il fantasma dell'opera 1975; AA.VV., Sentimental. Il teatro di rivista italiano, Milano 1975; Great ...
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PAGNOL, Marcel
Paola Ricciulli
Drammaturgo e romanziere francese, nato ad Aubagne il 25 febbraio 1895, morto a Parigi il 18 aprile 1974. Maturata nell'infanzia una perfetta equidistanza dalla cultura [...] come insegnante d'inglese. Les marchands de gloire (1924), è la sua prima opera di teatro. Seguono Jazz (1926) e Topaze per il cinema che per il teatro, è la riduzione dell'unico romanzo in senso proprio di P., L'eau vive. Nel 1946 viene eletto ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] In un altro romanzo di Ph.-A.-M. Villiers deL'Isle Adam Ève future (1886), un inventore famoso, teatro. Un quadro o una recita teatrale infatti possono essere realistici per la scelta del tema o dello stile, ma l'osservatore sa bene che sono opera ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] di S. Giuseppe de Merode. Cominciò nel dopoguerra l'impegno nel Partito attacco esplicito alla gestione politica di quei fatti a opera di P. Togliatti, segretario del partito.
Collaborando ' che si trasforma in un teatro del crimine, risultò una sorta ...
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Chiarini, Luigi
Paolo Bertetto
Critico e teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 20 giugno 1900 e morto ivi il 12 novembre 1975. Uomo di cinema completo attraversò la cultura [...] De Sica, Siamo donne (episodio Alida Valli di Gianni Franciolini) e il film a più voci L'amore in città, tutti del 1953, Viva ll'interazione di inventività e di tecnica. Secondo C. l'arte è sentimento come fondamento del pensiero e l'operateatro di ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] deL’Italia in Eritrea e l’opera delle Missioni dei padri Ferdinando da Manerbio e Mauro da Leonessa, un’opera di Roma 2008, pp. 17-32, in partic. p. 23.
72 «Rassegna del teatro e del cinematografo», 1, gennaio 1927, pp. 11-12.
73 S. Alovisio, Un ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] (la letteratura e il teatro borghesi, la pittura accademica è di rendere manifesto e problematico l'operato del cinema (Bonitzer 1985). Ma di , New York 1990.
N. Burch, La lucarne del'infini. Naissance du langage cinématographique, Paris 1991 (trad ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] , prodotti dalla letteratura e dal teatro, dagli spettacoli popolari e dagli Opere, 9º vol., t. 2, Torino 1982).
G. Durand, Figures mythiques et visage del'œuvre, Paris 1979.
J. Burgos, Pour une poétique del'imaginaire, Paris 1982.
G. Durand, L ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...