Ibert, Jacques (propr. François Antoine Marie)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Parigi il 15 agosto 1890 e morto ivi il 5 febbraio 1962. Tra i pionieri della musica francese del Novecento, [...] negli anni Cinquanta ricoprì ruoli direttivi nei teatri d'opera di Parigi. Saldamente legato alla tradizione Bibliografia
J. Feschotte, Jacques Ibert, Paris 1958.
Ch. L. Boilès, La signification dans la musique de film, in "Musique en jeu", 1975, 29, ...
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Ragghianti, Carlo Ludovico
Paola Scremin
Storico e critico d'arte, nato a Lucca il 18 marzo 1910 e morto a Firenze il 3 agosto 1987. È una delle principali figure di riferimento della moderna critica [...] solo aspetto formale di una o più opere pittoriche di un artista: in Stile cui nel 1933 Cinematografo e teatro e Cinematografo rigoroso (poi .
Histoire del'art et cinéma: les critofilms de Carlo Ludovico Ragghianti, Paris 1994.
Carlo L. Ragghianti: ...
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Caron, Leslie (propr. Leslie Claire Margaret)
Morando Morandini
Ballerina e attrice cinematografica francese, nata a Boulogne-Billancourt (Parigi) il 1° luglio 1931. Figlia di padre francese e dell'ex [...] Francia per una serie di spettacoli dei Ballets de Paris e fu la prima interprete di La Gaynor. Meno convincente fu il suo esordio nel teatro di prosa con Orvet di Jean Renoir, in film straniero e del premio César per l'opera prima, in cui ha il ruolo ...
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Fulci, Lucio
Marcello Garofalo
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 17 giugno 1927 e morto ivi il 13 marzo 1996. La sua notorietà, consolidatasi anche all'estero dopo la sua morte, [...] de Pompéi, noto anche come Gli ultimi giorni di Pompei, diretto da Marcel L seguendo la sua personale propensione al 'teatro della crudeltà': Le colt cantarono la 2-7 e 1994, 65, pp. 9-15; L'opera al nero. Il cinema di Lucio Fulci, "Nocturno Dossier ...
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Allio, René
Regista e scenografo teatrale e cinematografico francese, nato a Marsiglia l'8 marzo 1924 e morto a Parigi il 27 marzo 1995. Dopo le sperimentazioni in campo teatrale influenzate profondamente [...] dall'opera di B. l'Opéra di Parigi, e poi ancora presso il Teatro alla Scala di Milano e l'Old Vic di Londra, mentre l queste opere, . In L'une et l'autre ( XIV dopo l'abrogazione Tra le opere successive Retour 1991, a Contre l'oubli, film collettivo ...
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Polidori, Gianni
Stefano Masi
Pittore, scenografo, arredatore e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 7 novembre 1923 e morto ivi il 19 agosto 1992. Protagonista della scena cinematografica [...] nella sua filmografia l'opera prima del documentarista L. Pirandello e Spara forte, più forte… non capisco! (1966), tratto dalla commedia Le voci di dentro di Eduardo DeTeatro stabile e dove, presso il Civico museo biblioteca dell'attore e del teatro ...
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Barsacq, Léon
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo cinematografico francese, nato a Feodosija (Russia, oggi Ucraina) il 18 ottobre 1906, da madre russa, e morto a Parigi il 23 dicembre 1969. Fratello maggiore [...] quali B. immaginò una 'strada teatro' di grande forza espressiva. Lavorò Il quartiere dei Lillà), e Tout l'or du monde (1961; Tutto l'oro del mondo). Nei primi anni Cinquanta saggi, scrisse Le décor de film, opera pubblicata postuma a Parigi nel ...
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Morlay, Gaby
Clarice Cartier
Nome d'arte di Blanche Fumoleau, attrice cinematografica e teatrale francese, nata ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 giugno 1893 e morta a Nizza il 4 luglio 1964. Divenuta [...] di Jacques Feyder, tratto dalla pièce di R. de Flers e F. de Croisset. Il cinema parlato, grazie alla crisi di da H. Bernstein, di cui fu in teatrol'interprete favorita; Quadrille (1937) tratto da un'opera di Sacha Guitry e da lui stesso diretto ...
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BALLERINI, Piero
Guido Aristarco
Nacque a Como il 20 marzo 1901. Dopo aver studiato medicina e frequentato l'Accademia navale, si dedicò al giornalismo. In seguito diresse il teatro d'avanguardia della [...] Corrado d'Errico. In seguito scrisse altre sceneggiature, fra cui quelle de Il prigioniero di Santa Cruz (1940) e di Emigrantes (1949), grazie a certi brani e taluni motivi efficaci, l'opera suscitò l'interesse della critica, che si trovò divisa in ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] sia in Europa sia negli Stati Uniti: Cul-de-sac (1966) ha ricevuto l'Orso d'oro al Festival di Berlino e il della circolarità, nonché situazioni da teatro dell'assurdo. È esemplare la concezione di tali opere: per P. infatti il cortometraggio ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...