MANGANELLA, Renato Eduardo (Lucio D'Ambra)
Massimiliano Manganelli
Nacque a Roma il 1 sett. 1880 da Domenico, direttore generale del ministero dei Lavori pubblici, e da Luigia Villa; la famiglia, benestante, [...] collaborare con la Medusa film, per la quale stese la sceneggiatura de La signorina Ciclone di A. Genina. Nel marzo dell'anno avuto una trasposizione cinematografica a opera di E.L. Morselli. Ma l'amore per il teatro si estese anche agli aspetti ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] considerato l'emblema di un gusto sorpassato e di eleganti operazioni fu necessario l'avvento dei talkies, e quindi di un rapporto del tutto nuovo fra teatro e (1949; L'ereditiera), dal romanzo Washington Square di H. James, con Olivia de Havilland, ...
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PASTRONE, Giovanni
Elena Dagrada
PASTRONE, Giovanni. – Nacque ad Asti il 13 settembre 1883, primogenito di Gustavo Ernesto e Luigia Mensio, seguito dalla sorella Marina e dal fratello Alberto.
Il padre era [...] contemporanea al teatro lirico di Milano e al teatro Vittorio l’intera operazione attribuendosi per contratto la paternità dell’opera . Bertetto - G. Rondolino, Torino-Milano 1998, ad vocem; L. De Nicola, Piero Fosco: la favilla, la vampa, la vita, ...
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Filippine
Grazia Paganelli
Cinematografia
Nelle F. il cinema ha sempre rappresentato una parte importante della vita quotidiana e della cultura dei suoi abitanti, e il suo sviluppo ha proceduto costantemente [...] e la gestualità quotidiana. Anche G. de Leon coltivò il genere bellico con Saigon -ed: perfect mother. In quest'opera si nota un uso particolare dei anche per il teatro), Brocka si rivelò sa buhay ni Selya (1997, L'uomo nella vita di Selya), Tatlo ...
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Algeria
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Il cinema in A., fatta eccezione per le immagini realizzate ad Algeri alla fine del 19° sec. da Félix Mesguich per conto dei fratelli Lumière, nacque negli anni [...] De Hollywood à Tamanrasset (1990), dove i personaggi vivono nel mito dei divi delle soap opera statunitensi. E mentre L'honneur de rilievo del cinema algerino sono pure Mohamed Chouikh, attore di teatro e di cinema, passato alla regia con El kalaa ( ...
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Ōshima, Nagisa
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico giapponese, nato a Kyoto il 31 marzo 1932. Si è imposto negli anni Sessanta come la maggiore personalità della 'nuova ondata' cinematografica [...] abbozzi di romanzi e a occuparsi di teatro. Legato agli ambienti della contestazione di relativa autonomia: si tratta di un'opera politica nel senso pieno del termine, fu l'anno di due tra i più grandi film di Ō.: Tōkyō sensō sengo hiwa ‒ Eiga de isho ...
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FESTA CAMPANILE, Pasquale
Guglielmo Moneti
Nacque a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 da Raffaele e Olga Pappadà. Si trasferì, giovanissimo, a Roma, dove, ancor prima di laurearsi in giurisprudenza, [...] già diretta dieci anni prima a teatro. Il film segnò anche l'inizio del sodalizio con A. seconda, con B. Gazzara e Giuliana De Sio, è l'ultima del F.: ispirata al famoso Morì a Roma il 25 febbr. 1986.
Opere: Oltre a quanto già citato nel testo ...
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Uruguay
Daniele Dottorini
Cinematografia
L'invenzione del cinema arrivò in U. il 18 luglio 1896, quando in una sala da ballo di Montevideo si effettuò la prima proiezione pubblica a pagamento di alcuni [...] , mai distribuito nelle sale; solo nel 1923 uscì Almas de la costa di Juan Antonio Borges, melodramma a tinte forti opere vere e proprie: solo nel 1959 uscì sugli schermi Un vintén pa'l Judas di Ugo Ulive, film nato all'interno del gruppo del Teatro ...
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Blasetti, Alessandro
Stefania Carpiceci
Regista e critico cinematografico, nato a Roma il 3 luglio 1900 e morto ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema a tutto campo, rivelò un talento naturale in molti [...] l'attività giornalistica a "L'Impero" di Roma, diretto dagli ex futuristi E. Settimelli e M. Carli, dove si occupò, inizialmente, di teatro , combattente e re nelle opere precedenti, nel ruolo di ci guardano (1944) di Vittorio De Sica, e ai quali si è ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] di K.S. Stanislavski. È un teatro che tenta di liberarsi dalla cornice L'arrivo di Howard Hughes alla RKO obbligò R. ad accettare svogliatamente progetti imposti. Le uniche opere B. Eisenschitz, Roman américain, les vies de Nicholas Ray, Paris 1990. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...