Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] declamati sulla scena tra un atto e l’altro delle rappresentazioni di opere drammatiche, prima apparizione del b. nel teatro. Centro d’irradiazione, con i primi maestri, è Milano, sede della scuola di coreografia e di danza fondata da Pompeo Diobono ...
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Città dell’Ungheria (1.759.497 ab. nel 2018), capitale e capoluogo della contea di Pest; sorge sul Danubio, a 104 m s.l.m., ed è nata dall’unione (1873) di tre città distinte, Buda e Óbuda, in collina [...] l’Accademia ungherese delle scienze e numerosi istituti di ricerca e d’istruzione, biblioteche, musei, teatri; è centro Ungari la elessero a capitale del Regno. Dopo la sua distruzione a opera dei Tatari nel 1241, fu ricostruita da re Béla, che sulla ...
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Musicista (Venezia 1775 - Pietroburgo 1840). Condotto nel 1798 a Pietroburgo con una compagnia lirica, nel 1799 era maestro di cappella di quel Teatro italiano e direttore della musica di corte, dal 1803 [...] direttore dell'Opera russa, dal 1832 direttore di tutte le orchestre imperiali. Musicista abile e naturalmente dotato, compose musica non molto originale né profonda, ma sempre piacevole, per opere russe, francesi, italiane (in tutto 18), più 8 ...
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Musicista italiano (Oneglia 1925 - Roma 2003). Figura di primo piano dell'avanguardia musicale del dopoguerra, ha esplorato diverse dimensioni compositive: dall'esperienza seriale alla musica concreta [...] . Oltre alle opere citate si ricordano, per il teatro, Passaggio (1963), Laborintus II (1965), Opera (1970), Per Concerto II per pian. e orch. (1989). Presidente e sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia dal 2000, B. ha svolto una intensa ...
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Musicista, nato a Trieste il 10 aprile 1892. Studiò nel Conservatorio di Milano, diplomandosi nel 1910.
A una Suite per orchestra, composta per saggio finale del corso di composizione, fecero poi seguito [...] (1925), tuttora frequentemente eseguiti. Al teatro il De S. ha contribuito con l'opera Il Macigno (testo di A. Colantuoni artistici all'estero, come recentemente vi diresse l'orchestra stabile dell'Accademia di S. Cecilia di Roma. Fu poi spesso ...
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Pittore, nato a Parigi il 19 luglio 1834, morto ivi il 26 settembre 1917. Di famiglia borghese, agiata e colta, fu allievo del Lamothe. Concepì per l'Ingres un culto senza riserve, che conservò tutta la [...] , nella maggior parte, d'interni, spesso illuminati da luci artificiali. Questo parigino, amico del teatro, del circo, dei campi di corse e soprattutto del ridotto dell'Opéra, mise tutta la sua cura nel rappresentare visioni piccanti, inattese ...
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PAVAROTTI, Luciano
Lorenzo Tozzi
Tenore italiano, nato a Modena il 12 ottobre 1935. Ha studiato canto con A. Pola ed E. Campogalliani e, dopo aver vinto il Concorso internazionale di canto di Reggio [...] alla Scala nel 1965, sempre in La Bohème, e anche questo teatro diventerà uno dei suoi prediletti (I Capuleti e i Montecchi nel della voce a una presenza scenica talora statica. Quanto alla sua produzione su dischi, ha registrato oltre trenta opere ...
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. Famiglia di artisti veneti. Vincenzo, scultore e intagliatore, nato a Venezia nel 1854, frequentò varî studî di artisti veneziani, specialmente quello del Benvenuti; ma ben presto aprì bottega per proprio [...] Roma, Roma 1927; Darioski, G.C., in Costruire, febbraio 1927; id., L'arte e l'opera di G.C., in Lavoro d'Italia, 23 gennaio 1927; U. Nebbia, Il teatro reale dell'Opera di Roma, in Illustrazione italiana, 4 marzo 1928; id., Per la nuova decorazione a ...
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Nato a Taggia, presso Imperia, il 25 aprile 1727, morto a Roma nel febbraio 1797. Forse allievo del conservatorio di Santa Maria di Loreto, dalla classe di violino passò in quella di contrappunto e composizione. [...] fu rappresentato a Venezia nel '69. Piccinni raccomandò l'A. a Roma ed egli poté scrivere per il teatrodelle Dame I visionari; quest'opera cadde. La fortuna dell'A. si rialzò con L'Incognita perseguitata, del '73, e con La finta giardiniera del '74 ...
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Compositore di musica, nato a Napoli l'8 marzo 1876. Studiò nel Conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli coi maestri De Nardis e Serrao, indi in quello di Lipsia con lo Jadassohn. Fu direttore e [...] ), un Quartetto in re per archi (1918), una Sonata per violino (1922-23) nel campo della musica da camera, e l'opera in tre atti La leggenda di Sakuntala (Bologna, Teatro Comunale, 1921), in cui l'effusione musicale esalta talora lo spirito poetico ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...