Ai Weiwei. - Artista cinese (n. Pechino 1957). Figlio del poeta Ai Qing, nel 1978 ha fondato il gruppo di avanguardia Stars. Nel 1982 si è trasferito a New York, dove ha frequentato la Parsons school of [...] years of joys and sorrows (2021), nel 2022 ha debuttato nella regia lirica con la Turandot, rappresentata al Teatrodell'Opera di Roma; è dello stesso anno l'esposizione presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano di La commedia umana ...
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Architetto francese (n. Fumel, Lot-et-Garonne, 1945). Negli anni Settanta N. ha iniziato un rinnovamento della cultura architettonica francese. Contrario alla specificità dell'architettura, nei suoi progetti [...] a Bouliac (1989), la fabbrica Cartier a Saint-Imier (1992), l'Hôtel des thermes a Dax (1992), la ristrutturazione del Teatrodell'opera di Lione (1993), il Centro congressi "Da Vinci" a Tours (1993), la Fondazione Cartier a Parigi (1994), il Centro ...
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Architetto spagnolo (n. Benimamet, Valencia, 1951), specializzato in ingegneria strutturale. È autore di un'architettura attenta alle forze che attraversano le costruzioni, talora cristallizzate in ardite [...] : stazione TGV all'aeroporto di Satolas, Lione (1989-94), complesso olimpico di Atene (2001-04), teatrodell'Opera di Valencia (2006).
Dopo aver frequentato la Scuola di belle arti e la Scuola tecnica superiore di architettura di Valencia, dal 1975 ...
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Architetto italiano (Roma 1911 - ivi 1987), fratello di Pietro. Influenzato da correnti razionaliste e dalle rivisitazioni del classicismo dell'architettura degli anni Trenta, Q. s'impegnò soprattutto [...] città in Italia e all'estero. Tra le opere architettoniche: chiese di Francavilla a Mare (1948) e di Gibellina (1970), uffici FIAT a Borgo San Paolo a Torino (1979), progetto per ampliamento e ristrutturazione del Teatrodell'Opera di Roma (1983). ...
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Pittore (Vienna 1804 - Niederpöcking am Starnberger See, Monaco di Baviera, 1871). Allievo a Vienna di L. F. Schnorr von Carolsfeld e P. Krafft, ebbe anche una formazione letteraria e musicale. Dal 1828 [...] italiano (La sinfonia, 1852, Monaco, Neue Pinakothek, ispirata a musica di Beethoven) e la decorazione del teatrodell'Opera di Vienna (1866-67). Notevoli anche i Reisebilder (1848-64, Monaco, Bayerische Kunstgemäldesammlungen, Schack-Galerie ...
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Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per [...] "China" a Drottningholm e la chiesa di Adolfo Federico a Stoccolma (1768-74). Voltosi al neoclassicismo, ne dette il maggiore esempio con la costruzione del Teatrodell'Opera (1774-1822; ora demolito). Fu a capo dell'Accademia di Belle Arti (1767). ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Bernardo del Carpio, su una linea che sarà quella di L. de Vega e del teatro secentesco.
Agli inizi del nuovo secolo apparve una delleopere più importanti della letteratura europea, il Quijote (1605-15) di M. de Cervantes y Saavedra. Cervantes non ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] D. de Góis ecc. Il teatro classico di Sá de Miranda e A. Ferreira convive accanto al teatro nazionale creato da G. Vicente (15 e J.F. de Trindade Coelho, mentre nel campo della critica spicca l’opera di J.D. Ramalho Ortigão; quest’ultimo si distingue ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] L. Gordon introdussero per primi nella loro opera gli elementi del paesaggio, della vita e del costume locali e segnarono particolare l’Italia, a luogo della sua ispirazione (anche come narratore).
Il teatro, soggetto alla cultura inglese dominante ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] nei loro usi e significati legati all'a., come nel caso dell'opera di F. Brunelleschi, di M. Taccola (Praeger e Scaglia 1970, 1966; Maurizio e Marcello Fagiolo Dell'Arco, Bernini. Una introduzione al gran teatro del barocco, Roma 1967; A ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...