BERTANI (Bertano), Giovanni Battista
C. Perina-Francesco Pellati
Non è da confondere con Giovanni Battista scultore e incisore della cerchia di Giulio Romano. La data di nascita, 1516 (a Mantova), dedotta [...] Manto, scalone della sala di Manto, nonché la cappella del Castello, nuove decorazioni nel castello stesso e il teatro di corte dedicatoria del suo trattato: Gli oscuri et difficili passi dell'opera ionica di Vitruvio, di latino in volgare et alla ...
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MADAURA
A. Bonanni
(lat. Madauros; arabo 'Mdaourouch)
Città dell'Algeria nordoccidentale, posta a km. 24 a S di Souk Ahras.M. si costituì come centro indigeno e appartenne, nella prima metà del sec. [...] , venne realizzato solo per il lato orientale e per parte di quelli nord e sud, mentre il completamento dell'opera avvenne inglobando nella fortezza il vicino teatro. Essa fu terminata sotto Giustiniano tra il 534 e il 536, essendo Solomone prefetto ...
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ALALEONA, Domenico
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Compositore e musicologo, nato a Montegiorgio (Ascoli Piceno) il 16 nov. 1881. Allievo, nella sua città, di A. Bernabei ed altri, iniziò quasi da fanciullo la sua attività musicale [...] (21 marzo) e poi alla Scala di Milano, l'intermezzo dell'opera Mirra, in due atti e un intermezzo, dal quarto e quinto atto della tragedia alfieriana, che l'A. concepì come "mito della bellezza innocente straziata", e che condusse a termine nel 1913 ...
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AGLIO, Agostino
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Nacque a Cremona il 15 dic. 1777 dal notaio Gaetano e da Anna Maria Mondoni. Dal 1789, trasferitosi a Milano, studiò con G. Albertolli a Brera; nel 1798, arruolatosi volontario nella [...] Clarke. Nel 1804 aveva eseguito vaste decorazioni all'interno dell'Opera House (distrutta da un incendio nel 1808); nel 1806 scenografico sorprendente. Nel 1821 dipinse il sipario del teatro di Haymarket (distrutto); nel 1822 affrescò con scene ...
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BERNABEI, Pier Antonio
Teresa Ferratini
Figlio di Giacomo Antonio e di Antonia Ambanelli, nacque a Parma il 13 maggio 1567; nelle citazioni più antiche è detto "Della Casa" o "Maccabeo ". Fu negli anni [...] critico, fornisce una buona ricostruzione della vita e dell'operadell'artista sulla base dei documenti e partecipò alla perduta decorazione del soffitto (l'Olimpo) e delle logge del Teatro Farnese sotto la direzione di Lionello Spada e del Dentone. ...
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Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] epoché che sola serve la forma. Nella sua opera maggiore, Teoria generale della critica (1958; 1974²), B. corregge il tiro. A differenza del teatro, il cinema implica la mediazione della fotografia. La fotografia attesta certamente la flagranza ...
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Vitruvio Pollione, Marco
Fabrizio Di Marco
La nascita dell’architettura
Marco Vitruvio Pollione fu architetto e ingegnere dell’epoca di Cesare e di Augusto. È noto soprattutto per il trattato L’architettura, [...] architettonici.
Gli edifici pubblici – foro, basilica, terme, teatro – sono analizzati nel quinto libro, mentre nei due Fu Leon Battista Alberti a cogliere per primo l’importanza dell’opera vitruviana a cui si ispirò nel suo De re aedificatoria ...
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ALABARDI, Giuseppe, detto lo Schioppi
Elena Povoledo
Nacque a Venezia nella seconda metà del sec. XVI. Pittore, è ricordato nel Libro della Fraglia dei pittori di Venezia nel 1590 e nel 1637.
Le sue [...] di B. Ferrari e F. Manelli, secondo spettacolo lirico del teatro Tron a San Cassian (1638). È quasi da escludersi, , Venezia 1674, pp. 58-61; A. M. Zanetti, Della pittura veneziana e delleopere pubbliche de' veneziani maestri, Venezia 177 I, III, p. ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] a riflessioni sui ‘modi’ di presentazione e i comportamenti nello spazio dell’opera (C. Boutin, R. Horn, R. Mucha, M. Serebrjakova). per la danza, con riferimento alle nuove forme di teatro-danza e alla post-modern dance statunitense, la quale ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] idea di metamorfosi come metafora dell'opera artistica, e per richiamo all'antenato, l'entomologo J.-H. Fabre.
Opere
F. si è formato sulla scomposizione della temporalità e sulla destrutturazione delle sequenze, F. insegue il mito del teatro totale, ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...