Irlanda
Francesca Vatteroni
Cinematografia
La cinematografia irlandese ha avuto uno sviluppo particolarmente lento ed è rimasta a lungo legata a quella statunitense e a quella britannica. D'altra parte [...] fino al 1922.
Il 1916 vide la fondazione a opera di James M. Sullivan della prima casa di produzione, la Film Company of Ireland diversi film con i registi e gli attori dell'Abbey Theatre (il teatro dublinese aperto nel 1904): alcune brevi commedie da ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] dar vita a questo tipo di associazione: non nel teatro di prosa, non nell'opera lirica, non nella danza. Ciné-clubs, Film Societies decenni; e la televisione non può surrogarlo sul piano della qualità, visto che da tempo ha smesso di funzionare come ...
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Altman, Robert
Simone Emiliani
Monica Trecca
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 20 febbraio 1925. Raffinato sperimentatore di originali soluzioni narrative e tecniche, [...] processo espressivo che caratterizzerà l'intera sua opera, puntato su uno sviluppo corale dell'azione, in cui i punti di e quindi alla trasposizione per il cinema di testi per il teatro. L'indagine serrata e intensa che restituisce in tutta la sua ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] a Frank Borzage), al teatro (al mondo patetico e polveroso che Peter Brook avrebbe chiamato 'il teatro mortale' ossia quello dei Carole Lombard e Jack Benny. Un'opera strepitosa che al momento dell'uscita sembrò troppo frivola, inadeguata alla ...
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Sudafricana, Repubblica
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Nella R. S. (proclamata il 31 maggio 1961), più che in altri Paesi del continente, la nascita e lo sviluppo del cinema sono stati legati alla [...] 'ambiente dei locali notturni, è un'opera dove la musica riveste un ruolo essenziale va ricordato anche Dingaka (1964; Il gigante della roccia del falco), in cui si esaminano le tutta la sua sperimentazione visiva (teatro, installazioni, pittura) e ha ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] di ricevere lezioni come privatista da B. Held, all'epoca direttore della scuola. Iniziò quindi a ottenere varie parti in teatro (da ricordare Frühlings Erwachen di F. Wedekind, opera già provocatoria, in una messinscena dominata da una cupa ed ...
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Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] questa temperie culturale che spinse L. a inventare forme di teatro 'agit-prop' come il Living newspaper una specie di etiche dell'antifranchismo del film diretto da Alain Resnais, La guerre est finie (1966), e che rivede all'opera lo stesso ...
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MANGANELLA, Renato Eduardo (Lucio D'Ambra)
Massimiliano Manganelli
Nacque a Roma il 1 sett. 1880 da Domenico, direttore generale del ministero dei Lavori pubblici, e da Luigia Villa; la famiglia, benestante, [...] una trasposizione cinematografica a opera di E.L. Morselli. Ma l'amore per il teatro si estese anche agli febbraio 1938 (oggi si può leggere insieme con i diari raccolti in Gli anni della feluca, a cura di G. Grazzini, Roma 1981).
Il M. morì a ...
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GIANNINI, Ettore
Claudia Campanelli
Nacque a Napoli il 15 ott. 1912 da Emilio e Luisa Nicolardi. Figlio di un avvocato, compì studi regolari, conseguendo la laurea in giurisprudenza. Abbandonata l'idea [...] , Cronache del teatro, 1929-1955, II, Bari 1964, pp. 554 ss., 595 ss., 617-621; Spettabile pubblico. Carosello napoletano di E. G., a cura di V. Caprara, Napoli 1998; Enc. dello spettacolo, V, coll. 1224 s.; Filmlexicon degli autori e delleopere, II ...
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Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] Nato in una famiglia di imprenditori ebrei tedeschi, rinunciò subito alla direzione dell'impresa paterna per dedicarsi al teatro e realizzò molte regie, fra opere liriche e teatro di prosa, a Dortmund, Vienna, Berlino e Francoforte. Rispetto a questa ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...