Stroheim, Erich von (propr. Stroheim, Erich Oswald)
Grazia Paganelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 22 settembre 1885 e morto [...] nel volubile mondo del teatro parigino.
Il carattere irriverente del cinema di S. emerse chiaramente con Foolish wives (1922; Femmine folli), per il quale il regista vagheggiava il progetto di un'opera molto più lunga delle precedenti, capace di ...
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PALERMI, Amleto
Stefania Carpiceci
PALERMI, Amleto. – Nacque l’11 luglio 1889 a Roma, terzogenito di Raoul Vittorio, giornalista, e di Emilia Scarpelli.
Quando aveva solo pochi mesi, la famiglia, di [...] cinema italiano ma anche di tenere a battesimo il teatro di posa del Centro sperimentale di cinematografia, all’ n. 39, p. 34; R. Chiti, P. A., in Filmlexicon degli autori e delleopere, Roma 1962, pp. 266-269; R. Poppi, P. A., in Id., Dizionario del ...
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Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] di ingegneria dell'Università di Roma, si avvicinò al mondo dello spettacolo attraverso il teatro, pubblicando qualche nel 1936, con la produzione italo-francese La gondola delle chimere, ma l'opera del rientro, trionfale, fu Squadrone bianco (1936), ...
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PILOTTO, Camillo
Irene Scaturro
– Primogenito di quattro figli, nacque a Roma il 6 febbraio 1888 da Libero, affermato attore e drammaturgo, e Antonietta Moro, eccellente 'seconda donna'. Dal padre ereditò [...] , impersonò Macheath nella prima edizione italiana de L’opera da tre soldi, presentata col titolo La veglia dei lavorò principalmente presso i teatri stabili: a Milano fu un indimenticabile Cotrone ne I Giganti della Montagna di Giorgio Strehler ...
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Eisler, Hanns (propr. Johannes)
Lorenzo Dorelli
Compositore tedesco, nato a Lipsia il 6 luglio 1898 e morto a Berlino Est il 6 settembre 1962. Cresciuto musicalmente alla Scuola di Vienna (A. Schönberg [...] l'inno nazionale, su testo di J.R. Becher) tornò a insegnare e riprese a comporre per il teatro e per il cinema. Tra le colonne sonore dell'ultimo periodo vanno ricordate quelle per Unser täglich Brot (1949) di Dudow e Nuit et brouillard (1955; Notte ...
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De Palma, Brian
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Newark (New Jersey) l'11 settembre 1940. Come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, George Lucas e [...] la Columbia University i suoi interessi si orientarono verso il teatro, la fotografia e il cinema. All'inizio degli anni Home movies ‒ Vizietti familiari), opera con cui D. P. sembra tornare allo spirito delle commedie degli esordi, risultano ...
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Indonesia
Cinematografia
Tra i generi che hanno caratterizzato il cinema in I. (colonizzata dai Paesi Bassi nel corso del 17° sec., e indipendente dal 1949) è possibile individuare quelli legati a un [...] , la Nippon Eiga Sha, che realizzò solo opere di propaganda.
L'indipendenza dell'I. fu proclamata il 17 agosto 1945, Madre; Opera Jakarta, 1985) e Ami Prijono (Jakarta, Jakarta, 1977; Roro Mendut, 1982). Altri provenivano invece dal teatro, come ...
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Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] un Macbeth per il Teatro Stabile di Roma. Nel nome del padre (1972), incentrato sui suoi ricordi della vita di collegio, segnò caso Popi Saracino. In queste tre opere si avverte un cambiamento della scrittura filmica, che sembra muoversi secondo ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] creativo. Da sempre, inoltre, coltivava un vivo interesse per il teatro e a Gorca e a Cracovia mise in scena vari testi, tra il bisogno d'amore e l'incombenza della morte, ritorna anche nell'opera presentata in concorso alla Mostra del cinema ...
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Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] rifugiato in Francia dopo l'abolizione dei partiti a operadella dittatura fascista, partecipando poi alla Resistenza in Piemonte di Jean Martin (colonnello Mathieu), uno sconosciuto attore di teatro. Con il montaggio brusco del reportage e la musica, ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...