COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] di Roma, che sulla personificazione d'un'astratta idea di crudeltà ("Il mio Nerone... è un'altra / cosa; e romanziere in La Nuova Antologia, 1ºmarzo 1944, pp. 194 s.; Il teatro ital. dell'Ottocento, a cura di A. Croce, II, Bari 1945, pp. 3-151; ...
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Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] temperie culturale che spinse L. a inventare forme di teatro 'agit-prop' come il Living newspaper una specie di sguardo sull'educazione al dolore attraverso la traumatica consapevolezza dell'intima crudeltà dei rapporti umani, sociali e tra i sessi ...
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BRACCIOLINI (Dell'Api), Francesco
Lovanio Rossi
Nacque a Pistoia il 26 nov. 1566 dal giureconsulto Giuliano, che seguendo la tradizione domestica aveva tenuto le maggiori cariche cittadine, e da Marietta [...] sdegno di lui, che l'accusa di crudeltà. La trama è complicata da un'altra storia susseguente al Tasso, del teatro fra il Cinque e il " di F. B., Reggio Emilia 1930; F. Lanza, Su un ms. della "Croce racquistata" di F. B., in Aevum, XXVI (1952), 4, pp ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] di K.S. Stanislavski. È un teatro che tenta di liberarsi dalla cornice del del cinema viene descritto con crudeltà raramente eguagliata. Nel 1954, di Jess il bandito), western psicologico sul tono della ballata. Assai più compiuto è Bigger than life ...
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Lemmon, Jack (propr. John Uhler)
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico statunitense, nato a Boston l'8 febbraio 1925 e morto a Los Angeles il 27 giugno 2001. Dotato della capacità di temperare gli [...] al 1952) e nei teatri di Broadway, fu scritturato sia pure in una misura paradossale, il tema dello sdoppiamento domina Irma la douce, storia di una apparsi in un diverso contesto sociale, la crudeltà risulta esplicita: in Glengarry Glen Ross il ...
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Elisabetta I
Regina d’Inghilterra (Greenwich 1533-Richmond 1603). Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, fu dichiarata illegittima dopo l’esecuzione della madre, accusata di adulterio (1536). Educata [...] dei francofili né con quelle dei partigiani della Spagna: essa si rivelò tuttavia efficace poliziesco di spionaggio, con inevitabili crudeltà e diffidenze all’interno, rigoglio, in particolar modo il teatro che divenne la massima espressione artistica ...
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Gielgud, Sir John (propr. Arthur John)
Emanuela Martini
Attore cinematografico e teatrale e regista teatrale inglese, nato a Londra il 14 aprile 1904 e morto ad Aylesbury (Buckinghamshire) il 21 maggio [...] e, se non in vecchiaia, nemmeno un protagonista. Mentre a teatro passava con estrema duttilità da W. Shakespeare e dai classici a con sorniona ironia il dramma, i fantasmi e la crudeltàdella vecchiaia, anticipando quello che sarebbe stato il suo ...
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Arrabal, Fernando
Bruno Roberti
Scrittore, drammaturgo e regista cinematografico spagnolo, naturalizzato francese, nato a Melilla (Marocco spagnolo) l'11 agosto 1932. Ha riversato sulla scena e sullo [...] Cinquanta, iniziò a scrivere per il teatro (Pic-nic, 1952, e Los paese incantato), opera prima di Alejandro Jodorowsky su adattamento dello stesso A. da un suo dramma del 1958. da effetti truculenti, cannibalismi, crudeltà ed esibizionismi, oltre che ...
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Dunaway, Faye (propr. Dorothy Faye)
Diego Del Pozzo
Attrice cinematografica statunitense, nata a Bascom (Florida) il 14 gennaio 1941. Interprete dotata di indubbio talento, di forte temperamento e di [...] di carriera e perciò costretta a continui spostamenti, studiò teatro e recitazione alla Boston University, dove si laureò presso la spessore, quello di una matura alcolizzata, segnata dalla crudeltàdella vita, in Barfly (1987; Barfly ‒ Moscone ...
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Fontaine, Joan
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Joan de Beauvoir de Havilland, attrice cinematografica e teatrale inglese, naturalizzata statunitense nel 1943, nata a Tokyo il 22 ottobre 1917. Avviatasi [...] Il sospetto), o addirittura forme involontarie di crudeltà, come in The constant nymph (1943; divertente The emperor waltz (1948; Il valzer dell'imperatore) di Billy Wilder, l'attrice riusciva la televisione e il teatro, continuando, però, fino ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura;...