Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] diventava un teatrodi operazioni familiare, che risvegliava in tutti, molto più che nel passato, il desiderio di conoscere la Terra 'epoca e cogliere dal vivo la quantità e la varietàdi conoscenze che erano allora a disposizione dell'uomo colto. ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] di muoversi su piani differenti, per meglio delineare, attraverso una varietàdi fonti, questo continente di panorami, sovente quelli visti su cartoline economiche, diventano il teatrodi brutali rese dei conti. Il poliziottesco eleva l’esperienza ...
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Antropologia
Claude Lévi-Strauss
di Claude Lévi-Strauss
Antropologia
sommario: 1. Problemi di definizione; antropologia, etnologia, etnografia. 2. Excursus storico. 3. La collocazione dell'antropologia [...] ma in laboratorio questo stesso spirito diviene il teatrodi altre operazioni mentali che senza cancellare le si potrebbe - senza cadere nell'assurdo - ricollegare le diverse varietà a cause naturali trascurando il ruolo dell'intervento umano, le ...
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Consumi e pratiche culturali nelle regioni italiane
Paolo Magaudda
Marco Santoro
Il consumo culturale come pratica sociale
Esaminare il consumo culturale in Italia, e in particolare nelle regioni italiane, [...] radicata tradizione teatrale, sia nelle forme più alte e classiche del teatrodi prosa, sia rispetto ai generi più popolari, come il varietà e il teatro dialettale, nel dopoguerra la Campania era addirittura una delle prime cinque regioni italiane ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] ebraica; dall’altro anche lo Studio di Padova, in particolare la sua Scuola di Medicina con le esercitazioni nel teatrodi anatomia o nell’ospedale di San Francesco; nel Seicento, tra i molti studenti stranieri di diversa origine, gli Ebrei ammessi e ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] la singolare capacità di assimilare ogni genere e tendenza stilistica si da intuire le esigenze del pubblico che, avvezzo al teatro rossiniano, richiedeva naturalezza espressiva, vivacità, ritmo incalzante dell'azione e varietà sonora realizzata con ...
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Nicola Labanca
Per quasi mezzo secolo, dopo il 1945, il mondo ha temuto che il sistema politico internazionale a base bipolare – e puntello atomico – avrebbe potuto essere messo in discussione solo da [...] Pur nella grande varietàdi casi, la politica post-bipolare di cambio di regime e di esportazione della Oriente, sono ancora teatrodi scontri armati maggiori e minori. Altre aree, invece, sono in una fase transitoria e di pacificazione: si pensi ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] , che ha vivissimo spicco d'arte nella sua commossa varietàdi toni realistici ed eloquenti e che resta esemplare nella storia effettuò N. Macarrone in Teatrodi P.A., 3 voll., Lanciano 1914. Quello che si è detto del teatro vale per i Ragionamenti, ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] teatrodi battaglia, ma si guadagnò il favore di Carlo V che, con lettera del 6 apr. 1527, lo ringrazierà esplicitamente di Id., Il santuario di Maria... presso Mantova, ibid., XXII (1895), pp. 170, 173, 177, 179; A. Bertolotti, Varietà..., in Il ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] d'animo e si fa scritturare come violinista nell'orchestra del teatrodi S. Samuele, ove avevano lavorato i suoi genitori. Ma per il mondo era l'unico modo per conoscere veramente la varietà degli uomini e dei costumi. Anche qui ebbe naturalmente le ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...