d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] varietà, le marionette, l’avanspettacolo, il circo, gli edifici teatrali. Crebbe per stratificazioni successive, a partire da teatro formulazioni di Pirandello per un 'teatrodi Stato', i drammi composti in quel periodo. L’immagine di un ...
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RICCI, Sebastiano
Raffaella Poltronieri
RICCI (Rizzi), Sebastiano. – Nacque a Belluno nel 1659 da Livio e dalla moglie Andreana. Il cognome mutò in Ricci solo nel XX secolo (Moretti, in Sebastiano Ricci. [...] (Moretti, 1978, pp. 113 s.), e intraprese l’attività di impresario del teatrodi S. Angelo a partire dal 1719 (Moretti, 1978, p. che testimoniano la varietàdi tecniche utilizzate e le tematiche affrontate: l’Album dei disegni di Sebastiano Ricci, ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] competenza nella lingua del luogo. È il caso divarietà come quelle che si sono sviluppate nel contesto statunitense vocabolario e che si realizza appieno nel teatro, i cui esempi sono la Cassaria in prosa del 1508 di Ariosto (atto I, scena VII): « ...
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SADDUMENE, Bernardo
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 89 (2017)
Pseudonimo di Andrea Bermudes (Belmudes, Belmundo, Belmures, Belmuro, Bermúdez), di cui è anagramma imperfetto. La grafia ‘Bermudes’, [...] della dominazione austriaca (1721-34). Se investì una varietàdi generi operistici, dominò in particolare il panorama della XIX, Napoli 1883, pp. 110-128; B. Croce, I teatridi Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo, Bari 1916, pp. ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] sicure sull'attribuzione di questo lavoro che, su libretto di S. Stampiglia, fu rappresentato al teatrodi corte di Vienna nel febbraio 1714 e replicato poi al teatrodi corte di Bresiavia nel 1726 e al teatro de La Monnaie di Bruxelles nel carnevale ...
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GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] Trenta (1968), E noi qui (1970), varietà del sabato sera.
Partecipò inoltre alle edizioni del 1968, 1969 e 1970 di Canzonissima e fu invitato come ospite in programmi televisivi di successo come Studio Uno (1966), Teatro 10 (1972) e Senza rete (1968 ...
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ATENE
M. Casanaki-Lappa
(gr. ᾽Aθῆναι; lat. Athenae)
Capitale della Grecia e capoluogo dell'Attica, A. conservò intatto il suo antico nome per tutto il periodo medievale. Durante l'occupazione dei duchi [...] resti di lastre marmoree, di statue e di nicchie a conchiglia, danno solo una parziale idea della bellezza, della varietà e sul versante sud dell'Acropoli, sulla párodos orientale del teatrodi Dioniso fu costruita una basilica a navata unica che ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] ormai fortemente ridotte) una serie divarietà sviluppatesi dall’incontro tra i di gergo della malavita fortemente influenzato da elementi dialettali italiani (ad es., vento «soldi», ma anche anduma «andiamo!»), ampiamente utilizzato sia nel teatro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del teatro inglese del Seicento si può dividere in due grandi periodi: [...] nello stesso dramma. Siamo agli antipodi del teatrodi tradizione classica.
Il linguaggio dei drammi varietàdi soluzioni metriche. E sono possibili anche strutture miste di versi e prosa.
Le fonti dei drammi elisabettiani
La necessità di ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] un decennio sta maturando una nuova generazione di prosa, poesia e teatrodi autori – interpreti sensibili e acuti della realtà polinomica, ovvero un sistema di scrittura che si basa sul numero più alto possibile divarietà locali e che ne ammette ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...