Nome d'arte del danzatore e coreografo Antonio Ruiz Soler (Siviglia 1922 - Madrid 1996). Agli inizî della carriera si dedicò al teatrodivarietà, che poi abbandonò (1944), per dedicarsi con grande successo [...] alla danza classica. Profondo conoscitore della danza spagnola, tentò una sintesi di questa con la danza accademica. Tra le sue coreografie: i balletti El amor brujo ed El sombrero de tres picos di M. de Falla, dei quali nel 1964 fu anche principale ...
Leggi Tutto
servetta Figura scenica della commedia settecentesca, con ruolo definito nell’ordinamento tradizionale delle compagnie itineranti di prosa e commedia musicale, derivato direttamente dalle figure di s. [...] o fantesche dell’antica commedia dell’arte (Colombina, Corallina, Smeraldina ecc.). La s. ha dato poi origine alla soubrette (➔) del vaudeville e dell’operetta e in seguito del teatrodivarietà e rivista. ...
Leggi Tutto
WOLZOGEN, Ernst Ludwig, barone di
Maryla Falk
Scrittore tedesco, nato il 23 aprile 1855 a Breslavia, morto a Monaco il 30 agosto 1934. In gioventù fece molti viaggi. Studiò a Strasburgo e a Lipsia; [...] Gesellschaft" e ottenne nuovi successi come regista. Sullo scorcio del secolo tentò di trapiantare dalla Francia in Germania un nuovo tipo diteatrodivarietà canzonettistico e parodistico (denominato Überbrettl): ma nel clima diverso quest'esile ...
Leggi Tutto
Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col [...] macchiette che a volte toccavano il carattere. Famosissimi i suoi personaggi: Gastone, eroe di quel varietà da cui P. proveniva, Er sor Capanna, Fortunello, Giggi er Bullo, Mustafà, Nerone, ecc. Impossibile rifare l'elenco delle sue creazioni ...
Leggi Tutto
Attore italiano (Brindisi 1923 - Bologna 2002). Dopo esperienze alla radio e nel varietà, si rivelò come interprete dalla mimica comica e sfrontata al fianco di D. Fo e F. Parenti nell'irriverente cabaret [...] !..., 1958), al cinema, alla televisione e perfino come cantante, tornò a farsi apprezzare nel teatrodi prosa ne Il mostro lusitano (1969, per la regia di G. Strehler), confermando nella tarda maturità le sue duttili qualità espressive. Tra le sue ...
Leggi Tutto
RECITAZIONE
Riccardo Picozzi
. Recitatio significò in origine, presso i Latini, "lettura di documenti nella trattazione di una causa" e recitare "fare l'appello, in giudizio, delle persone già precedentemente [...] si piegò alle più piccole sfumature; il fraseggiare acquistò varietà e volubilità nuove, si spezzò, si frantumò, conobbe ivi ogni innovatore, e ogni regista di gran nome, ha di regola istituito, accanto al proprio teatro, una scuola che è il suo ...
Leggi Tutto
Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] Raffaele Viviani ed Ettore Petrolini. Dopo qualche sortita a Napoli, la sua consacrazione tra i nomi di spicco del varietà avvenne al teatro Sala Umberto I di Roma, uno dei più importanti nel genere. Le macchiette che lo resero celebre furono quelle ...
Leggi Tutto
Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] o piccolo borghese sono destinati a sparire, nelle intenzioni marinettiane, per far posto al cinema e al teatrodivarietà, ricco, quest'ultimo, di eclettiche o comiche sorprese che coinvolgono lo spettatore: l'acrobatismo, il salto della morte, il ...
Leggi Tutto
Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] Armando Gill, il fiorentino Odoardo Spadaro e il futurista (anch’egli napoletano) Rodolfo De Angelis. Il caffè-concerto, il teatrodivarietà, il tabarin e, dal 1924, soprattutto le stazioni radiofoniche sono i luoghi tipici in cui si eseguono e per ...
Leggi Tutto
La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] Satana. Woland e i suoi, nel frattempo, si impadroniscono dell’appartamento di Berlioz, cacciandone l’altro inquilino, Stepan Bogdanovič Likhodeev, il direttore del TeatrodiVarietàdi Mosca, e spedendolo a Yalta sul Mar Nero tramite un incantesimo ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...