. Letteratura. - Si disse conflictus, altercatio o disputatio in latino, débat, disputation, bataille in francese, Streitgedicht in tedesco, questione, contenzione, altercazione, contrasto in italiano, [...] piazze e nelle fiere. Sono quasi sempre in versi e offrono varietàdi metri così narrativi come lirici, ma se ne hanno anche in per es. il Trionfo della Morte nel Camposanto di Pisa).
Bibl.: A. D'Ancona, Origini del teatro ital., 2ª ed., I, Roma 1891 ...
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KALUGA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Sergio PUSKAREV
Giorgio PULLE'
Città della Russia centrale, capoluogo del governatorato omonimo, situato sulla destra dell'Oka, alla confluenza con l'Ugra. È [...] musei, una biblioteca, un teatro, ecc. Nodo ferroviario importante, è anche porto fluviale attivo. La popolazione di Kaluga, che nel 1915 coperta di ciottoli silicei, e nella meridionale compaiono ampie distese di loess. Minor varietà presenta ...
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Poeta e drammaturgo inglese, nato presso Hitchin (Hertfordshire) circa il 1559; frequentò, pare, tanto l'università di Oxford quanto quella di Cambridge. Poco è noto della sua vita, ma da allusioni contenute [...] fantasia di intreccio, e per una sempre nuova varietà d'incidenti, piuttosto che per una fine ricerca di caratterizzazione. emergono quelle tratte dalla storia di Francia; più che tragedie da teatro, sono poemi di raffinata elaborazione letteraria, e ...
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IBICO ("Ιβυκος, Iby̆cus)
Nicola Terzaghi
Poeta greco, nato a Reggio da un certo Fitio (Phytios), che pare essere stato uno dei legislatori di quella città, visse nella seconda metà del sec. VI a. C., [...] gru poco dopo, mentre stava al teatro avrebbe esclamato in tono di scherno: "ecco le gru di Ibico". Arrestato e costretto a in ardore di espressione, che si rispecchia nella varietà e nella concitazione dei metri soprattutto di ritmo dattilico, ...
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LABERIO, Decimo (Decĭmus Laberius)
Nicola Terzaghi
Scrittore romano di mimi, appartenente a famiglia equestre. Contemporaneo di Cicerone e di Cesare, doveva esser nato nel 106 a. C. Secondo S. Girolamo, [...] uno schiavo, a cui però la condizione servile non impediva di pronunziare frasi pungenti, dove tutto il pubblico vide chiare allusioni a Cesare stesso, il quale si trovava nel teatro. Cesare, alla fine della rappresentazione, dichiarò L. inferiore al ...
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Poeta drammatico spagnolo, nato verso il 1550 a Siviglia, dove trascorse la maggior parte della vita, e morto non molto tempo dopo il 1609. Discepolo del celebre umanista J. Mal-Lara, gli successe nell'insegnamento [...] investe la "fabula de España", indicando le vie del grande teatro nazionale.
Come lirico il C. si educò alla tecnica del Petrarca, che cercò invano di rinnovare con una varietàdi metri e di temi: Rimas (1582) e Coro febeo de romances hisioriales ...
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JANDOLO, Augusto
Arnaldo Bocelli
Poeta romanesco, nato il 25 maggio 1873 a Roma, dove vive. Fu per un anno (1898) attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; quindi si diede al commercio antiquario, [...] Er pastore innamorato (ivi 1932); e dato parecchie commedie al teatro italiano (Goethe a Roma, 1913; L'antiquario, 1917; che al tradizionale sonetto e alle forme chiuse, inclina a varietà e libertà di ritmi, non esente peraltro dalla rima.
Bibl.: E. ...
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Nato a Napoli nel 1659 ed ivi morto nel 1719. Dal padre Francesco "eccellente giureconsulto e soprammodo fornito d'ogni bella letteratura", ereditò l'inclinazione alla giurisprudenza e alle lettere, e [...] 'applicò alla riforma del teatro comico, e all'uopo formò una compagnia di filodrammatici e compose sette d'Italia e del modo di leggiadramente scrivere ecc.
Bibl.: R. Zagaria, Vita e opere di N. A., Bari 1913, e dello stesso, Varietà su N. A., in ...
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Compositore inglese, nato a Manchester l'8 settembre 1934. Ha studiato al Royal Manchester College of Music, ma un influsso decisivo sulla sua formazione ha avuto G. Petrassi, di cui è stato allievo a [...] , distinguendosi dai musicisti della sua generazione per una produzione molto intensa e caratterizzata da grande varietàdi interessi, che vanno dal teatro musicale alla musica da film, dalle composizioni da camera a quelle destinate ai bambini e ...
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Celebre attore francese nato a Boulogne-sur-Mer nel 1841, morto a Couilly-Saint-Germain il 27 gennaio 1909. Fu allievo del Conservatorio di Parigi e a 23 anni fu accolto come sociétaire alla "Comédie française". [...] un seguito di trionfi. Dotato di un'eccezionale varietàdi mezzi interpretò personaggi di carattere bella parte col Cyrano de Bergerac di E. Rostand. Nello stesso teatro, nel 1899, interpretò il personaggio di Napoleone in Plus que reine. C ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...