ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] ), che vertono sulla legittimità di porre gruppi dialettali nell'infinita varietà linguistica, negata dal Meyer, ), pp. 899-908; G. Devoto, G. L A., Commemorazione tenuta al teatro Verdi di Gorizia il 25 maggio 1930, in Ce fastu?, VI(1930), pp. 97-102 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento quel che dai lontani Paesi dell’Estremo Oriente arriva in Europa [...] Anche l’evoluzione del personaggio del turco nel teatro del Settecento è emblematica di una modificazione del gusto e del giudizio la varietàdi scenari che si possono creare anche con l’aggiunta di altri esotismi: nel progetto per i giardini di Kew, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, [...] grande varietàdi soluzioni proposte per rinnovare la tradizionale forma-sonata. Questa esplorazione di lavoro teatrale, Fidelio, che viene rappresentato per la prima volta al Teatro An der Wien il 20 novembre 1805, una settimana dopo l’ingresso ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] metrica; in quest’ambito si registra infatti una varietàdi soluzioni veramente straordinaria: D’Annunzio «rompe gli schemi netto rifiuto del teatro naturalistico: D’Annunzio si sforza di attingere una lingua senza tempo, di recuperare una parola ...
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MICHETTI, Nicola
Filippo Vignato
– Nacque a Roma il 26 ott. 1677, terzo di nove fratelli, da Francesco, servitore, e da Anna Riccardi (Roma, Archivio storico del Vicariato, S. Lorenzo in Lucina, Battesimi, [...] relazione ...). Fu stipendiato dal cardinale P. Ottoboni per il teatro della Cancelleria (1707-08), dove risiedeva nel 1710, e Magno illustrano la varietà dei cambi di scena, dal sipario, che riproduce lo sfondo del Carlo Magno di A. Cornacchini a ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] come «Proprietà della Significazione» (e che è almeno parzialmente presente nell’esempio attore = teatro). Così l’enigmistica ha elaborato varietàdi anagramma, basate su parole o locuzioni autonome:
strategia = sigaretta
grattacielo = l’arte gotica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il graduale rinnovamento della scienza che percorre l’Europa nel XV secolo trae [...] sconosciute, per lungo tempo teatro dei più fenomenali mirabilia della natura. Le opere dei viaggiatori e di geografi arabi come al-Mas e nuovi dubbi relativamente a una natura la cui varietà non può certo essere compresa attraverso lo studio dei ...
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PRIMOLI, Giuseppe Napoleone
Riccardo D'Anna
PRIMOLI, Giuseppe Napoleone (Gégé). – Nacque a Roma il 2 maggio 1851 da Pietro, conte di Foglia, e da Charlotte Bonaparte, figlia di Carlo Luciano (figlio, [...] Giovanni Verga, Cesare Pascarella, nonché – da appassionato diteatro – con Eleonora Duse. L’amicizia con l’ di Rimbaud a Pierre Louys, in un’infinita varietàdi declinazioni e significanti compendiati, con particolare finezza di sentire e sapienza di ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] di Santuzza (Alfieri 2007).
La cartina di tornasole per misurare il carattere effettivamente dirompente e la varietà (1988), Teatro, a cura di G. Oliva, Milano, Garzanti.
Verga, Giovanni (1995), I Malavoglia, edizione critica a cura di F. Cecco ...
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VECOLI
Fabrizio Guidotti
Famiglia di musicisti lucchesi.Tre furono i Vecoli nativi di Lucca che, nella propria città e in alcuni centri europei, esercitarono l’arte musicale nel secolo XVI: Regolo, [...] di una di Francesco in un libro di Regolo. I tre musicisti appartennero a un casato nobiliare di recente inurbamento; il che spiega la varietà G. Pestelli, Le musiche di P. Veccoli, in Quaderni del Teatro stabile della città di Torino, XII (1968), pp ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...