VALENTE
Giorgio Ruberti
Famiglia di musicisti napoletani di origine calabrese, che non risulta in rapporto di parentela con Giovanni (Napoli 1825-1890), autore di alcune opere buffe e numerose operette, [...] si era avvicinato al teatro musicale, nell’intento di confrontarsi con generi di maggior respiro rispetto alla varietà in lingua napoletana, italiana e francese.
Morì nel primo pomeriggio del 6 settembre 1921, proprio alla vigilia della festa di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra i maggiori compositori francesi del XVIII secolo, oltre che teorico d’importanza [...] è insoddisfatto dalla conduzione dell’Opéra. Ma quando la direzione del teatro passa da Eugène de Thuret a Jean-François Berger, nel di “artificiosità” della musica di Rameau, cui viene contrapposta la “naturalezza” di quella di Lully.
Grande varietà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il XVII secolo, la lirica e la prosa spagnole, pur non elevandosi allo splendore [...] de Vega avrebbe potuto fare a meno di scrivere poesie e poemi? Di fatto, egli pubblica versi sacri e profani, abbracciando una varietàdi temi veramente straordinaria: dall’amore come passione al timore di Dio, dalle avventure epiche alle burle della ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] , mi dedicai al teatro. Infine mi ritrovai da Max Reinhardt. Qui ho avuto come colleghi alcuni attori di ruoli secondari, si parte la ricchezza concettuale dell'opera di M., che ha scelto la contaminazione e la varietà dei generi come sua cifra ...
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FIORAVANTI, Valentino
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma l'11 sett. 1764. Iniziò a studiare musica con don G. Toscanelli, contralto nella cappella di S. Pietro, amico dei suoi genitori e suo padrino di [...] . In particolare, le prime affermazioni nei teatridi tutta Italia lo fecero entrare in competizione 1923, pp. 176-198; B. Croce, La trilogia di Adelaide e Comingio e il signor Gualzetti, in Varietàdi storia letter. e civile, Bari 1935, pp. 155-163 ...
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TIERI, Aroldo
Paolo Puppa
– Nacque a Corigliano Calabro, paesino nella provincia di Cosenza, oggi fuso in termini amministrativi con il Comune di Rossano, il 28 agosto 1917, da Vincenzo, giornalista [...] di lui. Furono altresì coinvolti in due edizioni del fortunato Gran Varietà radiofonico, nel 1969 con gli sketch di non ne volle sapere.
Fonti e Bibl.: A. T., 50 anni diteatro, a cura di A. Panzarella, Corigliano 1989; A. Panzarella, A. T., una vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affermatasi nel XVII secolo con Lully come l’emblema della monarchia assoluta, la tragédie [...] più brillanti e possenti, dagli inserti strumentali di rilievo, dalla maggiore varietà formale, dalla commistione stilistica che non dei virtuosi di canto e alle esigenze del teatro impresariale in genere. Non ha diffusione al di fuori di un ambito ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] che incoraggiò l’ingresso, nel piccolo schermo, di molte varietà regionali e stilistiche. Con la parziale eccezione del tanto diverso per i programmi di intrattenimento), con quelle presenti nella narrativa o nel teatro d’arte contemporanei (che tra ...
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ESPOSITO, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Salerno il 17 nov. 1858 in una famiglia di pescatori.
Sottrattosi alla vita marinara dopo essere scampato ad un naufragio, ebbe i primi insegnamenti di disegno [...] mostra della Promotrice di Napoli del 1882: "Egli si ferma sopra un pezzo, vi mette le varietà e i passaggi di tinte che ci , pp. 169 s.); quelli per il soffitto del teatro comunale Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere nel 1895 e infine quelli per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'espansione delle manifatture e le corporazioni di mestiere
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’aumento della popolazione [...] di coltivazione con l’adozione di un sistema di rotazione triennale che riduce la porzione di suolo improduttiva e l’impoverimento del terreno e accresce la varietà principale della vita sociale che ha come teatro la città, ecco perché è opportuno ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...