Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Orazio Vecchi è uno dei più importanti compositori del secondo Cinquecento. È noto soprattutto [...] come varie scene di una “comedia”. Vecchi fa così riferimento a quel genere diteatro, allora giovanissimo, che con le Veglie di Siena adhescando gli altrui gusti con l’hamo della varietà, et con la rete dell’inventioni; schifando di non darmi tutto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Spettacoli ed esecutori nella Roma imperiale
Francesco Scoditti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Roma imperiale si sviluppa una [...] fini del successo popolare di questa forma di balletto la varietà strumentale (tibiae di diversa natura, strumenti a di coreuti riempie le scalee del teatro e suonatori di trombe, tibiae e strumenti d’ogni genere occupano tutta la scena del teatro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La cultura greca della mousike: occasioni e contesti della pratica musicale
Massimo Raffa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quella greca [...] senza suono di lira, senza danze”).
In epoca arcaica, pur nella grande varietàdi tradizioni e contesti di una civiltà , presuppone sempre un pubblico, sia pure ristretto. Teatro della performance del poeta-compositore aristocratico è abitualmente il ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] emergente, che mostra caratteri prosodici comuni a quelli di altre varietà regionali (➔ curva melodica). Il primo ha le laudi e il teatro religioso di piazza a incoraggiare la produzione locale di testi toscaneggianti, inevitabilmente segnati ...
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TROVAJOLI, Armando
Leo Izzo
– Nacque a Roma il 2 settembre 1917 da Italiano e da Angela Petrucci.
Si avvicinò alla musica all’età di cinque anni grazie al padre, che suonava il violino in orchestre [...] di compositore per il cinema e il teatro, raggiungendo presto un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. Le prime esperienze in teatro del film Luci del varietà (1950), gli propose di scrivere una canzone di carattere sudamericano per il film ...
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DE STEFANI, Alessandro
Graziella Pulce
Nacque a Cividale del Friuli (Udine) il 1ºgennaio 1891, da Attilio e Giustina Marini. Laureatosi in giurisprudenza, non si interessò mai veramente alla carriera [...] degli autori, per trattare circa la costituzione di un teatro drammatico nazionale di Stato, del quale dunque il D. quelle destinate al set cinematografico, ricalcano - senza originalità e varietà - i temi dominanti dei primi decenni del secolo: l' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Errico Cuozzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filo conduttore della storia ucraina nel XX secolo è il tentativo di costruire uno Stato [...] L’Ucraina sovietica, frutto indiretto degli sforzi in tal senso, è teatro delle più gravi fra le molte tragedie connesse allo stalinismo – incluso da una varietàdi motivazioni) collaborano allo sterminio degli ebrei, la maggior parte di essi assiste ...
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DE ROSSI, Bastiano
Maria Daniela Zampino
Nacque a Firenze, presumibilmente intorno al 1550-60, e vi trascorse gran parte della vita. Membro della Accademia Fiorentina, se ne distaccò ben presto costituendo [...] di investire gli "intermedi" di un unico e preciso significato culturale si sovrappose quella di tendere alla varietà C. Molinari, Delle nozze medicee e dei loro cronisti, in Quaderni diteatro. Il teatro dei Medici, n. 7, Firenze 1980, pp. 25 s., 28 ...
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SINOPOLI, Giuseppe
Giuseppe Rossi
SINOPOLI, Giuseppe. – Nacque a Venezia il 2 novembre 1946, primogenito di nove fratelli, da Giovanni, impiegato messinese, e da Maria Gangemi, insegnante veneziana.
Nel [...] musiche su testi di Alcmane, Saffo e Sofocle per lo spettacolo Sintassi teatrali furono eseguite nel teatro universitario di Ca’ Foscari con la varietà solo apparentemente discordante dei suoi molteplici interessi, entro una personalità di interprete ...
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Carducci, Giosue
Marco Veglia
Poeta, nato a Valdicastello di Pietrasanta nel 1835 e morto a Bologna nel 1907. Alla scuola domestica e severa del padre Michele, medico e carbonaro, C. mostrò un’inclinazione [...] nell’orientamento politico di C., che, per giunta, lo giudicò indispensabile per entrare consapevolmente nella varietà e correlazione dei Lessing. Storico, naturalista, scrittore teatrale (di un teatro che, quale intelligenza degli uomini nella loro ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...