SECCHI (Secco), Niccolo
Fabrizio Biferali
SECCHI (Secco), Niccolò. – Nacque verso il 1510, forse a Montichiari nel Bresciano, da Barnabò e da Maddalena Tangatini.
La sua famiglia, di antiche origini [...] comica non corrisponde una sostanziale varietà ed originalità nei risultati», anche di Bergamo, XIX (1925), 2, pp. 45-72, 3, pp. 93-145; N. Secco, Gl’inganni, a cura di L. Quartermaine, Exeter 1980; A.M. Cabrini, Il teatrodi N. S., in Studi di ...
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SPERA, Guido
Tiziana Trippetta
– Nacque a Tito (Potenza) l’11 febbraio 1886 da Carlo e da Dina Albarella D’Afflitto (Laurino, in Radogna et. al., 2009, p. 75).
Trascorsa l’infanzia a Tito, dove frequentò [...] di agricoltura di Portici, collaborò saltuariamente con il teatrodi S. Carlo in qualità di scenografo e poté iniziare a intessere quella rete di dallo stesso Giesse con scene di vita pastorale e contenenti le varietàdi grano e sementi presentate al ...
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CIGNA SANTI, Vittorio Amedeo
Gianni Marocco
Poeta ed erudito torinese del quale si hanno scarse notizie biografiche.
Anche le date di nascita e morte sono incerte. Secondo alcune fonti, egli nacque [...] tutto il comodo di arricchire lo spettacolo con la magnificenza degli apparati e con la varietà delle macchine, II, Milano 1964, p. 155; Storia del Teatro Regio di Torino, I, M.-Th. Bouquet, Il teatrodi corte..., Torino 1976, ad Ind.; Encicl. ...
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NENCINI, Andrea
Ernesto Pulignano
– Nacque a Siena il 27 novembre 1788.
Si formò a Bologna con padre Stanislao Mattei; tra i suoi compagni di studi ci fu Gioacchino Rossini, che l’8 agosto 1806, in [...] moglie la farsetta in un atto L’errore fortunato, data al teatrodi S. Giacomo il 7 marzo 1826 e dedicata a Lord Frederick per la varietàdi colori e d’orchestrazione, accostandola allo stile di Mercadante, e vi ravvisò un raro esempio di «musica ...
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FARULLI, Ugo
Roberta Ascarelli
Nacque a Firenze il 4 apr. 1869 da Demetrio e Emma Bimboni. Destinato dalla famiglia alla carriera militare, egli non volle intraprenderla per l'attrazione provata per [...] un repertorio che in breve tempo raggiunse una varietà ed una quantità inimmaginabile. Furono anche molto lodate Marzio, 18 ott. 1919; V. Bernardoni, Raccolta di biografie d'artisti e autori del teatrodi prosa italiano, Milano s.d., p. 37; T ...
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DOMENICHINI, Girolamo
Vincenza Maugeri
Nato a Ferrara nel 1812 da Gaetano e da Maria Guidotti, apprese dal padre i primi rudimenti del disegno, prima di passare a Firenze, alla scuola di G. Bezzuoli [...] del periodo. Già in questa fase giovanile, nella varietà dei temi cui si dedicava, il D. si frequente attività di pittore in vari teatri e sipari (teatro Comunale di Ferrara, 1850; teatrodi Fabriano, 1851; teatro Tosi-Borghi di Ferrara, 1856 ...
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FRUSTACI, Pasquale
Paola Campi
Nacque a Napoli il 18 ott. 1901 da Salvatore e da Rosa Coccorese. Si accostò presto alla musica, studiando il pianoforte e componendo canzoni sin da quando aveva 16 anni. [...] 29, 40, 113, 131; M. Morandini, Sessappiglio. Gli anni d'oro del teatrodi rivista, Milano 1978, pp. 64, 148, 186, 207; S. De Matteis - M. Lombardi - M. Somaré, Follie del varietà, Milano 1980, p. 200; G. Borgna, Storia della canzone ital., Bari 1985 ...
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MARLIANI, Giuseppe
Teresa Megale
– Nacque a Piacenza probabilmente verso gli anni Venti del XVIII secolo.
Considerato da C. Goldoni «il più bravo, il più comico, il più delizioso del mondo» (Prefazioni, [...] con altri membri della compagnia di Gasparo Raffi, fu attivo nel teatrodi S. Angelo e nel teatrodi S. Giovanni Grisostomo; nel S in molti personaggi, esprimendo in ciascun di essi varietàdi dialetto, facendo giochi capricciosi, e suonando ...
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BAGNARA, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque a Vicenza nel 1784, di umili natali. Esordì come decoratore di camere; fu poi condotto dal suo protettore, conte Germanico Angaran, a Venezia, dove studiò con [...] capitale mobile per ogni eventualità, detto "la dote". La varietàdi questi scenari eccedeva raramente la decina.
Il B. aveva dotato diversi teatridi provincia: a Treviso, Vicenza, Bassano del Grappa, Belluno, Rovigo, Legnago, Montagnana, Cittadella ...
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BOLIS, Sebastiano
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Nacque a Roma verso il 1750. Rimangono ignoti i nomi dei suoi maestri e scarse sono le notizie sulla sua attività e sulla sua vita. La prima composizione datata che si conosca è [...] di notevole personalità, il B. ha lasciato manoscritte numerose composizioni sacre in stile polifonico strettamente tradizionale e in stile "concertante", apprezzabili per la tecnica contrappuntistica sicura e vigorosa, per la varietà Il Teatrodi ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...