GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] Bartolomeo Burchellati da Treviso, e altri.
Questa varietàdi curiosità e di contatti emerge anche dai suoi scritti, che differenti versanti che qualificano la sua produzione letteraria: Il teatro de' vari e diversi cervelli mondani (presso P. ...
Leggi Tutto
FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] dei modelli francesi e dell'assoluta preferenza per il teatro - penosa questa per il F. - il quale . Rossi, Il sonetto cartaginese di C.I. F., in Varietà letterarie, Bologna 1912, pp. 422-427; F. Picco, I soggiorni in Piacenza di C.I. F., Piacenza ...
Leggi Tutto
MOGGI, Moggio
Paolo Garbini
(Moggio de' Moggi; Modius de Modiis, Modius Parmensis). – Originario di Parma, come afferma più volte nelle sue opere (e Parmensis si definisce anche nelle sottoscrizioni [...] . 3134, quanto circa la varietà e l’articolazione dei contenuti e l’intreccio forte di tali contenuti con motivi e tendenze in funzione di un destinatario, e tutto però è tenuto dal filo della distanza, se non dell'assenza, e un teatro epistolare si ...
Leggi Tutto
COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] richieste del varietà popolare. Esse divennero ben presto patrimonio comune di cui si appropriò della Canzone napoletana, I, Napoli 1969, pp. 228-231; V. Viviani, Storia del teatro napol., Napoli 1969, pp. 680, 684 s., 698, 705 s., 782; V. Fraiese ...
Leggi Tutto
GRIMALDI, Giovan Francesco
Roberto Cannatà
, Nacque a Bologna, come riferiscono i suoi biografi e come conferma l'appellativo di bolognese con cui è designato in moltissimi documenti. L'anno di nascita [...] . 1656 venne rappresentata nel teatro Barberini, in onore della regina Cristina di Svezia, l'opera La pp. 45-51; L. Frati, G.F. G. detto il Bolognese, in Varietà storico-artistiche, Città di Castello 1912, pp. 143-156; F. Noack, in U. Thieme - F. ...
Leggi Tutto
RANUCCIO II Farnese, duca di Parma e Piacenza
Federica Dallasta
RANUCCIO II Farnese, duca di Parma e Piacenza. – Nacque il 17 settembre 1630 a Cortemaggiore (Piacenza), primogenito di Odoardo Farnese [...] grande varietàdi emolumenti e di ruoli, dai più umili ai più prestigiosi.
Una figura che, pur di umili origini 2013, pp. 203-240 (in partic. pp. 210-221); Storia di Parma, X, Musica e Teatro, a cura di F. Luisi - L. Allegri, Parma 2013 (in partic. P ...
Leggi Tutto
GUALDO PRIORATO, Galeazzo
Giuseppe Gullino
Nacque a Vicenza il 23 luglio 1606 da Niccolò, conte di Comazzo, e Antonia Roma. Il mestiere delle armi era tradizionale in famiglia, per cui, appena quindicenne, [...] delle imprese, alla qualità de' paesi, alla varietà de' costumi, alle conseguenze de' siti, all di Fiorenza, due anni dopo fu la volta della Historia di Leopoldo Cesare, vero trattato di storia contemporanea che individua nell'area balcanica il teatro ...
Leggi Tutto
MILANOLLO
Piero Faustini
– Famiglia di violiniste, la prima delle quali è Domenica Maria Teresa (Teresina), nata a Savigliano, nel Cuneese, il 28 ag. 1827 da Giuseppe Antonio e da Antonina Rizzo, originaria [...] si tenne nell’oratorio di un convento di Savigliano; poco dopo, il 17 apr. 1836, si esibì in teatro a Mondovì suscitando grande di piccole dimensioni, raggiunte dai loro concerti. Il loro repertorio era contraddistinto da una grande varietà, ...
Leggi Tutto
VECCHI, Orazio Tiberio
Sauro Rodolfi
VECCHI, Orazio Tiberio. ‒ Nato a Modena da Giovanni e da Isabetta Garuti, fu battezzato il 6 dicembre 1550 nella parrocchiale di S. Giovanni Evangelista.
Allo stesso [...] di tipi e temperamenti umani – che armonizza e giustifica la varietà delle musiche: è il caso dell’Amfiparnaso e delle Veglie di Siena. Il fine ultimo di premonizione del teatro d’opera (cfr. Orazio Vecchi, 1950).
Cantore e maestro di cappella per ...
Leggi Tutto
GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] , il teatro e la poesia, con una serie di composizioni rimaste inedite (cfr. Tempo di ricordi, pp. 16 s.).
Fu proprio il Di Giacomo a , l'attività del G. manifesta una varietà d'interessi e di settori di intervento che rimase costante nella sua opera ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...