CAMPANARI, Leandro
Raoul Meloncelli
Nacque a Rovigo il 20 ottobre del 1857 da Antonio e da Luigia Bazan. Ancora fanciullo fu inviato dalla famiglia a Padova per compiervi gli studi di violino; successivamente, [...] cui per la varietà delle musiche presentate rivelò singolare versatilità, mostrando di saper affrontare con violoncello, entrò a far parte dell'orchestra del teatro alla Scala di Milano, dedicandosi contemporaneamente allo studio del canto.
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FRATTINI, Angelo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Milano l'8 ott. 1896 da Carlo e da Maria Righini, studiò legge a Pavia, musica e pittura a Milano, dove espose più volte le sue opere. Giovanissimo, intraprese [...] transatlantici o quello (anche più familiare all'autore) del teatro, con le sue minute storie dietro le quinte e mette a punto un umorismo più convincente, con una stimolante varietàdi toni e situazioni.
Qui passa con disinvoltura dai pastiches ...
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LEVI, Isacco Gioacchino
Federico Trastulli
Nacque a Busseto, presso Parma, il 2 nov. 1818 da Angelo e da Sara Fano. Le prime notizie sulla sua formazione si hanno a partire dagli anni Quaranta, quando [...] Invece la varietà tipologica e fisionomica del L. sembra derivare dall'accostamento all'opera di G. Gaibazzi, della sua carriera, la decorazione ad affresco della volta del teatro Verdi di Busseto, ultimato l'anno precedente dal compaesano G. Sivelli ...
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FUSELLA, Gaetano
Salvatore De Salvo
Nacque a Napoli il 16 apr. 1876 da Luigi e da Maria Iaccarino. Appartenente a una agiata famiglia della borghesia napoletana, fu avviato sin dall'infanzia allo studio [...] rinunciò fra l'altro al posto di violino di spalla offertogli dal teatro Lirico di Milano per la stagione dei concerti Roma, Il Corriere di Napoli, Le Varietà e numerose altre testate gli dedicarono ampi spazi. Dotato di una solida preparazione ...
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IMBIMBO, Emanuele
Rosa Cafiero
Discendente da una famiglia di avvocati di origine avellinese, nacque a Napoli nel 1756 da Gennaro. Anche il fratello maggiore, Baldassarre, era un noto avvocato del foro [...] in Id., Varietàdi storia letteraria e civile, s. 1, Bari 1935, p. 225 n.; T. Pedio, Massoni e giacobini nel Regno di Napoli. in Napoli e il teatro musicale in Europa tra Sette e Ottocento. Studi in onore di F. Lippmann, a cura di B.M. Antolini ...
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Delerue, Georges
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra francese, nato a Roubaix (Nord) il 12 marzo 1925 e morto a Burbank (Los Angeles) il 20 marzo 1992. Formatosi nel vivo della [...] teatro, collaborando tra gli altri con il Théâtre national populaire di Jean Vilar, con la Comédie française e con la compagnia di un notevole bagaglio tecnico, padroneggiando una grande varietàdi procedimenti compositivi, e al tempo stesso con ...
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FEDELI, Vito
Roberta D'Annibale
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 19 giugno 1866 da Domenico, costruttore d'organi e da Carolina Ceccaroni. Ricevute le prime nozioni musicali dal padre, continuò da [...] Reggio Calabria il 6 sett. 1897; infine Varsavia, opera seria in un atto unico su libretto di V. Carrera e V. Fleres, eseguita al teatro Quirino di Roma il 15 dic. 1900.
Per quanto riguarda la musica sacra il F. scrisse cinque messe a cappella e una ...
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Heckroth, Hein
Alessandro Cappabianca
Pittore e scenografo tedesco, nato a Giessen il 14 aprile 1901 e morto ad Alkmaar (Paesi Bassi) il 6 luglio 1970. All'inizio la sua attività fu fortemente influenzata [...] scala che porta al Paradiso era di Junge, ma H. poté sbizzarrirsi a ideare la grande varietàdi costumi indossati dalla schiera dei beati di tutti i Paesi e di tutte le epoche, che, sedendo in una specie di tribunale celeste, devono decidere la sorte ...
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FRACASSI, Elmerico (Arturo, Alberto, Alfredo)
Gianluigi Mattietti
Figlio di Salvatore e di Maddalena Sirignano, nacque a Lucito (Campobasso) il 19 dic. 1874 (e non 1878 come risulta in fonti argentine).
La [...] si ricordano alcuni concerti, come quello del 1899 al teatro Odeón di Buenos Aires e quello del 1900 a Lipsia, dove di superare la tradizione italiana dell'opera verista, accentuando gli aspetti timbrici e descrittivi della musica e la varietà ...
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BENAMATI, Guidubaldo
Nicola De Blasi
Nacque a Gubbio, da nobile famiglia, verso la fine del sec. XVI. Nei primissimi anni della sua vita passò a Parma, dove suo padre Marco Antonio aveva trovato un [...] 1640), che fu poi messo all'indice, nonché il teatro con la commedia in prosa Il prodigo ricreduto (Bologna 1652 , I, Torino 1878, p. 8; A. Bertolotti, Varietà archivistiche e bibliografiche: i primi poemi di un poeta, in Il Bibliofilo, VI, 7 (1885), ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...