FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] il primo banco di prova di un allargamento prospettico alla varietà linguistica italiana colta nelle parole della musica, II, Studi sul lessico della letteratura critica del teatro musicale in onore di G. F., Firenze 1995, pp. 315-320; G. Lucchini ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] delle prime prove del teatro umanistico, dedicata a Iacopo Badoer, che sarebbe divenuto nel 1439 arcivescovo di Spalato. Il testo Palat. 3160 della Biblioteca nazionale di Vienna) che dimostrano, con la varietà dei corrispondenti (Niccolò Niccoli, ...
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CALEPIO, Pietro
Sergio Romagnoli
Nacque il 13 genn. 1693 nell'antico feudo di Calepio che dette il nome alla sua famiglia comitale.
Bergamasco di nascita, dunque, poiché la valle di Calepio si stende [...] le discussioni che egli ebbe intorno alla teoria del teatro con il rigido aristotelico padovano Giuseppe Salio e con nel C. il bisogno di illustrare agli stranieri, con scrittura piana ed agile e con illuminata varietà d'argomenti, le lacune ...
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BUINI (Bovina, Buina), Giuseppe Maria
Ariella Lanfranchi
Nacque a Bologna tra il 1680 e il 1695. Non si conosce molto sulla vita e sulla formazione artistica di questo compositore, organista, poeta [...] Venezia (come testimoniano le numerose rappresentazioni di sue opere sui teatridi queste città); nel 1731 risulta che (1912), 2, pp. 329-336; G. Rossi, Il Malmocor, in Varietà letter., Bologna 1912, pp. 165 ss.; L. Frati, Bolognesi musicisti e ...
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MALVEZZI, Cristofano (Cristoforo)
Cecilia Luzzi
Figlio di Niccolò (Nicolao), nacque a Lucca, dove fu battezzato il 28 giugno 1547.
Il padre fu organista della cattedrale di S. Martino a Lucca dal 1537, [...] inaugurazione del teatro degli Uffizi, compose il terzo e quarto intermedio per la commedia L'amico fido del conte G. Bardi di Vernio, contributo del M. a questi intermedi presenta notevole varietà stilistica: dalle tre sinfonie, in cui particolare ...
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ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] tecnicamente più complessa dell'Adamo, ha una maggiore varietà metrica e una più sontuosa scenografia, trattando i professori di lei, il Teatro celeste "nel quale si rappresenta come la divina bontà abbia chiamato al grado di beatitudine e di santità ...
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CURTONI, Silvia
Franca Petrucci
Nacque a Verona nel 1751 da Antonio e da Elisabetta Maffei, stretta parente di Scipione. Presso le suore benedettine del monastero di S. Maria degli Angeli nella città [...] e una riforma del teatro, premesso alla quinta che Saverio Bettinelli lo esortava a godersi "la varietà dei paesi" e a trovarsi spesso con la C un busto nella chiesa di S. Anastasia di Verona, di A. M. Lorgna, di M. Sagramoso, di P. Cossali, che ...
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BERARDI, Angelo
Nacque a Sant'Agata Feltria verso la seconda metà del sec. XVII, presumibilmente tra il 1627 e il 1630. Ebbe come suo "primo... precettore e paesano" di studi musicali un certo Sarti, [...] ha più alcuna notizia del B. e se ne ignorano la data e il luogo di morte, sebbene si possa pensarlo morto forse poco dopo il 1693 o tra la fine la camera e il teatro (data, invero, per primo dallo Scacchi) con la varietà delle rispettive forme ...
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PARUTA, Filippo
Nicoletta Bazzano
PARUTA, Filippo. – Nacque a Palermo, in una data imprecisata fra il 1552 e il 1555.
Suo padre, Onofrio, era presumibilmente un uomo di lettere. Non si conosce il nome [...] di S. Francesco dei conventuali minori.
La produzione letteraria di Paruta è caratterizzata dalla più grande varietà della Biblioteca Com. di Palermo. Teatro degli uomini letterati di Palermo di Vincenzo Auria, a cura di V. Di Giovanni, in Nuove ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] edonistica della poesia produce una varietàdi soluzioni espressive, non di rado desunte anche dalla , III, Bari 1952, pp. 72-77;V. R. Giustiniani, S. Aquilano e il teatro del Quattrocento, in Rinasc., s. 2, XVI (1965), pp. 101-117, Sulla fortuna ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...