Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] inizi del 19° sec., acquistando risonanza internazionale sul finire del secolo, soprattutto attraverso il teatrodivarietà. Canzone strofica, più spesso popolareggiante che popolare, rispecchiò alcuni aspetti caratteristici della natura meridionale ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] varietà regionali, a un imponente senso delle masse, importantissimo capitolo dell’arte romanica europea, a partire dal Westwerk di Mozart propose con Il flauto magico un esempio diteatro musicale con spiccate caratteristiche nazionali.
L. van ...
Leggi Tutto
VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
*
Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] correnti letterarie già superate. Il favore del pubblico si rivolse perciò alla succursale del Teatro Nazionale, il Teatr Rozmaitości (Teatrodivarietà, 1829) destinato dapprincipio alle commedie leggiere e all'opera comica.
Intanto il governo russo ...
Leggi Tutto
BIXIO, Cesare Andrea
Lucia Bonifaci
Nacque a Napoli l'11 ott. 1896 da Carlo, ingegnere genovese, nipote del generale Nino Bixio, e da Anna Vilone, napoletana. Dopo la perdita prematura del padre, fu [...] con la storia dei suoi successi la storia stessa della canzone italiana: dalla nascita negli ambienti del teatrodivarietà fino alla divulgazione di massa, attraverso la radio prima e la televisione poi. Scrisse infatti una canzone dopo l'altra ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] dei libertari, le belle idee per cui si muore ...». Successivi manifesti riguardano in particolare il teatrodivarietà quale ‘teatro dello stupore’, il ‘teatro sintetico’, le arti figurative, la scenografia, la musica, e poi ancora l’aeropoesia, l ...
Leggi Tutto
DE LEVA, Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 19 genn. 1867 da Salvatore e da Giuseppa Casaccoli.
Dotato di grande talento musicale, fu indirizzato dalla famiglia verso severi studi compiuti come [...] l'eco del passato viene rievocato con delicata discorsività. Tale composizione, entrata nel repertorio di tutti i divi del café chantant e del teatrodivarietà, superò ben presto i confini nazionali ed entrò nelle corti europee.
Non meno proficua ...
Leggi Tutto
DE ANGELIS, Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 31 marzo 1877 da Gregorio e Francesca Di Pasqua.
Di umile famiglia, la D. iniziò giovanissima a frequentare gli ambienti del caffè-concerto nella [...] del café-chantant, una particolare forma di spettacolo che, valendosi di artisti di varia estrazione e appartenenti al multiforme firmamento del teatrodivarietà, fu rappresentativo di un mondo e- di una società che cercava nella macchietta ...
Leggi Tutto
PASQUARIELLO, Gennaro
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1869 da Giuseppe, sarto e commerciante di stoffe; assenti le notizie sulla madre.
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel [...] come i più originali e apprezzati interpreti della stagione d’oro del teatrodivarietà e della canzone napoletana.
Frequentato per qualche mese l’Istituto di belle arti, Gennaro Pasquariello era destinato a imparare il mestiere paterno nella ...
Leggi Tutto
Williams, John
Ermanno Comuzio
Compositore statunitense, nato a New York l'8 febbraio 1932. È il musicista cinematografico più famoso del suo Paese; ha scritto partiture di un'ampiezza epica, in cui [...] della California e privatamente; frequentò poi la Juillard School di New York. Pianista (soprattutto di jazz), ha anche compiuto arrangiamenti e composto brani di vario genere per il teatrodivarietà e la televisione.
Nel cinema iniziò nel 1956 come ...
Leggi Tutto
TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] in centinaia di ben individuate varietà, a volte di corta durata, a volte longeve, caratterizzate dall'impronta di personalità artistiche visibile solo in occasione di grandi incontri di gruppi, come il Convegno del Teatrodi Base a Casciana Terme ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...