MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] fu l'ultimo trentennio dello scorso secolo anche per il teatro dialettale milanese, la cui vita, dopo la vigorosa affermazione del Maggi nel '600, era continuata, pur con varietàdi forme, grazie al Birago, al Balestrieri, al Porta, al Grossi ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] di ricreazione personale e soggettiva: ne deriva nelle loro opere la presenza di una varietàdi stili, di tendenze, di a Clunia (prov. Burgos) sono state condotte indagini sul teatrodi età tiberiana. La costruzione è addossata alla collina, tanto che ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] di architetti. La sua produzione dell'ultimo decennio è connotata da una smagliante originalità. Colore, luce, spaziosità, varietà Jag ("Io Regina", 1973), della musica per il teatrodi marionette Ondine (1968) e Lille prinsen ("Piccola Principessa", ...
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VAUDEVILLE
Silvio D'AMICO
Roberto CAGGIANO
. L'etimo di questo vocabolo francese si fa risalire a "vau de Vire", perché nella Valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. XVI sarebbero state [...] pezzo prevalsa per lo stesso genere l'altra denominazione di pochade.
Musica. - Il vaudeville, come si è detto, penetrò nel teatrodi prosa, intercalato alle parti recitate delle commedie, in fomia di couplets rimati e cantati su arie conosciute, per ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] la singolare capacità di assimilare ogni genere e tendenza stilistica si da intuire le esigenze del pubblico che, avvezzo al teatro rossiniano, richiedeva naturalezza espressiva, vivacità, ritmo incalzante dell'azione e varietà sonora realizzata con ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] di una partitura è il frutto di un accanito esercizio di tecnica manuale, l'elaborazione spaziale è la verifica ininterrotta di pratiche parziali sul senso delle proporzioni, sui dettagli di alcune soluzioni, sulla varietà est del teatrodi Dioniso. ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] Messosi subito al lavoro, il 7febbr. 1792 venne rappresentata al teatrodi corte l'opera forse più famosa del C., quel Matrimonio segreto all'evolversi drammatico dell'azione; la grande varietà formale dei "pezzi chiusi"...); l'arricchimento delle ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] e in Austria. Ammirata da Beethoven nel 1802 al teatrodi corte di Vienna, amata da Schubert e Spohr, giudicata "grandiosa" modulazione armonica (accordi eccedenti o diminuiti) e della varietà dinamica (pause, sforzati) a rivelare il continuo ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] della declamazione e la varietà armonica e sublime dell'accompagnamento, sono di una drammaticità estrema, ineguagliabile scene napoletane e romane. Successivamente (1758-59) il teatrodi Stoccarda venne ulteriormente migliorato, e lo J. si dedicò ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] ).
Ampia la varietàdi lettura e giudizio critici sulle Memorie e frequenti i confronti con quelle di Casanova, Goldoni, Italiani, XXII,Roma 1979, pp. 27, 32; E. J. Dent, Il teatrodi Mozart, Milano 1979, ad Indicem; R. Angermüller, D. L., in The New ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...