(VIII, p. 623; App. I, p. 350; II, I, p. 495; III, I, p. 299; IV, I, p. 352)
Popolazione. - Il C. al censimento del 1986 contava 25.354.084 ab. (esclusi gli Indiani delle riserve e gli Eschimesi non censiti) [...] .
Invece il francese del C. presenta due varietà principali, quella quebecchese e quella accadiana, quest' prolifico M. Tremblay, J. Barbeau, R. Gurik e F. Loranger. Il teatrodi lingua inglese si esprime con R. Davies, J. Reaney (anche buon poeta), ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] di architetti. La sua produzione dell'ultimo decennio è connotata da una smagliante originalità. Colore, luce, spaziosità, varietà Jag ("Io Regina", 1973), della musica per il teatrodi marionette Ondine (1968) e Lille prinsen ("Piccola Principessa", ...
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VAUDEVILLE
Silvio D'AMICO
Roberto CAGGIANO
. L'etimo di questo vocabolo francese si fa risalire a "vau de Vire", perché nella Valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. XVI sarebbero state [...] pezzo prevalsa per lo stesso genere l'altra denominazione di pochade.
Musica. - Il vaudeville, come si è detto, penetrò nel teatrodi prosa, intercalato alle parti recitate delle commedie, in fomia di couplets rimati e cantati su arie conosciute, per ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] la singolare capacità di assimilare ogni genere e tendenza stilistica si da intuire le esigenze del pubblico che, avvezzo al teatro rossiniano, richiedeva naturalezza espressiva, vivacità, ritmo incalzante dell'azione e varietà sonora realizzata con ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] di una partitura è il frutto di un accanito esercizio di tecnica manuale, l'elaborazione spaziale è la verifica ininterrotta di pratiche parziali sul senso delle proporzioni, sui dettagli di alcune soluzioni, sulla varietà est del teatrodi Dioniso. ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] Messosi subito al lavoro, il 7febbr. 1792 venne rappresentata al teatrodi corte l'opera forse più famosa del C., quel Matrimonio segreto all'evolversi drammatico dell'azione; la grande varietà formale dei "pezzi chiusi"...); l'arricchimento delle ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] e in Austria. Ammirata da Beethoven nel 1802 al teatrodi corte di Vienna, amata da Schubert e Spohr, giudicata "grandiosa" modulazione armonica (accordi eccedenti o diminuiti) e della varietà dinamica (pause, sforzati) a rivelare il continuo ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] della declamazione e la varietà armonica e sublime dell'accompagnamento, sono di una drammaticità estrema, ineguagliabile scene napoletane e romane. Successivamente (1758-59) il teatrodi Stoccarda venne ulteriormente migliorato, e lo J. si dedicò ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] ).
Ampia la varietàdi lettura e giudizio critici sulle Memorie e frequenti i confronti con quelle di Casanova, Goldoni, Italiani, XXII,Roma 1979, pp. 27, 32; E. J. Dent, Il teatrodi Mozart, Milano 1979, ad Indicem; R. Angermüller, D. L., in The New ...
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DURANTE, Francesco
Daniela Tortora
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 31 marzo 1684 da Gaetano ed Orsola Capasso. Il padre era un umile cardatore di lana e svolgeva mansioni di sagrestano presso la [...] per taluni arcaismi di ascedenza seicentesca, per una certa varietàdi atteggiamenti stilistici e finanche secoli XVII-XVIII, in F. De Filippis.U. Prota Giurleo, Il teatrodi corte del palazzo reale di Napoli, Napoli 1952, pp. 120 ss.; Id., F. D., in ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...