BOLIS, Sebastiano
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Nacque a Roma verso il 1750. Rimangono ignoti i nomi dei suoi maestri e scarse sono le notizie sulla sua attività e sulla sua vita. La prima composizione datata che si conosca è [...] di notevole personalità, il B. ha lasciato manoscritte numerose composizioni sacre in stile polifonico strettamente tradizionale e in stile "concertante", apprezzabili per la tecnica contrappuntistica sicura e vigorosa, per la varietà Il Teatrodi ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] costante; di norma il cantus è più ampio del tenor. Le composizioni a tre presentano maggiore varietà nell'impiego : dal Duecento al Quattrocento, in Letteratura italiana (Einaudi), VI, Teatro, musica, tradizione dei classici, Torino 1986, pp. 245-263 ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] non vagante", non poté passare sotto silenzio la varietà dell'elocuzione "di prattica non affettata, non vile ma o grande Tamburini, Per uno studio documentario delle forme sceniche: i teatri dei Barberini e gli interventi berniniani, in Tragedie dell ...
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COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] richieste del varietà popolare. Esse divennero ben presto patrimonio comune di cui si appropriò della Canzone napoletana, I, Napoli 1969, pp. 228-231; V. Viviani, Storia del teatro napol., Napoli 1969, pp. 680, 684 s., 698, 705 s., 782; V. Fraiese ...
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CAMBINI, Giuseppe Maria (Giovanni Giuseppe, Giangiuseppe)
Raoul Meloncelli
Nacque a Livorno il 13 febbraio 1746(secondo quanto attesta il Fétis, 1873), ma fino a questo momento nessun documento ha potuto [...] il teatro in musica. Ciò nonostante, la stima di cui era circondato e la considerazione dei suoi meriti come autore di sinfonie risultati interessanti sia per la mole sia per la varietà dei lavori prodotti; tuttavia le tristi condizioni economiche in ...
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LOGROSCINO, Nicola
Rosa Leonetti
Nacque a Bitonto, presso Bari, da Nicola e da Teresa Santone e fu battezzato il 22 ott. 1698 con i nomi di Bonifacio Nicola nella parrocchia di S. Egidio Abate. Molto [...] fu scritto; solo l'impianto armonico mostra varietàdi soluzioni nel sottolineare sapientemente gli "affetti" presenti 1.6.29 [30]); inoltre, per La furba burlata di N. Piccinni (teatro de' Fiorentini, autunno 1760), furono riutilizzati due arie e un ...
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BUINI (Bovina, Buina), Giuseppe Maria
Ariella Lanfranchi
Nacque a Bologna tra il 1680 e il 1695. Non si conosce molto sulla vita e sulla formazione artistica di questo compositore, organista, poeta [...] Venezia (come testimoniano le numerose rappresentazioni di sue opere sui teatridi queste città); nel 1731 risulta che (1912), 2, pp. 329-336; G. Rossi, Il Malmocor, in Varietà letter., Bologna 1912, pp. 165 ss.; L. Frati, Bolognesi musicisti e ...
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MALVEZZI, Cristofano (Cristoforo)
Cecilia Luzzi
Figlio di Niccolò (Nicolao), nacque a Lucca, dove fu battezzato il 28 giugno 1547.
Il padre fu organista della cattedrale di S. Martino a Lucca dal 1537, [...] inaugurazione del teatro degli Uffizi, compose il terzo e quarto intermedio per la commedia L'amico fido del conte G. Bardi di Vernio, contributo del M. a questi intermedi presenta notevole varietà stilistica: dalle tre sinfonie, in cui particolare ...
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BERARDI, Angelo
Nacque a Sant'Agata Feltria verso la seconda metà del sec. XVII, presumibilmente tra il 1627 e il 1630. Ebbe come suo "primo... precettore e paesano" di studi musicali un certo Sarti, [...] ha più alcuna notizia del B. e se ne ignorano la data e il luogo di morte, sebbene si possa pensarlo morto forse poco dopo il 1693 o tra la fine la camera e il teatro (data, invero, per primo dallo Scacchi) con la varietà delle rispettive forme ...
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FRAZZI, Vito
Gianluigi Mattietti
Nacque a San Secondo Parmense il 1° ag. 1888 da Antonio e Dina Allegri. Studiò al conservatorio di Parma, diplomandosi in organo nel 1907, con A. Galliera, e in composizione [...] quale si accompagna una certa varietà timbrica e un gioco mobilissimo di incisi tematici che appaiono musicale chigiana, XI (1958), 2, p. 3; B. Cicognani, Il teatro. Con le modifiche originali di V. F., Firenze 1960, pp. 280-328; A.M. Bonisconti, V ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...