Lugosi, Bela
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di Béla Ferenc De-sző Blaskó, attore teatrale e cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Lugos (od. Lugoj, Romania) il 20 ottobre 1882 e [...] ragazza ammanettata, in un malinconico show dai toni horror nei teatridi New York e del New Jersey, e portò in un nightclub di Las Vegas uno spettacolo divarietà intitolato The Bela Lugosi Review. Ormai schiavo della morfina, nel 1955 si ricoverò ...
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Winters, Shelley
Francesco Costa
Nome d'arte di Shirley Schrift, attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a East St. Louis (Illinois) il 22 agosto 1922. Bionda, procace e molto versatile, [...] attività come fotomodella, ballerina e attrice divarietà. Firmato nel 1943 un contratto con la Columbia Pictures, ricoprì ruoli minori in diversi film. Dopo essersi dedicata al teatro e aver studiato sotto la guida di Charles Laughton, s'impose all ...
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Scala, Delia
Federica Pescatori
Nome d'arte di Odette Bedogni, attrice cinematografica, teatrale e televisiva, nata a Bracciano (Roma) il 25 settembre 1929 e morta a Livorno il 15 gennaio 2004. La spiccata [...] teatro, la S. aveva esordito anche in televisione, della quale divenne immediatamente importante protagonista; dalla celebre edizione del 1959-60 di Canzonissima diretta da Antonello Falqui, vertice indiscusso del varietà televisivo spettacolare, di ...
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Kaye, Danny
Maurizio Porro
Nome d'arte di David Daniel Kaminski, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 18 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 3 marzo 1987. Affermatosi [...] teatro e nel cinema, per capire la comicità ebraica che si rivelò poi con Woody Allen e Mel Brooks.
Figlio di un sarto di quartiere di Brooklyn. Lasciati gli studi a 13 anni, fece diversi mestieri e, dopo alcune esperienze in spettacoli divarietà e ...
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Čirkov, Boris Petrovič
Vivia Benini
Attore cinematografico e teatrale russo, nato a Nolinsk (nell'oblast′ di Vjatka) il 13 agosto 1901 e morto a Mosca il 28 maggio 1982. Impersonò innumerevoli variazioni [...] (Teatr Junogo Zritelja, Teatro del giovane spettatore) a Leningrado, e a Mosca per il Teatro Puškin dal 1945 e per il Teatro Gogol ruoli di Sancho Panza, Till Eulenspiegel, e in quello di Patachon in un memorabile numero acrobatico divarietà ispirato ...
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Farani, Piero
Mario Verdone
Nome d'arte di Pietro Faverzani, realizzatore di costumi per il cinema, il teatro e la televisione, nato a Cadeo (Piacenza) il 14 novembre 1922 e morto ad Albenga (Savona) [...] come attore e attrezzista, F. entrò nella sartoria Annamode dove collaborò con Donati alla realizzazione di bozzetti destinati a spettacoli divarietà. Nei primi anni Sessanta aprì quindi la sua sartoria e intensificò la collaborazione con Donati ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] , si avvicina per il canto e le musiche, per la varietà, la ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatro d'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. La salute di M., che era afflitto da un male incurabile, veniva ...
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Regista teatrale lituano (Pažobris, Kaũnas, 1952 - Vilnius 2018); è considerato tra i più famosi registi teatrali affermati a livello internazionale. Nei suoi spettacoli, espressivi e visuali, N. ha dedicato [...] gli ha assegnato il Premio Konstantin Stanislavskij.
Opere
Artefice di un teatro visionario e antinaturalistico, ha creato spettacoli di inconsueta ricchezza vitalistica e varietà d'invenzione che, fondati su una metaforica e talvolta vorticosa ...
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Attrice teatrale italiana (Napoli 1910 - Roma 1999). Figlia d'arte, attiva nel varietà e nelle compagnie di "sceneggiata" napoletana, nel 1955 fu scritturata dalla compagnia La Scarpettiana. Nel 1959, [...] mutue di L. Salce (1969); Amarcord di F. Fellini (1973); I giorni del commissario Ambrosio di S. Corbucci (1988); Nuovo cinema paradiso di G. Tornatore (1988); Fate come noi di F. Apolloni (2001). Nel 1995 tornò in teatro per interpretare Oberon di U ...
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Attore siciliano (Catania 1872 - Milano 1937); autodidatta e burattinaio con M. Insanguina, passò all'operetta e al varietà finché, dopo una infelice esperienza nel teatro napoletano, entrò a far parte [...] e talora drammatiche. Il suo nome resta legato alle più tipiche commedie del teatro in vernacolo siciliano: dall'Aria del continente (1915) di N. Martoglio al Paraninfu di L. Capuana, a Pensaci Giacomino!, Il berretto a sonagli, Liolà, La patente ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...