SELLERS, Peter
Giovanni Grazzini
Attore britannico di cinema, teatro e varietà, nato a Southsea (Hampshire) l'8 settembre 1925, morto a Londra il 24 luglio 1980. Più giovane d'una decina d'anni di A. [...] mezzo, trascorse l'infanzia e la prima giovinezza fra donne diteatro. Costretto a interrompere gli studi a tredici anni, fece il buttafuori, il suonatore di tamburo in un'orchestra di zingari, l'imitatore, e negli anni della guerra (arruolato nella ...
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VAUDEVILLE
Silvio D'AMICO
Roberto CAGGIANO
. L'etimo di questo vocabolo francese si fa risalire a "vau de Vire", perché nella Valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. XVI sarebbero state [...] pezzo prevalsa per lo stesso genere l'altra denominazione di pochade.
Musica. - Il vaudeville, come si è detto, penetrò nel teatrodi prosa, intercalato alle parti recitate delle commedie, in fomia di couplets rimati e cantati su arie conosciute, per ...
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OBRAZCOV, Sergej Vladimirovič
Burattinaio russo, nato a Selo Medvedkovo il 22 ottobre 1901; allievo di una scuola di pittura, compì le sue prime esperienze teatrali, nell'ambito del Teatro d'arte di [...] . Nel 1923 cominciò a esibirsi in cabarets divarietà presentando sketches satirici con burattini e romanze con fantocci che ottennero subito largo successo.
Nel 1931 fondò a Mosca il Teatro centrale di stato dei fantocci (Gosudarstvennyj Central'nyj ...
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Pseudonimo, anagrammato dal cognome di Armand Ménard, attore divarietà, di operetta, diteatro e di cinematografo, nato a Parigi il 23 maggio 1869, ivi morto il 13 ottobre 1935. ...
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Componimento teatrale, che si propone essenzialmente di far ridere, trattato come genere a sé dal 15° sec. fin quasi ai nostri giorni. Fin dal 7° sec. la parola farza o farsia si trova nel latino ecclesiastico [...] e 16° sec. a Napoli (celebre tra le varietà la f. cavaiola), e poi in tutta Italia; presto la f., ridotta in un atto, spesso musicata, cominciò ad avere il compito specifico, mantenuto per 3 secoli, di rallegrare lo spirito degli spettatori dopo le ...
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DUSE, Eleonora
Ferdinando Taviani
Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori.
Il nonno, Luigi Duse, celebre attore [...] 1909 al 1920 i progetti per il rientro si moltiplicarono. La D., però, non frequentava i teatri. Prediligeva gli spettacoli di marionette, il varietà, il cinema. La sua amicizia con Yvette Guilbert, celeberrima cantante-dicitrice francese, la portò a ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] Un sublime ritratto teatrale ed umano, che molto deve al varietà per la crudeltà e la poesia dei personaggi. Sempre del ); L. Coen Pizer, L'esperienza "comica" di E. D., Assisi-Roma 1972; F. Di Franco, Il teatrodi E., Bari 1975; Id., E., Roma 1983 ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] il S.A.D.E. recuperò la forma divarietà dei suoi primi spettacoli, dall’altro cominciò a Giacchè, Entelechia del Bene. Incontro con C. B., in La porta aperta. Bimestrale del Teatrodi Roma, 2000, n. 8 (novembre-dicembre), pp. 48-59; T. Conte, L’ ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] celebrati, anche se, all'inizio della carriera, essendo i teatridi Venezia dominati dai compositori napoletani e da A. Vivaldi, gioco tastieristico assume una connotazione originalissima per la varietà delle modulazioni, per il gusto per le ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] varietà, le marionette, l’avanspettacolo, il circo, gli edifici teatrali. Crebbe per stratificazioni successive, a partire da teatro formulazioni di Pirandello per un 'teatrodi Stato', i drammi composti in quel periodo. L’immagine di un ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...