STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] . Labov mettono in evidenza la presenza anche divarietà sociali di cui l'inglese della popolazione nera è quella delle parole è riscontrabile nella produzione di D. Rabe (Streamers, 1977) e A. Innaurato (Gemini, 1978).
Il teatrodi D. Mamet (n. 1947) ...
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SELLERS, Peter
Giovanni Grazzini
Attore britannico di cinema, teatro e varietà, nato a Southsea (Hampshire) l'8 settembre 1925, morto a Londra il 24 luglio 1980. Più giovane d'una decina d'anni di A. [...] mezzo, trascorse l'infanzia e la prima giovinezza fra donne diteatro. Costretto a interrompere gli studi a tredici anni, fece il buttafuori, il suonatore di tamburo in un'orchestra di zingari, l'imitatore, e negli anni della guerra (arruolato nella ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] le c. greche; il tipo della togata, di cui una varietà è la trabeata, trattava invece argomenti romani.
la c. dell’arte, recitata da attori professionisti, nasce il teatro moderno come organizzazione tecnica e fenomeno sociale. Fu detta anche ...
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VITTI, Monica
Mino Argentieri
VITTI, Monica (pseud. di Ceciarelli, Maria Luisa)
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Ammessa nel 1950 all'Accademia d'arte drammatica (dove [...] in Ridere, ridere, ridere! di E. Anton, 1955; Una pelliccia di visone di G. Pellegrini, 1956; Le dritte di M. Amendola, 1958. Doppiatrice di Il grido di M. Antonioni (1957), conosce il regista, che, dopo averla diretta a teatro in Io sono una ...
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Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] alla facoltà di ingegneria dell'Università di Roma, si avvicinò al mondo dello spettacolo attraverso il teatro, pubblicando di Torino. In questa fase venne definendo meglio la pur sempre ampia varietà dei generi affrontati; in particolare, su testo di ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] il posto a teatri eleganti, pensati per rassicurare un pubblico borghese: nacque il Kinopalast, capace di ospitare anche mille spettatori. Lo spettacolo, inizialmente composto di una decina di spezzoni diversi, alternati a numeri divarietà, si ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] film diretti da Vittorio Cottafavi, anch'egli a proprio agio nella varietà e nel trattamento dei generi: da Traviata '53 (1953), ) in film come Morte di un matematico napoletano (1992), L'amore molesto (1995), Teatrodi guerra (1998). In analogo ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] ambedue costituiscono il nodo di uno spazio inquieto, ambiguo, popolato di fantasmi.
L'affiorare alla mente di una serie di luoghi indimenticabili, teatrodi non meno indimenticabili effetti di suspense, induce a parlare di spazi architettonici, più ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] il S.A.D.E. recuperò la forma divarietà dei suoi primi spettacoli, dall’altro cominciò a Giacchè, Entelechia del Bene. Incontro con C. B., in La porta aperta. Bimestrale del Teatrodi Roma, 2000, n. 8 (novembre-dicembre), pp. 48-59; T. Conte, L’ ...
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Cecoslovacchia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
La storia del cinema 'cecoslovacco', come l'intera storia dei Paesi legati alla corona asburgica, non poté avere ai suoi inizi un carattere unitario. La [...] brevi racconti comici, con la partecipazione del noto attore divarietà Josef Šváb-Malostranský (1860-1932), prima stella del ; altri, come Schorm, furono costretti a ripiegare in teatridi provincia o a nascondersi in mansioni minori. Il cinema ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...