PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] internazionale del Teatrodi Prosa della Biennale di Venezia e fu poi dato il 31 gennaio 1959 all’Eliseo di Roma, accolto , in Caleidoscopio Ciac C1416, 10 maggio 1962; Varietà. Roma. Prima di ‘Metti, una sera a cena’, in Caleidoscopio Ciac ...
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PICCINI, Giulio
Marino Biondi
PICCINI, Giulio (Jarro). – Nacque a Volterra il 28 ottobre 1849 da Francesco, consigliere della Corte di cassazione, ed Elisabetta Boninsegni.
Fin da giovane praticò i [...] letterarie e divarietà, e quello di D’Almaviva lo utilizzò per la musica.
Collaborò alla Gazzetta di Firenze, diretta diteatri e spettacoli (Sul palcoscenico e in platea, Firenze 1893), cultore del teatro classico e di quello popolare, biografo di ...
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PALLAVICINO, Stefano Benedetto
Raffaele Mellace
PALLAVICINO (Pallavicini), Stefano Benedetto. – Nacque a Padova il 21 marzo 1672, primogenito (Croll, 1958, p. 263) del compositore Carlo e di Giulia [...] poi metastasiani). Mise notevoli doti di drammaturgo e versificatore al servizio d’una varietàdi generi: tragedia, dramma e monumentale teatrodi Corte con musica di Antonio Lotti, il dramma per musica Teofane (ribattezzato Ottone, re di Germania ...
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BELANDO, Vincenzo
Anna Migliori
Attore e letterato siciliano, fiorì nella seconda metà del sec. XVI e gli inizi del secolo successivo.
E. Teza ha proposto l'identificazione del B. con Vincenzo Errante, [...] teatro. (Sarà interessante ricordare che anche nel Teatrodi Flaminio Scala esisteva la maschera di Cataldo, ed era quella didi Andrea Calmo nella loro prima edizione del 1572). La varietà, del dialetto veneziano offriva al poeta l'opportunità di ...
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BAGNOLI, Pietro
Nicola Carranza
Nacque a San Miniato (Pisa) il 21 dic. 1767, da famiglia di umili condizioni.
Il suo primo maestro fu un barbiere, cantore del duomo della città, al quale i suoi lo affidarono [...] sino al 1811, con l'incarico di comporre per il teatrodi corte drammi da musicare. Fece quindi 434 ss., 459, 820; A. De Rubertis, Varietà storiche e letterarie, Pisa 1935, p. 241; N. Micheletti, Nel 1°cent. di morte del poeta P. B. in Boll. dell ...
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CIGNA SANTI, Vittorio Amedeo
Gianni Marocco
Poeta ed erudito torinese del quale si hanno scarse notizie biografiche.
Anche le date di nascita e morte sono incerte. Secondo alcune fonti, egli nacque [...] tutto il comodo di arricchire lo spettacolo con la magnificenza degli apparati e con la varietà delle macchine, II, Milano 1964, p. 155; Storia del Teatro Regio di Torino, I, M.-Th. Bouquet, Il teatrodi corte..., Torino 1976, ad Ind.; Encicl. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] proseguì e si approfondì con Plauto ed Ennio. Il teatro popolare di Plauto, dinamico (commedia ‘motoria’) e beffardo, nel gioco inesauribile delle battute e nella varietà dei registri riflette il patrimonio linguistico, espressivo, ritmico della ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] a Roma ebbero nome di satura (di Ennio, Pacuvio, Varrone) trassero la loro denominazione dalla varietà dei loro metri (per Iambes di H.-A. Barbier agli Châtiments di V. Hugo, mentre una corrente più leggera si snoda con sorridente eleganza nel teatro, ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] , si avvicina per il canto e le musiche, per la varietà, la ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatro d'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. La salute di M., che era afflitto da un male incurabile, veniva ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] di perseguire la varietà dei casi per illustrare virtuosisticamente penetranti intuizioni, sono ormai consapevoli di essere i persecutori di natura intimamente dialettica di questa ispirazione non poteva non essere tentata dal teatro (Beatrice Cenci, ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...