COLTELLINI, Celeste
Celeste Iesue
Figlia di Marco, librettista ed editore, nacque a Livorno il 26 nov. 1760. Dopo aver studiato con il celebre sopranista G. Manzuoli, le prime notizie che si hanno sulla [...] la varietà dell'espressione e il senso della scena, la facevano la cantante preferita di Paisiello. inediti, in Note d'archivio, XIII (1936), 3-4, p. 115; B. Croce, I teatridi Napoli, Bari 1947, pp. 246 s., 268, 275; C. Valabrega, Gli album della C ...
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GIACOMELLI (Jacomelli), Geminiano
Federico Colonia
Nacque a Colorno, presso Parma, il 28 maggio 1692 da Giuseppe e Maria Tej. In gioventù intraprese gli studi di canto, contrappunto e clavicembalo con [...] da una varietàdi modulazioni che ne vivacizzano la dinamica. Molte delle sue arie di maggior successo . G. di Colorno (1692-1740), in Aurea Parma, LVII (1973), pp. 214-221; Storia del teatro Regio di Torino, I, M.-T. Bouquet, Il teatrodi corte dalle ...
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LOMBARDINI, Maddalena Laura
Carlida Steffan
Nata a Venezia il 9 dic. 1745, figlia di Pietro e di Gasparina Gambirasi, venne accettata come povera (21 sett. 1753) presso l'ospedale dei Mendicanti, una [...] Pavia (1775) e Pisa (1776). In seguito venne ingaggiata dal teatrodi corte di Dresda per le stagioni teatrali del 1783; a Mosca, nel 1784 di dare spazio a una maggiore varietà formale (a volte anch'esso ternario, ma vi si trovano pure forme di rondò ...
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LABIA
Antonio Rostagno
Famiglia di cantanti italiane.
Fausta nacque a Verona il 3 apr. 1870; era figlia del conte veneziano Gianfrancesco e di Cecilia Dabalà, cantante e insegnante di canto, a sua volta [...] teatro Filarmonico di Verona nella stagione 1892-93, come Isabella in Roberto il diavolo di G. Meyerbeer e Margherita nel Mefistofele di A. Boito, ruoli di spicco del melodramma mediottocentesco che però non lasciano prevedere l'inusuale varietàdi ...
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FRANZI, Giovanni Pietro, detto Gino
Paola Campi
Nacque a Torino il 25 luglio 1884 da Pietro e da Catterina Alberto. Figlio di operai, iniziò la carriera artistica come attore in compagnie dialettali [...] due mesi a Londra al New Oxford theatre e all'Olympia di Parigi nel 1919. Cantò inoltre nei migliori teatri italiani: fu all'Apollo di Milano e sulle scene dei più noti teatridivarietàdi Roma come la sala Umberto e il salone Margherita.
Le sue ...
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PANNAIN, Guido
Pier Paolo De Martino
PANNAIN, Guido. – Nacque a Napoli il 17 novembre 1891, da Eduardo e da Elena Tricheler.
Studiò pianoforte con il padre, compositore e pianista (1869-1946), allievo [...] musica nell’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma. Ricoprì inoltre l’incarico di consulente artistico del teatrodi S. Carlo a Napoli dal 1948 al 1961, in una fase in cui la ricchezza e la varietà dei cartelloni, la caratura degli interpreti ...
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BOEZI, Ernesto
Giovanni Scalabrino
Nacque a Roma l'11 febbr. 1856 da Felice, disegnatore e impiegato della segreteria di Stato in Vaticano. Per volontà paterna, il B. studiò legge - con scarsa attitudine [...] , L'Accademia filarmonica romana dal 1868 al 1920. Memorie storiche …, Roma 1930, pp. 135-361, passim; A. Cametti, Il Teatrodi Tordinona poi Apollo, II, Tivoli 1938, pp. 590, 592, 594; A. Gabrielli, Riassunto delle conversazioni sulla storia delle ...
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FRUSTACI, Pasquale
Paola Campi
Nacque a Napoli il 18 ott. 1901 da Salvatore e da Rosa Coccorese. Si accostò presto alla musica, studiando il pianoforte e componendo canzoni sin da quando aveva 16 anni. [...] 29, 40, 113, 131; M. Morandini, Sessappiglio. Gli anni d'oro del teatrodi rivista, Milano 1978, pp. 64, 148, 186, 207; S. De Matteis - M. Lombardi - M. Somaré, Follie del varietà, Milano 1980, p. 200; G. Borgna, Storia della canzone ital., Bari 1985 ...
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BOLIS, Sebastiano
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Nacque a Roma verso il 1750. Rimangono ignoti i nomi dei suoi maestri e scarse sono le notizie sulla sua attività e sulla sua vita. La prima composizione datata che si conosca è [...] di notevole personalità, il B. ha lasciato manoscritte numerose composizioni sacre in stile polifonico strettamente tradizionale e in stile "concertante", apprezzabili per la tecnica contrappuntistica sicura e vigorosa, per la varietà Il Teatrodi ...
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Pergolési, ⟨-si⟩, Giovan Battista. – Musicista (Iesi 1710 - Pozzuoli 1736). Autore soprattutto di musica teatrale, il suo intermezzo La serva padrona (1733) è considerato il modello dell'opera comica italiana. [...] fu destinato a rivoluzionare l'intera tradizione del teatro in musica ed ebbe un'influenza determinante sulla dall'autore con una caratterizzazione psicologica di ineguagliata varietàdi espressione. Anche nelle opere serie di P., se pur legate agli ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...