DAMASCO (Δαμασκός, Damascus; ebr. Dammeseq)
E. Will
L. Rocchetti
Red.
Centro di una oasi di fertilità senza pari ai margini del deserto, D., il cui nome è presemitico, è una delle città più antiche [...] che una lastra ornata da una sfinge alata, opera che rivela influenze fenicie, ed i resti di una decorazione in avorio attribuita al re Hazael la cui posizione è nota, oltre probabilmente ad un teatro e ad un palazzo o cittadella. Una seconda strada ...
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GIANNETTI, Giovanni
Luca Giannetti
Nacque a Napoli il 25 marzo 1869 da Giuseppe, musicista dilettante allievo di S. Mercadante, che lo avviò agli studi musicali in tenera età. A soli sette anni si esibì [...] studi musicali.
Successivamente il G. tornò a Napoli, ove fu a capo di una compagnia di operette al piccolo teatro La Fenice, per poi intraprendere una lunga carriera di direttore artistico e di operista: nel 1889 e per l'anno successivo, infatti ...
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COZZANDO, Leonardo
Franca Petrucci
Nacque nel 1620 da Donato, avvocato, a Rovato (Brescia).
A dodici anni entrò nell'Ordine dei servi di Maria e, compiuti studi filosofici, tenne letture di filosofia [...] dei conti di Caleppio. Anche di argomento agiografico è La Fenice degl'indegni de' suoi tempi, Ottavio Pantagato, abate servita fine degli anni Sessanta e rimasta incompiuta, e come il Teatro historico dell'origine e uomini illustri di S. Alessandro ...
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PALLERINI, Antonia
Elena Cervellati
PALLERINI, Antonia. – Nacque a Pesaro il 25 giugno 1790, figlia di Filippo, maestro di ballo e ballerino, e di Rosa Fedeli, cantante.
Appartenente a una famiglia [...] interpreti della serata inaugurale, come lo fu, nel 1830, per il teatro di Senigallia), La Pergola di Firenze (1830, 1831, 1832), La Fenice di Venezia (1830, 1834, 1835, 1837, 1838), il teatro Grande di Brescia (1839) e, all’estero, lo Her Majesty’s ...
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DELILIERS, Filippo
Cesare Clerico
Nato a Tiflis (Georgia RSS) il 21 ott. 1877, dal celebre tenore Vittore e da Maria Teresa Mariotti, fin da bambino seguì il padre in tutte le sue tournées in Sudamerica [...] . Meyerbeer ed Il barbiere di Siviglia di G. Rossini; l'attività direttoriale durerà venticinque anni, portandolo in teatri di grande tradizione (La Fenice di Venezia, S. Carlo di Napoli), toccando all'estero la Spagna (Valencia, Bilbao) e la Francia ...
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POCHINI, Carolina
Noemi Massari
POCHINI (Pocchini), Carolina. – Nacque a Milano l’8 marzo 1835, figlia primogenita del tenore Ranieri Pochini e di Angiola Filippini, cucitrice. Il fratello Romeo, nato [...] , ballerina che fu poi maestra nella scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano dal 1853 al 1862. Indi si - R. Zambon - R. Albano, La danza in Italia. La Scala, La Fenice, il San Carlo dal XVIII secolo ai giorni nostri, Roma 1998, ad ind.; ...
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NANI, Enrico
Giancarlo Landini
NANI, Enrico. – Nacque a Parma da una famiglia di ardenti patrioti; la data di nascita, comunemente fissata al 4 novembre 1873, è stata retrodatata al 1872 da Gaspare [...] a fianco del grande Francesco Tamagno. Tra 1902 e 1907 debuttò a Malta, fu presente al teatro Verdi di Trieste nell’Erodiade di Massenet, alla Fenice di Venezia nella Wally di Catalani (che ripeté a Palermo) e nell’Otello verdiano. Nello stesso ...
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BORNACCINI, Francesco
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Ancona il 5 maggio 1805. Nel 1810 si trasferì insieme con la famiglia a Roma, dove ebbe modo di seguire l'insegnamento musicale di S. Pascali, [...] di studi Bellini, ma non fu presente all'immeritato insuccesso dell'opera di questo, Beatrice di Tenda, eseguita al Teatro La Fenice il 16 marzo del 1833.
L'ingiustizia di tale esito sfavorevole, confidatogli per lettera dal Bellini, lo indusse al ...
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CIMOSO, Guido
Giuseppe Radole
Nato a Vicenza il 1° febbr. 1804 da Domenico, buon compositore e celebre improvvisatore all'organo, oltre che violinista, apprese "ottimi e chiari fondamenti" nel violino, [...] (1829) e a Spalato (1830), sappiamo con certezza che dal 1831 il suo nome figurava tra quello dei violini del teatro La Fenice di Venezia, dove fu socio onorario, inoltre, della Società apollinea.
Quando nel 1840 il padre lasciò. per motivi di salute ...
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GABUSSI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bologna nel 1800, dal medico chirurgo Luigi e da Cecilia Sandelli, fu avviato giovanissimo allo studio della musica e fu allievo per la composizione di padre [...] non sa che sia istrumentale" (Cambi).
Il G. non si arrese e tornò al teatro con l'opera Clemenza di Valois, ancora su libretto del Rossi, rappresentata al teatro La Fenice di Venezia il 20 febbr. 1841; l'opera "fu tollerata dal pubblico solo per la ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...