CASTELLAZZI, Michelangelo
Francesca D'Arcais
Nacque a Verona nel 1736 da Giovanni Battista e da Angela Zanella. Ancora in giovane età entrò in seminario con l'intenzione di darsi alla carriera ecclesiastica; [...] esempio, per la chiesa di Tomba, per quella dei filippini, per S. Stefano. Partecipò anche al concorso per il teatro La Fenice; ma saputo che comunque avrebbe vinto il concorso il Selva, ritirò il suo progetto che era, sempre secondo lo Zannadreis ...
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BIANCHINI, Pietro
Vittorio Frajese
Nacque a Venezia il18 ott. 1828, da Giuseppe e Luigia Sarello. A undici anni iniziò lo studio del violino; nel 1842, poco piùche tredicenne, fu ammesso a far parte, [...] musica mediante lo studio diretto degli autori classici antichi e moderni.
A sedici anni scrisse una Sinfonia eseguita con successo al Teatro La Fenice; il 22 nov. 1854 fu eseguita dalla Società di S. Cecilia a Venezia una sua Messa da requiem a tre ...
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danza contemporanea
danza contemporànea locuz. sost. f. – La danza contemporanea prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee. La danza contemporanea rientra [...] danza contemporanea italiana lo si deve alla figura di Carolyn Carlson, che posta da Italo Gomez alla direzione del Teatro e Danza La Fenice tra il 1981 e il 1984, ha formato la più interessante generazione di danzatori italiani, tuttora attivi alla ...
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BARILLI, Luigi
Enrico Carone
Nacque secondo alcuni a Modena verso il 1767, secondo altri nel Reame di Napoli verso il 1764S'ignora dove e da chi il B. apprendesse l'arte del canto. Pochissime sono le [...] notizie della sua attività anteriore al 1805: nel 1800 al Teatro La Fenice di Venezia egli sostenne la parte di Tianeo ne La morte di Cleopatra di S. Nasolini e G. Marinelli, e nel carnevale 1802 cantò alcune opere giocose di G. Farinelli [G. Finco], ...
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BONAVIA, Ferruccio
Franco C. Ricci
Nacque a Trieste il 20 febbr. 1877 da Edoardo Zernitz e Amalia Bonavia. Assunse il cognome della madre, originaria dell'Istria, probabilmente per ragioni patriottiche. [...] quale ebbe due figli, anche loro interessati alla musica.
Delle sue composizioni si ricordano: l'opera Drama (Trieste, Teatro La Fenice, autunno 1897); gl'intermezzi e i cori per le Coefore di Eschilo (rappresentate all'università di Manchester sotto ...
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APOLLONI, Giuseppe
Oscar Mischiati
Compositore, nato a Vicenza l'8 apr. 1822. Dapprima studiò pianoforte con Francesco Canneti, e più tardi contrappunto. Per aver preso parte ai moti politici del 1848, [...] di New York.
Meno felici, tuttavia, si rivelarono le opere successive dell'A., Pietro d'Abano (libretto di A. Boni, Venezia, teatro La Fenice, 8 marzo 1856), Filippo di Kónismarch (sic), con la quale egli, dopo un decennio, ritentò le scene (Firenze ...
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PEROTTI, Giovanni Domenico (Giandomenico)
Francesco Passadore
– Compositore e didatta, nacque a Vercelli il20 gennaio 1761, figlio di Pietro Agostino e Teresa Bonardi, fratello maggiore di Giovanni Agostino.
Studiò [...] ), «l’azione eroica» La vittima della propria vendetta (Luigi Prividali; Venezia, teatro La Fenice, 14 febbraio 1808), il «dramma serio-giocoso» Zemira e Azor (Pavia, teatro Nuovo, carnevale 1796; Varese, 31 dicembre 1798). Musicò le cantate Il nodo ...
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BONAMICI, Ferdinando
Liliana Pannella
Nacque nel 1827 a Napoli, dove svolse la sua attività di didatta, di pianista e di compositore. Fu dapprima segretario del conservatorio di musica S. Pietro a Maiella, [...] composizione di opere teatrali: nella quaresima 1871 veniva rappresentato al Teatro Mercadante di Napoli Un matrimonio nella luna, commedia di E. critica e del pubblico Cleopatra (messa in scena alla Fenice di Venezia l'8 febbr. 1879), che ebbe vita ...
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BASEGGIO
Elena Bassi
Famiglia di artisti operosi nell'Italia settentr. e a Roma nei secc. XVIII-XIX. Sante il Vecchio, intagliatore in legno, nacque a Venezia; trapiantatosi ancora giovane a Rovigo, [...] sopra l'altar maggiore, posto in oro dalla sorella Anna; nel 1792 partecipò al concorso per la costruzione del Teatro La Fenice di Venezia, presentandovi un compiuto modello in legno assai lodato; ma l'incarico fu affidato all'architetto G. Selva ...
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BADIASCHI, Giuseppe
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza il 29 marzo 1795. Nel 1810 era già allievo da un paio d'anni di Giuseppe Girardi (o Gherardi) e forse anche di G. B. Ercole presso l'Istituto d'arte [...] e nel '60 con il Giorgi e con il Prati eseguì scene ancora al Teatro Municipale di Piacenza. Come scenografo lavorò anche fuori Piacenza, per il Regio ed il Carignano di Torino, per la Fenice e il S. Benedetto di Venezia.
Morì a Piacenza il 26 genn ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...